IL FUTURO DELLA PEDIATRIA IN ITALIA

Il contributo della dott.ssa Zanetto
  • Penso che le preoccupazioni della dottoressa Zanetto siano ragionevoli. Penso anche che, in qualche modo, e legittimamente, esprimano l’altra faccia del mestiere del pediatra, la faccia opposta o complementare a quella mostrata dalla dottoressa Cajani nel “diario di una giornata”, pubblicato tra le lettere del numero di febbraio: il prodotto della forse eccessiva disponibilità e del conseguente esasperato sfruttamento. Parlo di quello che non so, o che so appena appena. Ma io credo (anzi so appena appena) che è questo equilibrio tra disponibilità e rispetto che dovrebbe caratterizzare il rapporto tra pediatra e suoi assistiti: un rapporto fatto di comprensione, anzi di intelligenza, reciproca, e di un rispetto che il pediatra dovrebbe saper insegnare. Come ogni rapporto fragile, anzi delicato: ma è il pediatra che deve saper tenere le redini con sensibilità e attenzione; e in questo modo contribuire positivamente alla crescita e alla progressiva autonomia della famiglia e dell’assistito. Parole, lo so bene. E vi prego di scusarmi.
    Franco Panizon
    lunedì, 2 Aprile 2007, ore 12:00