Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Marzo 2002 - Volume V - numero 3
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Marzo 2002 - Volume V - numero 3
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La
pediatria di comunita' in Emilia-Romagna:
valutazione
dell'attivita' nel triennio 1997-1999
e
integrazione con la pediatria di libera scelta
*
Statistico collaboratore, ° Dirigente medico Servizio Pediatria
di Comunità Ausl di Ravenna,
#
Dirigente medico Servizio Pediatria di Comunità Ausl di
Bologna Sud,
§Dirigente
medico Servizio Distretti Sanitari Assessorato alla Sanità
Regione Emilia-Romagna,
&Responsabile
del Servizio Distretti Sanitari Assessorato alla Sanità
Regione Emilia-Romagna
PREMESSA
I
cambiamenti sociali hanno determinato nuovi bisogni nell'infanzia e
nell'età evolutiva, rendendo evidente la necessità di
rafforzare la tutela dei soggetti deboli e svantaggiati con l'offerta
di interventi continuativi, integrati e di buon livello qualitativo,
da realizzarsi con approccio intersettoriale. Gli obiettivi di salute
sono riferiti soprattutto ai bambini svantaggiati (per condizioni
socioeconomiche della famiglia, per problematiche di tipo psicologico
o per malattie croniche o handicap psicofisico), per i quali vanno
attivati interventi preventivi, orientati al superamento delle
disuguaglianze, e percorsi integrati di presa in carico.
L'assistenza
di base, garantita dalla Pediatria di Libera Scelta, ha raggiunto in
Regione, in questi ultimi anni, buoni e diffusi livelli di copertura
sanitaria individuale. Allo stato attuale, in sintonia con gli
obiettivi del Piano Sanitario Regionale 1999-2001, le due figure
professionali del pediatra di libera scelta e del pediatra di
comunità, distinte nei loro compiti, ma integrate nella
progettazione e realizzazione di attività assistenziali e
preventive rivolte alla salute dell'infanzia, sono chiamate a
confrontarsi nell'ambito dell'Unità Pediatrica di
Distretto e dei Nuclei delle Cure Primarie, partecipando ai programmi
dei singoli Distretti.
Il Piano
Sanitario Regionale 1999-2001 individua, nell'ambito del Distretto,
il Dipartimento delle Cure Primarie come strumento organizzativo per
garantire tra l'altro l'assistenza pediatrica, di base (Pediatria
di Libera Scelta) e consultoriale (Pediatria di Comunità).
L'unità operativa del Dipartimento delle Cure Primarie volta
alla realizzazione degli obiettivi di salute della popolazione
infantile/adolescenziale. E' l'Unità pediatrica di Distretto
che integra funzionalmente professionalità diverse, anche
provenienti da Enti locali, quali il pediatra di libera scelta, il
pediatra di comunità, l'assistente sanitaria, psicologo/a,
assistente sociale.
Le aree
problematiche che richiedono interventi strutturati a tutela della
salute del bambino e gli obiettivi specifici per i programmi
distrettuali sono indicati in particolare nelle linee guida per
l'assistenza distrettuale (Delibera regionale n.309/00), anche
sulla base delle priorità espresse dal Progetto obiettivo
materno infantile del Piano Sanitario Nazionale 1998-2000.
Obiettivi.
Effettuare
un'analisi quantitativa delle prestazioni di salute individuale e di
sanità pubblica in Emilia Romagna nell'ultimo
triennio.Identificare nuovi obiettivi per programmi integrati tra
pediatra di libera scelta e pediatria di comunità.
Dati
demografici, di assistenza di base e di struttura.
Dati
demografici e di assistenza di base | 1997 | 1998 | 1999 | Variaz.
%
'99-'97 | Variaz.
%
'99-'98 |
Tasso
di natalità (nati vivi per 1.000 abitanti) | 7,6 | 7,7 | 8,0 | 5,3 | 3,9 |
Copertura
Pediatri di Libera Scelta 0-13 anni (%) | 78,8 | 81,6 | 82,7 | 4,9 | 1,3 |
- di
cui copertura 0-5 anni (%) | 94,3 | 95,6 | 96,5 | 2,3 | 0,9 |
- di
cui copertura 6-13 anni (%) | 67,0 | 71,0 | 72,1 | 7,6 | 1,5 |
Il
triennio 1997-‘99 ha confermato, accanto ad un aumento del tasso di
natalità, la valida copertura sanitaria individuale della
Pediatria di Libera Scelta (PLS), con una percentuale di copertura
per l'anno 1999 pari a 96,5 per la fascia 0-5 anni e a 72,1 per la
fascia 6-13 anni.
Nell'anno
1999 si assiste al consolidamento del numero delle sedi di erogazione
delle prestazioni ambulatoriali ridotte rispetto al 1997 ma che
presentano un numero complessivo sovrapponibile a quello rilevato nel
1998: 247 sedi con un rapporto di 4,6 per diecimila unità di
popolazione target.
L'apertura
al pubblico, registrata nell'anno 1999, è nella maggior
parte delle sedi di 1 o 2 giorni la settimana. L'aumento del numero
delle sedi aperte 5 giornate e oltre settimanali, associato ad una
diminuzione sia delle sedi aperte meno di 1 giorno che di quelle
aperte 3-4 giorni la settimana, indica una maggiore attenzione posta
nei confronti dell'accessibilità dei servizi dovuta ad un
orario di apertura sempre più ampio. La presenza di sedi con
apertura settimanale inferiore ad un giorno è finalizzata ad
agevolare l'accesso alle famiglie residenti in territori con bassa
densità di popolazione.
Si
registra nel periodo considerato una riduzione di ore di attività
svolte dal personale medico ed infermieristico. Nel 1999-‘98,
tuttavia, si evidenzia un assestamento sui valori di 9 ore di
attività medica e di 17 ore di attività infermieristica
ogni 1.000 bambini/adolescenti.
Attività
di salute individuale.
Attività
di salute individuale | 1997 | 1998 | 1999 | Variaz.%
'99-'97 | Variaz.
% '99-'98 |
Attività
clinica: visite mediche libere, bilanci di salute, classi
scolastiche filtro | 26.009 | 20.582 | 17.489 | -32,8 | -15,0 |
- di
cui per bambini nomadi ed extracomunitari | 3.771 | 4.322 | 6.282 | 66,6 | 45,3 |
Attività
clinica: certificazioni zone indenni, case vacanza, centri
diurni, visite prevaccinali, altre visite | 199.387 | 181.538 | 176.979 | -11,2 | -2,5 |
- di
cui per bambini nomadi ed extracomunitari | n.e. | 2.049 | 3.444 | - | 68,1 |
Visite
domiciliari | n.e. | 3.728 | 3.690 | - | -1,0 |
- di
cui per bambini nomadi ed extracomunitari | n.e. | 1.174 | 1.373 | - | 17,0 |
Visite
per ammissione in collettività: | 13.704 | 8.664 | 6.986 | -49,0 | -19,4 |
- di
cui per bambini nomadi ed extracomunitari | n.e. | 445 | 1.018 | - | 128,8 |
Bambini
con malattie croniche: seguiti con protocolli assistenziali: | 132 | 187 | 242 | 83,3 | 29,4 |
-
seguiti senza protocolli assistenziali | n.r. | n.r. | 87 | - | - |
n.e.
= non elaborato
n.r.
= non rilevato
Le
variazioni rappresentate nella tavola sinottica esprimono la
contrazione graduale dell'attività clinica svolta dalla
Pediatria di Comunità (PdC) in relazione al progressivo
rafforzamento della Pediatria di Libera Scelta (PLS) che garantisce
gran parte dell'assistenza individuale ai bambini residenti nel
territorio regionale. Infatti i bilanci di salute effettuati dai
Pediatri di Libera Scelta nel triennio 1998-2000 sono stati 181.018.
In sintonia con tale situazione, il trend 1997-'99 evidenzia la
riduzione dell'attività clinico-individuale della PdC nella
parte svolta a favore del bambino già assistito dal pediatra
di famiglia.
Per le
attività a favore della popolazione nomade ed extracomunitaria
i dati mostrano un incremento pari al 56,6% rispetto al '98 delle
prestazioni erogate (da n. 8.649 del 1998 a n. 13.545 del 1999).
L'attività
effettuata dalla Pediatria di Comunità a favore del bambino
malato cronico registra un incremento consistente dei bambini
assistiti con protocolli integrati: dai 132 del 1997 ai 242 del 1999.
A tale riguardo un'analisi della prevalenza di malattie croniche
può essere tratta, seppur in modo parziale, da uno studio
I.M.E.R. (Indagine sulle Malformazioni Congenite in Emilia-Romagna),
effettuato nel periodo 1978-1995, in cui sono stati identificati
7.162 neonati con malformazioni congenite su 369.783 nati totali, con
prevalenza alla nascita di 1,9%.
In
particolare, dei nati totali, sono risultati affetti il:
- 4,8‰ da cardiopatie;
- 2,32‰ da malformazioni congenite agli organi genitali;
- 1,97‰ da malformazioni all'apparato urinario;
- 1,85‰ da anomalie cromosomiche;
- 1,38‰ da malformazioni all'apparato digerente;
- 1,3‰ da sistema nervoso centrale;
- 1,15‰ per malformazioni multiple.
Con il
maggiore coinvolgimento dei pediatri di libera scelta è
prevedibile un incremento quali-quantitativo dell'attività
assistenziale integrata al bambino malato cronico nell'ambito dei
Nuclei di Cure Primarie e dell'Unità Pediatrica di
Distretto.
Attività
di sanità pubblica.
1.997 | 1.998 | 1.999 | Variaz.
% '99-'97 | Variaz.
% '99-'98 | |
Vaccinazioni:
Numero dosi vaccinazioni somministrate* | 361.141 | 503.668 | 527.134 | 46,0 | 4,7 |
-
Copertura vaccinazioni obbligatorie al 12° mese (%) | 98,8 | 98,7 | 98,4 | -0,4 | -0,3 |
-
Copertura vaccinazioni obbligatorie al 24° mese (%) | 98,5 | 98,4 | 98,3 | -0,2 | -0,1 |
-
Copertura vaccinale pertosse al 12° mese (%) | 94,8 | 96,8 | 96,1 | 1,4 | -0,7 |
-
Copertura vaccinale morbillo al 24° mese (%) | 86,9 | 88,1 | 89,1 | 2,5 | 1,1 |
-
Copertura vaccinale rosolia al 13° anno (%) | 83,3 | 82,8 | 81,0 | -2,8 | -2,2 |
* Per
l'anno 1.997 manca il numero dosi vaccinazioni somministrate delle
Ausl Modena e Forlì
L'attività
vaccinale effettuata mostra confortanti tassi di copertura,
storicamente consolidati per le vaccinazioni obbligatorie al 12°
e al 24° mese (antipolio, antidiftotetanica, antiepatite B) che,
nel 1999, sono rispettivamente di 98,4% e 98,3% (range 96,0% e 100%).
Certamente
più complesso e variegato risulta il quadro relativo ai tassi
di copertura per le vaccinazioni raccomandate facoltative: accanto a
punte di eccellenza, troviamo realtà che presentano ancora
valori insoddisfacenti, con una obiettiva variabilità e, a
volte, rilevante disomogeneità fra i tassi di copertura delle
diverse vaccinazioni non soggette ad obbligo di legge.
Un
soddisfacente livello di copertura per la vaccinazione contro la
pertosse è confermato al 12° mese (nel 1999 pari al 96,1%,
in lievissimo calo rispetto al 1998 ma superiore al limite 95%
fissato come obiettivo dal Piano Sanitario Nazionale).
L'andamento
della vaccinazione antimorbillo mostra un continuo incremento del
tasso di copertura vaccinale al 24° mese, con valori crescenti
dal '96 e pari al 88,1% nel '98, al 89,1% nel '99 anche se con
limiti degli intervalli ampi, a dimostrazione di una importante
disomogeneità fra i distretti della regione, per questo
parametro.
Si
registra un calo lieve ma costante del tasso di copertura vaccinale
antirubeolica delle sole femmine al 13° anno (81% nel '99,
82,8% nel '98, 83,3% nel ‘97), mentre la vaccinazione
anti-haemophilus influenzae tipo B presenta un tasso di copertura al
12° e al 24° mese, nel 1999, rispettivamente di 64,4% e di
66,8%.
1997 | 1998 | 1999 | Variaz.
%
'99-'97 | Variaz.
%
'99-'98 | |
Sorveglianza
igienico-sanitaria nelle collettività- controlli
strutture: | n.e. | 72,9 | 83,0 | - | 13,9 |
- di
cui nidi (% controllate) | n.e. | 93,6 | 95,9 | - | 2,5 |
- di
cui materne (% controllate) | n.e. | 82,1 | 89,2 | - | 8,6 |
- di
cui elementari (% controllate) | n.e. | 66,9 | 82,5 | - | 23,3 |
- di
cui medie inferiori (% controllate) | n.e. | 67,0 | 79,5 | - | 18,7 |
Refezioni
scolastiche (% copertura) | n.e. | 82,1 | 87,9 | - | 7,1 |
Tabelle
dietetiche approvate (% copertura) | n.e. | 82,8 | 76,2 | - | -8,0 |
Visite
riammissione in comunità e controlli effettuati a seguito
di malattie infettive | n.e. | 67.438 | 74.684 | - | 10,7 |
- di
cui per bambini nomadi ed extracomunitari | n.e. | 659 | 1.428 | - | 116,7 |
n.e.
= non elaborato
I dati
riferiti alle attività preventive e di sorveglianza
igienico-sanitaria nelle comunità educative e scolastiche
attestano il consolidamento storico delle stesse, ottenuto dal
settore Pediatria di Comunità, col raggiungimento di buoni
livelli di copertura relativi alla sorveglianza delle strutture e
delle refezioni scolastiche (nell'anno 1999, rispettivamente, 83%
per le strutture e 87,9% per le refezioni), con particolare
attenzione ai nidi e alle scuole materne che mostrano i maggiori
livelli di copertura.
1997 | 1998 | 1999 | Variaz.
%
'99-'97 | Variaz.
% '99-'98 | |
TBC -
alunni: bambini testati in 3a media | 25.492 | 27.357 | 27.340 | 7,2 | -0,1 |
-
copertura rispetto al target (%) | 98,5 | 97,7 | 98,0 | -0,5 | 0,3 |
-
indice tubercolinico 3a media | 0,5 | 0,6 | 0,6 | 20,0 | 0,0 |
Screening
ambliopia: distretti che lo effettuano/totale distretti delle
Ausl interessate | 20/37 | 24/40 | 39/45 | - | - |
-
copertura rispetto al target (%) | n.e. | 88,0 | 82,2 | - | -6,6 |
Screening
scoliosi: distretti che lo effettuano/totale distretti delle Ausl
interessate | n.e. | 12/22 | 13/18 | - | - |
-
copertura rispetto al target (%) | n.e. | 96,3 | 96,1 | - | -0,2 |
n.e.
= non elaborato
Per la
profilassi della tubercolosi si evidenzia quella rivolta agli alunni
di terza media, con un buon livello di copertura (pari al 98%).
Per gli
screening relativi all'ambliopia e alla scoliosi, la situazione nel
territorio regionale risulta eterogenea, essendo tali indagini
attivate solo in alcuni Distretti, e si rende necessario
riconsiderare la tematica alla luce di indicazioni basate su prove di
efficacia.
Considerazioni
finali.
La
Pediatria di Comunità ha esercitato le attività per la
tutela sanitaria dell'infanzia e dell'età evolutiva
attraverso l'istituzione nel territorio regionale di una rete ben
articolata di Consultori Pediatrici e di punti vaccinali. Garantisce
un livello molto buono di copertura vaccinale e di sorveglianza
igienico-sanitaria nelle collettività e, per gli interventi
rivolti ai singoli, ha indirizzato l'attività clinica verso
alcune fasce deboli della popolazione (nomadi, immigrati) e bambini
non assistiti dal Pediatra di Libera Scelta.
Allo
stato attuale, in sintonia con quanto previsto dal Piano Sanitario
Regionale 1999-2001 e dalle linee guida per l'assistenza
distrettuale, alla Pediatria di Comunità è richiesto un
impegno nell'attuazione dei programmi di promozione e di tutela
della salute infantile, nell'ambito dell'Unità Pediatrica
di Distretto (Unità Operativa del Dipartimento di Cure
Primarie). L'attuazione dei programmi richiede un approccio
intersettoriale che si esplica con interazioni fra la Pediatria di
Comunità, la Pediatria di Libera Scelta, il Consultorio
Familiare, la Neuropsichiatria Infantile, il Dipartimento di Sanità
Pubblica e altre Istituzioni (Scuola, Comune, ecc.) per garantire
interventi continuativi, integrati e di buon livello qualitativo.
Gli
obiettivi a medio e lungo termine previsti sono:
- il percorso nascita con la partecipazione ai corsi di preparazione al parto e la presa in carico del neonato sano dimesso precocemente;
- i bilanci di salute, effettuati dai Pediatri di Libera Scelta, come strumento di integrazione tra Pediatria di Comunità e Pediatria di Libera Scelta;
- l'attivazione di protocolli integrati per l'assistenza di bambini multiproblematici e/o affetti da malattia cronica;
- l'assistenza alla popolazione infantile migrante ed extracomunitaria.
Parallelamente,
si mantengono le attività vaccinali relative ai soggetti in
età evolutiva, la vigilanza igienico-sanitaria nelle comunità
educative e scolastiche, la profilassi TBC, i controlli effettuati a
seguito di malattia infettiva e gli screening di comprovata
efficacia.
Bibliografia:
-
Assessorato alla Sanità, Deliberazione della Giunta Regionale
n.309 del 1 marzo 2000 ´Assistenza distrettuale
Approvazione linee guida di attuazione del Piano sanitario regionale
1999/2001ª, in B.U.R. n.77 del 2/5/2000, Regione Emilia-Romagna,
Bologna, 2000.
-
Assessorato alla Sanità, I.M.E.R. 1978-1995: 18 anni di
sorveglianza delle Malformazioni Congenite, Regione Emilia-Romagna,
Bologna, 2000.
-
Assessorato alla Sanità, Piano Sanitario Regionale 1999-2001:
il patto di solidariet‡ per la salute in Emilia-Romagna, Regione
Emilia-Romagna, Bologna, 1999.
-
Ministero della Sanità, Decreto Ministeriale 24 aprile 2000
´Adozione del progetto obiettivo materno-infantile relativo al
Piano sanitario nazionale per il triennio 1998-2000ª, in G.U.
n.89 del 7/6/2000, Roma, 2000.
-
Ministero della Sanità, Piano Sanitario Nazionale 1998-2000:
un patto di solidariet‡ per la salute, Roma, 1998.
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