Il Blog del prof. Panizon

La crisi di un Paese egoista
martedì, 3 Gennaio 2012, ore 15:09
Quando è “andato su” il governo Monti, ho pensato che tutti gli italiani, anche i poveri, anche i “soliti noti”, e perfino gli “indignados” avrebbero dato: avrebbero dato il loro faticato obolo, per dovere e con orgoglio, per salvare se stessi e l’Italia; e che i loro rappresentanti, i partiti, i sindacati, li avrebbero guidati in questo difficile ma necessario cammino di sacrifici che Monti indicava.
Invece no; tutti si tirano indietro; tutti dicono “gli altri, gli altri!”, tutti si strappano i capelli e piangono su loro stessi. I ricchi e i poveri. I ricchi esportano i capitali (per farne cosa? per farne cosa? per eternizzarli, per accrescerli, per INVESTIRE, ancora, ancora ancora, come se non lo avessero fatto, sinora, abbastanza). I poveri scioperano, così almeno si consolano, con un piccolo prezzo aggiuntivo. E la ricca Padania alza la sua ridicola bandiera per salvare il gruzzolo e le quote latte dei padani, che nessuno li confonda con i campani, o con i lucani, o con i toscani, o, per carità, con i romani. E la povera Calabria, o la povera Sicilia, continuano a tener spalancato il vaso di Pandora, a distribuire stipendi e vitalizi ai potenti e alle loro clientele. Come se quel vaso (colmo di dolori, e di ingiustizie, e di furti) non dovesse mai svuotarsi.
Io mi domando, ora, come quei partiti, quei movimenti, quelle categorie sociali, quelle Amministrazioni non si rendano conto che mancano al loro dovere primario; e che in questo modo hanno già rinunciato a essere protagonisti di una marcia di redenzione, diciamo di recupero civile, di questo Paese, che ne avrebbe proprio bisogno. E i partiti di sinistra, si infilano nell’unica strada che conoscono, quella delle battaglie d retroguardia.
E così, giustamente, per il loro miope egoismo, per la loro non accettazione, per le loro incertezze, per le trappole che tendono al governo, per la loro riottosità, lo spread li punisce, gli italiani, tutti gli italiani; non cala, e infligge loro (a tutti, a tutti!!) tassi di interesse che mai arriveranno a pagare. Tanto, a ciascuno, non interessa se quei tassi andranno sul groppone dei figli. Basta che non sia sul loro groppone. E invece lo sarà, lo sarà. Domani. Ma lo sarà. Se lo meritano.