Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.

Settembre 2013 - Volume XVI - numero 7

M&B Pagine Elettroniche

I Poster degli specializzandi

Mai dire BONZAI!
Valentina Moressa, Chiara Zuiani , Samuele Naviglio, Nagua Giurici
Scuola di Specializzazione in Pediatria, IRCCS Materno-Infantile “Burlo Garofolo”, Università di Trieste
Indirizzo per corrispondenza: valentina.moressa@hotmail.it


M. è un ragazzo di 17 anni e mezzo che si presenta in PS accompagnato dalla madre perché da alcune ore lamenta una cefalea molto intensa che non è passata neanche dopo aver preso due compresse di paracetamolo. Alla nostra osservazione sembra sofferente, riferisce una forte cefalea e vomita due volte. All'esame obiettivo presenta reazioni rallentate, non riesce a tenere gli occhi aperti e deve stare disteso. È freddo al tatto, tachicardico (170 bpm) e presenta intensi tremori da freddo. La pressione arteriosa è 132/80 mmHg. Le pupille sono in midriasi fissa con ptosi palpebrale monolaterale sinistra. Il resto dell’esame obiettivo è normale. È a questo punto che il ragazzo rivela che nel pomeriggio ha fumato una sostanza chiamata “Bonzai” che gli ha provocato distorsioni sensoriali visive e uditive. Si tratta di un cannabinoide sintetico, con effetti simili ma più potenti a quelli della Cannabis. Per escludere un'ischemia cerebrale secondaria all’intossicazione vista la rilevante midriasi fissa, la ptosi monolaterale, l’ipertensione arteriosa e la cefalea con vomito decidiamo di sottoporlo a una TC encefalo e a una consulenza neurologica che risultano negative. Il Centro antiveleni di Bergamo conferma la natura della sostanza e consiglia, oltre al monitoraggio delle funzioni vitali, di escludere una possibile ischemia cardiaca associata. L’ECG e la curva della troponina risultano nella norma. La sintomatologia migliora spontaneamente e il ragazzo viene dimesso il giorno dopo in buone condizioni generali. L'esame dei campioni biologici ha confermato la presenza nel siero e nelle urine di cannabinoidi sintetici (JWH-122 e JWH-018). Si tratta di sostanze stupefacenti con attività simile ma potenza molto superiore a quella della Cannabis. Le manifestazioni dell’intossicazione acuta sono congiuntivite, pupille dilatate, aumento del battito cardiaco, xerostomia, ansia fino ad alterazioni dello stato dell'umore e della percezione del mondo esterno, effetti che perdurano circa sei ore.


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V. Moressa, C. Zuiani , S. Naviglio, N. Giurici. Mai dire BONZAI!. Medico e Bambino pagine elettroniche 2013;16(7) https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1307_10.html