Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri

Recensioni

Quando tornerò
Autore: Marco Balzano
Editore: Einaudi, 2021, €18,50
“Quando tornerò” tratta un tema di grande attualità, quello della migrazione femminile dai paesi dell’est verso l’Occidente, parla di queste donne “invisibili” che si prendono cura ogni giorno dei nostri anziani, attraverso la storia di una madre, Daniela; fugge una notte di casa, come una ladra, lasciando in Romania un marito sfaccendato, due figli adolescenti e un lavoro sempre più precario. Cerca una più solida opportunità di lavoro che le permetta di far studiare i figli e di dare un futuro migliore ai familiari chi restano nel suo paese di origine. Si trasferisce così a Milano a fare di volta in volta la badante, la baby-sitter, l'infermiera. Dovrebbe restare via poco tempo, solo per racimolare un po' di soldi, invece pian piano la sua vita si sdoppia e i ritorni si fanno sempre più rari. Nei tre capitoli del romanzo si alternano come io narrante i tre protagonisti del libro, la madre Daniela ed i figli Angelica e Manuel, ognuno con il proprio tribolato vissuto: il dolore dei figli, che vivono una adolescenza molto difficile e travagliata, che alternano nostalgia e rancore per la mamma che li ha abbandonati, è altrettanto grande di quello di Daniela.

Daniela, sopraffatta dalla fatica di sopravvivere e lavorare in un paese straniero, sommersa dai sensi di colpa per l’infelicità dei figli e incapace di vedere la fine del proprio calvario, sprofonda nel “Mal d’Italia”, una patologia psichica e fisica così prepotentemente presente nelle vite di queste donne invisibili ma necessarie al benessere di tante famiglie italiane, cadute in pieno burnout.

Daniela dovrà tornare improvvisamente in Romania perchè il figlio Manuel ha avuto un incidente. Siederà allora accanto al ragazzo in coma, trascorrendo ostinatamente i suoi giorni a raccontargli di quando erano lontani, nella speranza che lui si risvegli. Con una domanda sempre in testa: una madre che è stata tanto tempo lontana può ancora dirsi madre? Racconta Marco Balzano che il libro è sì nato da una intuizione (raccontare una storia non dal nostro frettoloso ed utilitaristico punto di vista, ma da quello di una badante rumena) , ma si è sviluppato dopo essere stato in Romania ed aver ascoltato le voci di queste donne e di questi bambini abbandonati.

L’Autore riferisce di ascoltare le storie mettendo l’orecchio dove nessuno lo aveva messo prima, dove forse neanche si pensava di dovercelo mettere. Leggendo i suoi libri ne nasce una sensazione di profondità, empatia ed originalità perché le sue storie si dipanano sempre da una prospettiva particolare.

Marco Balzano, milanese, cordiale e simpatico, è scrittore, poeta, saggista ed insegnante di lettere al liceo. I suoi libri sono sempre scritti con grande talento .
Ricordo un altro suo bellissimo libro, vincitore del Premio Campiello nel 2015, “L'ultimo arrivato”. Il tema era quello dell’emigrazione infantile sud nord negli anni ’50 in Italia: è la storia di Ninetto, nove anni, che abbandona la Sicilia per recarsi da solo a Milano in cerca di fortuna. L’emigrazione dei minorenni non accompagnati non è solo una dolorosa storia di oggi...

A cura di Fabrizio Fusco