Rivista di formazione e di aggiornamento professionale del pediatra e del medico di base,
realizzata in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri
POSSONO I PEDIATRI ACCETTARE UN CAMBIAMENTO NELLA LORO PRATICA?
I pediatri leaders e i cambiamenti della pediatria
Ci sono tanti modi di essere leader e di
prevedere e favorire il cambiamento delle
cose, dove questo serve, dove è opportuno.
La pediatria italiana ha avuto in questi
anni importanti cambiamenti, e alcuni pediatri
che parlavano a nome di gruppi, associazioni,
società, hanno avuto un ruolo
determinante nel favorirlo, nel motivarlo,
nel renderlo operativo. La lettera di Rosario
Cavallo ci invita a riflettere proprio sui
“contenuti” di cui i leader si fanno portavoce
oggi. Senza contenuti non si va da nessuna
parte, si rincorre una difesa corporativa
di interessi (a volte anche ragionevoli),
ma senza una reale prospettiva nel favorire
i cambiamenti di cui la pediatria
italiana ha oggi bisogno e di cui in questi
mesi abbiamo parlato a lungo su “Medico e
Bambino” e di cui sicuramente si continuerà
a parlare. Occorre forse un minimo
di ricambio generazionale, un minimo di
fiducia nel pensare che possa esistere un
progetto per obiettivi, definiti e condivisi, di
cui la pediatria italiana deve necessariamente
occuparsi nei prossimi anni. I pediatri
entusiasti devono vivere questo progetto
e implementarlo, con nuovi compiti, nuovi
modi di pensare e di “essere” pediatri. I bisogni
reali esistono (vedi anche Editoriali
di questo numero); la necessità di documentarli
e di dare risposte (culturali, organizzative,
di ruoli) dovrebbe essere la logica
conseguenza operativa.