Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
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I Poster degli specializzandi
Quando
l’apparenza inganna
Scuola
di specializzazione in Pediatria, Trieste
Elisa, 4
anni, giunge in PS per la comparsa da due giorni di febbre con
puntate oltre i 39 °C associate a brivido e dolore addominale. Uno
stix urine eseguito a breve distanza dall’esordio della febbre
era risultato debolmente positivo per nitriti mentre l’Uricult
era negativo; nel sospetto di polmonite era stata avviata la terapia
antibiotica con Amoxicillina+Acido clavulanico, senza però
alcun beneficio sui sintomi. All’ingresso in PS la bambina era
febbrile e sofferente; gli esami ematici evidenziavano una
leucocitosi neutrofila (GB 24.600/mm3, N 83%) con PCR molto elevata
(24,5 mg/dl). L’Rx torace consentiva di escludere un processo
infettivo polmonare in atto. Valorizzando la storia di un pregresso
episodio di pielonefrite acuta due anni prima, venivano ripetuti
l’esame urine, che mostrava leucocituria in assenza di
batteriuria e l’Uricult, nuovamente negativo. Negative erano
anche l’urinocoltura e l’emocoltura.
L’ecografia
addominale identificava una lieve iperecogenicità del rene
destro rispetto al controlaterale. La TC addominale consentiva di
individuare la presenza di multiple alterazioni focali infiammatorie,
non colliquative al rene di destra consentendo di giungere alla
diagnosi di nefrite batterica acuta focale. È stata quindi
avviata la terapia antibiotica per via parenterale con cui la bambina
si è sfebbrata in modo persistente.
La
nefrite batterica focale acuta è una infezione
localizzata del rene che si presenta come una massa infiammatoria
senza colliquazione e può essere considerata una fase
pre-ascessuale dell’infezione. Nella maggior parte dei casi è
secondaria alla risalita di germi dalle basse vie urinarie cui è
sottesa una uropatia malformativa in circa la metà dei casi,
per lo più un reflusso vescico-ureterale. Si tratta di una
infezione severa la cui diagnosi può essere difficile: la
possibile negatività dell’esame urine, in particolare
nei casi i cui è stata avviata una terapia antibiotica
empirica, e l’aspecificità dell’ecografia, la cui
sensibilità peraltro non è assoluta, possono portare
fuori strada. Nel caso di Elisa, lo stato settico, il reperto
ecografico renale, per quanto aspecifico, e la storia di pregressa
pielonefrite hanno orientato verso l’origine renale
dell’infezione in atto portando a richiedere la TC che è
stata diagnostica.
Commento
La
nefrite batterica focale va pensata nel bambino settico senza segni
di localizzazione infettiva che non risponde alla terapia antibiotica
per os. Nel sospetto, l’indagine più sensibile e
specifica per la diagnosi è la TC. L’alta prevalenza di
malformazioni delle vie urinarie descritte in associazione impone di
escludere questa possibilità in tutti i casi di nefrite
batterica focale acuta.
tratto
da: Confronti Giovani, XXIV
Congresso Nazionale Confronti in Pediatria
Trieste,
Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima 2-3 dicembre 2011
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