Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri

Recensioni

Una diversa fiducia. Per un nuovo rapporto nelle relazioni di cura
autore: Sandro Spinsanti
Editore: Pensiero Scientifico, 2022, €20, 220 pagine
La recente pandemia ha acuito un fenomeno che già da alcuni anni, nell’era dei social media, era evidente: lo scetticismo e la sfiducia in campo medico verso tutto e tutti, le vaccinazioni e il sapere scientifico in genere, i medici ed il Servizio sanitario nazionale. “la sfiducia è l’elefante nella stanza della medicina”, scrive l’Autore Come cercare di stabilire una “diversa fiducia”? All’interrogativo Sandro Spinsanti ha dedicato questo saggio, ideale prosecuzione del precedente “La cura con parole oneste”.
“La buona medicina è un tavolo tenuto in piedi da tre gambe: pillole, parole e fiducia. Se una di queste tre risorse viene a mancare, l’insieme crolla” è, a ragione, una delle frasi più citate del saggio.
E allora come se ne esce?
Costruendo una nuova e diversa fiducia, attraverso l’architettura e l’artigianato. La prima è deputata alle strutture che ci devono difendere da frodi, inganni e corruzione ed è compito della magistratura e dei Nas, ma riguarda anche una diversa attribuzione delle responsabilità, che renda il medico meno spaventato e ricattabile, nel suo operato, per il possibile incombere di cause legali.
Quello che riguarda direttamente noi medici è l’artigianato.
In un precedente saggio, “la medicina vestita di narrazione” Spinsanti scriveva: “Potendo scegliere tra un vestito a taglia unica e uno su misura, così come ce lo può confezionare un bravo sarto, non avremmo dubbi. La stessa preferenza possiamo trasporla alle cure mediche "sartoriali", ovvero a quelle cure che rispettano il nostro profilo personale e non sono semplicemente uguali per tutti. La chiave che apre la serratura di una medicina personalizzata si chiama narrazione. Perché attraverso la narrazione si comprendono le vicende del corpo, dalla nascita alla morte. Perché attraverso la narrazione si guarisce. Perché attraverso la narrazione ci si cura”. La parola e l’ascolto sono le chiavi per stabilire una nuova fiducia ed una nuova relazione di cura. Cito di nuovo Spinsanti: “la buona medicina del futuro sarà frutto della capacità, da una parte e dall’altra, di acquisire orecchie aperte e lingua sciolta, liberandoci… dalla SINDROME di SORDOMUTISMO”.
Il saggio è scritto con leggerezza, in punta di penna e la lettura risulta chiara e scorrevole, anche attingendo alle frequentazioni più varie di Spinsanti, dalla letteratura al cinema, dai documenti istituzionali agli articoli di giornale, dai lavori scientifici alle serie televisive.
Sandro Spinsanti è laureato in teologia e in psicologia, ha insegnato etica medica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e bioetica nell’Università di Firenze. È stato componente di commissioni ministeriali, del Comitato Nazionale per la Bioetica e ha presieduto vari comitati etici per la ricerca.
Fondatore e direttore dell’Istituto Giano per le Medical Humanities e il Management in sanità, ha fondato e diretto la rivista di Medical Humanities L’Arco di Giano (1993-2000) e successivamente Janus. Medicina: cultura, culture (2001-2012). E’ autore di numero si saggi.