Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Novembre 2011 - Volume XIV - numero 9
M&B Pagine Elettroniche
Casi indimenticabili
Uno
screening traditore
Pediatria
e Patologia Neonatale, San Donà di Piave (Venezia)
Arthur
nasce a 39 settimane di gestazione. Peso alla nascita 3,280 Kg. A
quattro giorni di vita per iperbilirubinemia (BT: 16,9 mg/dl)
esegue ciclo di 24 ore di fototerapia. Dimesso dal nido al 7°
giorno, con iniziale ripresa ponderale, torna il giorno seguente
per controllo del peso e della BT, con riscontro di un nuovo
innalzamento (da 13 a 16,5 mg/dl), in presenza di calo ponderale
(-80 g), e ipotonia. Viene riferita ipogalattia materna.
Viene
perciò ricoverato, posto in infusione con soluzione
idroelettrolitica bilanciata e inizia nuovamente fototerapia per
48 ore.
Ai
primi esami si è riscontrata un'ipertransaminasemia (AST
431--> 173--> 214--> 94--> 54 U/L, ALT 96-->
108--> 45--> 37 U/L, con GGT normali e ammonio normale).
Nella sede dei prelievi si rendono evidenti degli ematomi e le
sedi del prelievo arterioso continuavano a sanguinare a distanza
di giorni dal prelievo stesso. Vi era ematuria con feci sempre
normopigmentate. Le ecografie cerebrali ripetute negavano la
presenza di emorragie. Lo studio della coagulazione mostrava una
forte alterazione della stessa (PT 13% 50 sec - PTT 103 sec),
un'ipoprotidemia (proteine tot 5,4 g/dl) . Vista la malattia
emorragica e l'alterazione della coagulazione abbiamo
incannulato la vena ombelicale e avviato doppia terapia
antibiotica, eseguite tre dosi di vitamina K parenterale e tre
infusioni di plasma, senza assistere a variazioni della
coagulazione.
Anche
il dosaggio dei fattori della coagulazione è risultato
nettamente alterato, EGA, glicemia, acido lattico, funzionalità
renale nella norma.
Durante
la degenza si assiste a una progressiva anemizzazione (Hb 20,6
g/dl--> 12,6 g/dl), si riscontra una neutropenia relativa (Gb
5500 neutri 1160) e una piastrinopenia (277.000--> 124.000-->
58.000). Gli indici di flogosi sono sempre negativi.
L'urinocoltura è risultata positiva per Escherichia coli (con
carica di 10.000, ma avevamo avviato la terapia antibiotica).
Durante
la degenza ricomincia ad alimentarsi con quantità crescenti di
latte misto al biberon (da 50 cc/Kg/die a 130 cc/Kg/die) e
l'incremento ponderale ha ripreso ad essere costante 20 gr/die,
anche se persisteva una discreta ipotonia.
Riassumendo
eravamo di fronte ad un lattante di 12 giorni con insufficienza
epatica precoce con diatesi emorragica, ipotonia, urinocoltura
positiva per E. coli… i conti non tornavano.
Si
trattava di una patologia grave, rapidamente evolutiva a esordio
neonatale. Quali sono le cause di insufficienza epatica
fulminante in età pediatrica?
Escluse
le cause infettive di epatopatia neonatale, l'anamnesi e la
rapida evoluzione clinica orientarono il sospetto verso un
disordine metabolico.
Potevamo
escludere con l'anamnesi l'emocromatosi neonatale: non
era pretermine, non vi era stata sofferenza fetale né IUGR, né
insufficienza multiorgano, né oligoidramnios, né esordio con
ittero associato a edemi e ascite.
Per
escludere il difetto di alfa1 antitripsina (che nel 20%
dei casi esordisce come colestasi neonatale ingravescente),
abbiamo eseguito il dosaggio della stessa (che poi risulterà
molto elevata 12.192 ug/l vn 0-7 ug/l, verosimilmente per il
danno epatico).
Per
escludere un morbo di Wilson, improbabile perché in
genere si manifesta in bambini d'età inferiore ai 6 anni, gli
esami erano poco significativi (ceruloplasmina 0,15 g/l vn
0,22-0,58 g/l cupremia 35 mcg/dl vn 65-165), visita oculistica
negativa.
L'atresia
delle vie biliari poteva essere esclusa per l'assenza
dell'ipocolia acolia fecale, per l'assenza di
iperbilirubinemia diretta elevata e di GGT elevate, per la
normalità dell'ecografia epatica.
E se
si fosse trattato di un difetto della catena respiratoria quindi
una malattia mitocondriale? Questa poteva essere esclusa
vista l'assenza di ipoglicemia, di acidosi metabolica e di
aumento dell'acido lattico plasmatico (acido lattico/piruvico <
20), anche gli acidi organici urinari ci potevano essere utili
(saranno poi negativi =assenza di escrezione di acido lattico e
dei metaboliti intermedi del ciclo di Krebs).
Per
escludere la tirosinemia di tipo I (pur in assenza del
tipo coinvolgimento renale e del SNC) dovevamo eseguire il
dosaggio degli acidi organici (non eseguibili presso la nostra
struttura).
Avremmo
dovuto dosare gli amminoacidi plasmatici e urinari, ma anche
questi esami dovevano essere fatti altrove e non avremmo avuto
risposta immediata.
Per
la galattosemia? Lo screening era negativo, non vi era
cataratta, il galattosio non l'abbiamo dosato e il clinitest su
urine non è stat fatto subito, perché avevamo il dato della
negatività dello screening… ma risulterà poi positivo! Cosa
significa clinitest positivo? Su urine identifica tutte le
sostanze riducenti gli zuccheri: vede il galattosio segno di
galattosemia, il fruttosio segno di fruttosemia, il
4OHfenilpiruvato segno di tirosinemia di tipo I.
Vista
l'ingravescenza dell'epatopatia e per completamento delle
indagini metaboliche (amminoacidi urinari e plasmatici, acidi
organici urinari) il piccolo è stato trasferito a Padova a 14
giorni di vita. All'arrivo appariva in discrete condizioni
generali, anche se gli esami ematici deponevano per umno stato
simil settico; infatti era neutropenico, piastrinopenico con
indici di flogosi mossi (GB 3290 – neutri 720/mm3, Hb 11,7
g/dl, plt 49.000, PCR 0,7 mg/dl, procalcitonina 2,2 (vn< 0,5
ug/l sepsi >2 ug/l) .
Il
dosaggio del galattosio ematico su spot è risultato essere di
225 mg/dl (vn < 5 mg/dl).
Il
dosaggio degli aminoacidi urinari mostrerà un'aminoaciduria
generalizzata, indice di danno renale tubulare, comune a
fruttosemia, galattosemia, mitocondripatia, tirosinemia. Il
dosaggio degli aminoacidi plasmatici sarà invece negativo. La
visita oculistica risulterà negativa per cataratta.
A
questo punto la storia tipica di insufficienza epatica
precocissima, il dosaggio del galattosio estremamente elevato, il
clinitest positivo, fanno fare diagnosi di galattosemia classica
o di tipo I . Per cui è stata avviato il dosaggio dell'attività
enzimatica del GALT negli eritrociti e la genetica.
Indimenticabile
perché?
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