Medico e Bambino - Tutti i commenti
< 2015 >
Articoli
Commenti
Casi indimenticabili Giugno 2015
Una sepsi disponibile
E. Carlin, F. Colonna
Medicina e società Ottobre 2015
Rifiuto genitoriale delle vaccinazioni obbligatorie: quali implicazioni? disponibile
V.L. Marchese, A. Aprile
Appunti di Terapia, Dicembre 2014
Le controversie sulla terapia della malattia di Kawasaki
Riporto alcune riflessioni in merito all’articolo sull’uso dell’aspirina nella malattia di Kawasaki pubblicato sul numero di Medico e Bambino di Dicembre.
A mio avviso la necessità di nuove linee guida si pone a livello internazionale non solo italiano o nazionale, perché negli ultimi anni sono usciti articoli con nuovi suggerimenti terapeutici che si rifanno a casistiche nazionali, a volte con una numerosità limitata. Necessitiamo di nuove Linea Guida internazionali o almeno occidentali nel senso che i Giapponesi stanno sempre bassi con i dosaggi dei farmaci (vedi utilizzo delle IVIG a un dosaggio di 1 g/kg ev). Questo problema si è posto anche recentemente in un incontro tra i massimi esperti di malattia di Kawasaki mondiale. Bisogna lavorare con i grandi numeri in una malattia che ancora ci sfugge sia dal punto di vista eziologico che nella corretta gestione della terapia dei casi refrattari alla terapia standard. Posto che siamo tutti concordi con l’utilizzo della IVIG ad alto dosaggio come effettivamente protettive nei confronti della arterie coronarie, per il resto sin dall'inizio delle nostre conoscenze sulla malattia di Kawasaki si viaggia in una nebulosa che a tratti suggerisce a tratti sconsiglia l'utilizzo di cortisone e aspirina ad alto dosaggio nella fase acuta; questo perché non ci sono evidenze universalmente riconosciute. Faccio un esempio: un bambino recentemente trattato in fase acuta con IVIG ad alto dosaggio e cortisone perché ad alto rischio di non risposta terapeutica,comunque ha sviluppato un severo aneurisma gigante a carico della arteria coronaria discendente. Colgo quindi l’occasione per ricordare che i primi di Febbraio si terrà alle Hawaii l’undicesimo Kawasaki Disease International Simposium dove porteremo anche la casistica della nostra regione Emilia Romagna e dove speriamo si discuta sulla nuova formulazione di linee guida internazionali che possano essere condivise cosi da fare un po’ di chiarezza e ridefinire le nuove terapie gold standard.


Dott.ssa Elena Corinaldesi
elcorinaldesi@yahoo.it
UO di Pediatria, Ospedale Ramazzini, Carpi (MO)
martedì 13/01/2015 11:51
Casi indimenticabili, Giugno 2015
Grazie del caso
Grazie del caso ma mi permetto di suggerire: sempre, dico sempre, in un lattante lamentoso di aspetto grigiastro e anche febbrile, una rachicentesi è la prima cosa da fare...




CALDERAZZO LUIGI
lcalderazzo@libero.it
pediatra ospedaliero in pensione
venerdì 17/07/2015 22:27
Domande e risposte, Settembre 2015
Adrenalina mia Cara
Salve mi chiamo Paolo Del Greco e sono uno specializzando al IV anno di pediatria a Firenze (anche se vengo da vicino Roma!).
Intanto vi ringrazio per la diretta e schietta risposta sull'utilizzo dell'adrenalina nella Croup, soprattutto in quella grave...e non solo.
Da circa 2 mesi e mezzo abito a Cape town in Sud Africa e sto frequentando presso il reparto di broncopneumologia (qui fra TBC endemica e "incredibili" virus respiratori, hanno bisogno di un reparto intero di pneumo) presso il Red Cross Children's Hospital, l'unico ospedale pediatrico del sud africa.
Per farla breve, qui nelle croup mild o sopratutto in quelle severe (con rischio intubazioni) non ci vanno leggeri per nulla con l'adrenalina...anzi, la ripetono in Nebs con soluzione salina e steroide per os (o se non riescono inalatorio) diverse volte al giorno..con ottimi risultati.
Questi 7 mesi in questa contraddittoria nazione, credo vivamente che resteranno l'esperienza formativa più importante della mia vita (le motivazioni...bhe ve le ha già date il vostro emerito prof nell'articolo "Africa, ancora"...arrivederci e al prossimo Confronti!

dr. Paolo Del Greco
paolodelgreco@yahoo.it
medico specializzando, A. Meyer Firenze
martedì 15/09/2015 20:16
Medicina e società, Ottobre 2015
Ti piace vincere facile?
Cari Colleghi,
a proposito delle vaccinazioni, in base alla mia esperienza, la contrarietà di certi genitori nei confronti delle vaccinazioni è anche dovuta al “poco entusiasmo” di alcuni pediatri di famiglia, o per “medicina difensiva” (non si sa mai...), o per opportunismo, o perché “naturalisti” (va sempre di moda...).
Contro tutto questo, non serve minacciare i medici con provvedimenti drastici nei loro confronti. Basterebbe una cosa semplice: in qualche modo (decreto legge?) inserire nel loro Accordo Nazionale Collettivo di lavoro, l’obbligo, per i pediatri, di eseguire loro stessi le vaccinazioni dei loro piccoli pazienti, pena l’esclusione dalla convenzione.
Invece, da sempre (ecco il secondo fattore negativo), facciamo fare le vaccinazioni a persone non-medico (ripeto, ne ho esperienza personale!) qualcuna delle quali mostra la propria insicurezza alle mamme già sensibilizzate in modo negativo da associazioni pseudo (molto)-scientifiche (molto poco), o tramite il dottor Internet.
Basterebbe dare ai pediatri di famiglia la libertà di scegliere se fare la vaccinazione nel proprio ambulatorio o presso la struttura sanitaria della propria ULSS, cioè con personale, registri, vaccini e mezzi (frigorifero, siringhe ecc.) già a disposizione.
In TOSCANA, la Regione ha stipulato in tal senso un accordo nell’aprile 2014 e ogni pediatra di famiglia vaccina i propri piccoli pazienti nel suo ambulatorio!
Mi chiedo (e vi chiedo): perché non farlo in tutta Italia?
Quindi, secondo me, l’antidoto a tanti infondati timori e alle false informazioni sulle vaccinazioni, non è che uno solo: il/la pediatra di famiglia vaccinatore/veccinatrice!
PS: Da tanti anni questa è stata una delle mie idee fisse, e l’ho tirata fuori non perché in pensione, ma perché stufo di tanta ipocrisia di chi si piange addosso perché sempre più bambini non vengono vaccinati, invece di chiedersi: ma noi non abbiamo colpe?
Ma le colpe sono sempre degli altri?
Parafrasando quella pubblicità, sarebbe da dire: "Ti piace vincere facile?"
Cordiali saluti.


Francesco Alibrandi
falibrandi@hotmail.com
Pediatra, Feltre (Belluno)
lunedì 26/10/2015 13:05
I Poster degli specializzandi, Novembre 2015
Deficit IgG1 con IgG totali nella norma?
Chiedo cortesemente agli autori del poster il valore delle IgG sieriche totali e quello delle sottoclassi.
Grazie.


SORRENTINO FELICE
felinto@alice.it
Pediatra di famiglia
lunedì 21/12/2015 01:27
Domande e risposte, Novembre 2015
… a proposito di “osteoma osteoide” e di osteolisi “benigna” …
Ho letto con vero interesse la risposta di Giorgio Longo (con cui concordo pienamente), ai quesiti posti da 2 pediatri, circa un caso di osteoma osteoide e di osteolisi “benigna” …
Ritengo i casi di pertinenza del radiologo-pediatra, che deve fare la diagnosi e non dell’ortopedico che deve interpretare la clinica sulla base dell’imaging ! Pertanto, ripeto, ho letto con grande piacere, quanto ha risposto il Dott. Longo e mi permetto di esprimere il “parere” del radiologo pediatra.
Nel caso dell’osteoma-osteoide, tra l’altro studiato con la TC, sarebbe stato interessante “vedere” l’Imaging e conoscere il referto del collega radiologo: come giustamente rivelato, nel caso dell’osteoma vi è una clinica, molto suggestiva del tipo di dolore, specie notturno, che recede con l’aspirina,
mentre l’Imaging deve dimostrare il “nidus” rx trasparente in un contesto di reazione addensante dell’osso circostante, ovvero nel caso di non visibilità del “nidus” (possibilità che può non escludersi), una iperattività metabolica, alla scintigrafia ossea, che “accende” il focolaio.

Quanto poi all’osteolisi benigna o fibroma non ossificante, ho più volte ribadito ai colleghi pediatri, che tale termine è fuorviante oltre “allarmante”: non si tratta di una osteolisi né di un processo produttivo tumorale, ma di un semplice difetto “locale” di ossificazione, con persistenza del t. osteoide, che con il tempo è destinato a risolversi.

Spero di non aver “invaso” nessuna competenza specialista, ma espresso solo il parere di un radiologo-pediatra.
Cordialmente

Genchi Vincenzo
apuliaimaging@libero.it
Radiologo Pediatra, Bari
lunedì 21/12/2015 12:43

La riproduzione senza autorizzazione è vietata. Le informazioni di tipo sanitario contenute in questo sito Web sono rivolte a personale medico specializzato e non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico. Per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio medico curante. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. Medico e Bambino non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.

Unauthorised copies are strictly forbidden. The medical information contained in the present web site is only addressed to specialized medical staff and cannot substitute any medical action. For personal cases we invite to consult one's GP. The contents of the pages are subject to continuous verifications; anyhow mistakes and/or omissions are always possible. Medico e Bambino is not liable for the effects deriving from an improper use of the information.