Il Blog del prof. Panizon

Un pensiero sulla crisi
  • ciò che resta dell'Occidente
    Credo di comprendere i sentimenti di Panizon: e il lodevole sforzo di non farsi attrarre da illusioni o sirene passatiste (anche nel nostro campo professionale). Detto questo, essere criticamente attenti è sempre un impegno faticoso. Però ci sono molti che ci possono aiutare. Ad esempio, Gian Enrico Rusconi in "Cosa resta dell'Occidente" ci dà una mano a inquadrare i problemi dell'Europa; mentre per l'Italia è sempre utile "La Grande Italia" di Emilio Gentile. Più difficile è avere chiarezze se allarghiamo i confini. Eppure (e capisco quando Panizon dice "la mia Africa") ci siamo obbligati. Mancano modelli, paradigmi esplicativi e soprattutto esperienze con valore di verità.
    Forse il territorio della pediatria tradizionale va superato ed una maggior attenzione al sociale (con le sue irradiazioni politiche ed economiche) è la sfida da cogliere.
    Piero Bini - Torino
    Piero Bini
    martedì, 28 Febbraio 2012, ore 18:23

  • Una sfida difficile
    Caro Bini,
    la sfida è difficile, la pediatria tradizionale (penso sempre alla pediatria generalistica) ha molti problemi di identità. Il suo primo problema è, io credo, tecnico, e di conoscenze: superare (senza dimenticare) i compiti degli anni '60 (curare bene la tonsillite) e saper gestire o co-gestire i difficili compiti degli anni 2000: riconoscere li disturbi dell’apprendimento e la patologia rara, gestire la patologia cronica, spiegare e controllare i disturbi del comportamento, impegnarsi nella prevenzione di problemi dell’età adulta che iniziano nel bambino (obesità, osteoporosi). È nello svolgimento di questi suoi doveri primari per i quali è pagato, che il pediatra dovrebbe, come ogni persona che svolge incarichi pubblici che comportano un rapporto con molte, moltissime persone, tenere, come giustamente Lei dice, uno sguardo al sociale (ma anche, banalmente, per esempio, occupandosi dei pannolini e del loro ingombro tra i rifiuti solidi, oppure dell’inquinamento domestico, o del traffico) e anche, ma questo vale per tutti, fare uno sforzo per capire in che mondo viviamo (tutti) e dove questo mondo ci porta (noi e i nostri bambini). Grazie delle indicazioni sui libri (che comprerò). Ho bisogno di aiuto. Tutti abbiamo bisogno di aiuto.
    Franco Panizon
    professore Emerito, Dipartimento di Scienze della Riproduzione e dello Sviluppo, Università di Trieste
    venerdì, 2 Marzo 2012, ore 16:07