Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Febbraio 2012 - Volume XV - numero 2
M&B Pagine Elettroniche
I Poster degli specializzandi
BASTA,
BASTA, BASTA
con l'eccesso di diagnosi di Reflusso Gastro Esofageo!!!
con l'eccesso di diagnosi di Reflusso Gastro Esofageo!!!
Scuola
di specializzazione in Pediatria, Clinica Pediatrica, IRCCS
Pediatrico "Burlo Garofolo", Università di Trieste>
Indirizzo
per corrispondenza: matteo_pavan@hotmail.it
Tre
casi per far dimenticare la malattia da reflusso gastroesofageo nel
bambino che cresce bene.
Riccardo,
5 mesi. Dal primo mese di vita la mamma riferisce rigurgiti dopo
circa un'ora dal pasto associati a inarcamento e irritabilità
prevalentemente diurna. Nel sospetto di reflusso gastroesofageo è
stato trattato con antiacidi e ranitidina con beneficio sulla
frequenza dei vomiti ma non sull'aspetto dell'irritabilità. Per
il riscontro di un rallentamento della crescita ponderale negli
ultimi due mesi (dal 90° al 50° centile! Nell'ultimo mese il peso
è comunque aumentato 500 g) è giunto alla nostra attenzione e ha
effettuato una pH-metria. Sia l'indagine strumentale che l'esame
obiettivo del piccolo sono risultati assolutamente nella norma.
Bambino sano.
Valentina,
3 anni. All'età di 15 mesi esordio di tosse secca, incoercibile,
autoamplificante soprattutto di notte associata a vomito e talora a
riferito dolore in sede epigastrica dapprima ogni mese per circa 7
giorni consecutivi ma nell'ultimo mese si è presentata
quotidianamente. Diagnosi di malattia da reflusso gastroesofageo (con
la testimonianza di una “ecografia diagnostica”) per cui la
bambina assume malgradato e omeprazolo senza beneficio. Nonostante la
buona crescita, viene ricoverata per un inquadramento diagnostico. La
sintomatologia notturna non si è mai presentata e tutte le indagini
effettuate (esami ematochimici, EGDS, Rx addome con pasto baritato,
PH-impedenziometria) sono risultate nella norma. Sono state escluse
le possibili cause organiche di tosse (sinusite, corpo estraneo,
ipertrofia adenoidea) e di patologie polmonari con Rx, TC torace e
rinofibroscopia. Si è giunti così, per esclusione, alla diagnosi di
SIRT, “atipica” per la precoce età d'esordio, rassicurando i
genitori sulla probabile risoluzione spontanea del quadro
sintomatologico.
Laura, 7
mesi. Dai 3 mesi circa i genitori riferiscono irrequietezza con crisi
di pianto inconsolabile durante la giornata e all'addormentamento,
con risvegli notturni frequenti. Per queste manifestazioni è stato
posto il sospetto di reflusso gastroesofageo ed è stata avviata
terapia con ranitidina mantenuta fino al quinto mese di vita con
parziale beneficio. La bambina non ha mai presentato una storia di
vomiti ed è sempre cresciuta in modo ottimale (peso e altezza al 50°
centile). Queste caratteristiche rendono estremamente improbabile la
presenza di una patologia organica sottostante per cui non ci è
sembrato opportuno portare avanti alcuna terapia antiacida né
eseguire accertamenti diagnostici. Bambina sana.
3 volte
BASTA! Togliamoci dalla testa questa malattia di fronte al bambino
che vomita, appare irritabile o ha la tosse ma che non ha fattori di
rischio e cresce bene.
tratto
da: Confronti Giovani, XXIV
Congresso Nazionale Confronti in Pediatria
Trieste,
Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima 2-3 dicembre 2011
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