Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Aprile 2013 - Volume XVI - numero 4
M&B Pagine Elettroniche
I Poster degli specializzandi
Una strana iperglicemia…
Dipartimento Universitario Materno Infantile, Palermo
Il Diabete
Mellito (DM) autoimmune è la forma più frequente ma non
esclusiva in età pediatrica. Sono in aumento le forme non
autoimmuni come il MODY (Maturity onset Diabetes of the Young),
disordine monogenico, a ereditarietà autosomica dominante,
con autoimmunità per diabete negativa e in genere assenza di
sovrappeso. La SIEDP ha elaborato un iter diagnostico delle
iperglicemie e le linee guida per indurre il sospetto clinico di
MODY. Essendo la clinica sfumata, ciò permettere un corretto
inquadramento diagnostico, programma terapeutico e follow-up.
Presentiamo il caso clinico di due sorelle con riscontro occasionale di iperglicemia. La sorella maggiore viene inviata in consulenza Diabetologica con sospetto di DM tipo 2 per riscontro di iperglicemia e sovrappeso. Un'attenta anamnesi e la costruzione dell’albero genealogico mostra casi di DM o IGT in 3 generazioni con trasmissione autosomico dominante e un’anamnesi personale positiva per tiroidite autoimmune. Alla curva da carico orale di glucosio si evidenza una intolleranza agli idrati di carbonio (T120: 145 mg%), HBA1c 6,5; normale insulinemia e peptide-c e negatività degli autoanticorpi per DM tipo1. Si esclude una Sindrome Metabolica (Criteri “IDF 2007”). Nel sospetto di un MODY 2 in soggetto sovrappeso si decide di studiare anche la sorella. La piccola, normopeso mostra un IGT (T120’: 151 mg%), HBA1c 6,3; normale insulinemia e peptide-c e negatività degli autoanticorpi per DM tipo1. Si avvia allora in entrambe l’indagine genetica per MODY 2 che dimostra la mutazione G223D sull’esone 6 del gene per la glucochinasi.
Con questi 2 casi clinici confermiamo la grande affidabilità dei criteri clinici della SIEDP, mostriamo come il MODY in sovrappeso o obeso è raro ma va preso in considerazione in caso di forte sospetto. Inoltre lo studio del bambino può consentire di porre diagnosi di diabete e/o IGT negli altri componenti della famiglia permettendo talvolta una diagnosi inversa dal bambino all’adulto.
Presentiamo il caso clinico di due sorelle con riscontro occasionale di iperglicemia. La sorella maggiore viene inviata in consulenza Diabetologica con sospetto di DM tipo 2 per riscontro di iperglicemia e sovrappeso. Un'attenta anamnesi e la costruzione dell’albero genealogico mostra casi di DM o IGT in 3 generazioni con trasmissione autosomico dominante e un’anamnesi personale positiva per tiroidite autoimmune. Alla curva da carico orale di glucosio si evidenza una intolleranza agli idrati di carbonio (T120: 145 mg%), HBA1c 6,5; normale insulinemia e peptide-c e negatività degli autoanticorpi per DM tipo1. Si esclude una Sindrome Metabolica (Criteri “IDF 2007”). Nel sospetto di un MODY 2 in soggetto sovrappeso si decide di studiare anche la sorella. La piccola, normopeso mostra un IGT (T120’: 151 mg%), HBA1c 6,3; normale insulinemia e peptide-c e negatività degli autoanticorpi per DM tipo1. Si avvia allora in entrambe l’indagine genetica per MODY 2 che dimostra la mutazione G223D sull’esone 6 del gene per la glucochinasi.
Con questi 2 casi clinici confermiamo la grande affidabilità dei criteri clinici della SIEDP, mostriamo come il MODY in sovrappeso o obeso è raro ma va preso in considerazione in caso di forte sospetto. Inoltre lo studio del bambino può consentire di porre diagnosi di diabete e/o IGT negli altri componenti della famiglia permettendo talvolta una diagnosi inversa dal bambino all’adulto.

tratto
da: Le
Giornate di Medico e Bambino Lecce,
4-5 maggio 2012
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