Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Marzo 2009 - Volume XII - numero 3
M&B Pagine Elettroniche
Casi indimenticabili
Speravo
fosse un asma e invece era... una leucemia
Clinica
Pediatrica, IRCCS “Burlo Garofolo”, Trieste
Sono
a metà del mio turno di guardia in PS (da qualche tempo
noi specializzandi “anziani” facciamo i turni da
“responsabili”, con strutturato reperibile), con me due
giovani specializzande, è un pomeriggio di quelli “caldi”,
tre fratture, un ascesso tonsillare, un politrauma, tre
osservazioni temporanee e le solite tossi, quando arriva un altro
118… il triage segnala un codice giallo, così vado
subito a vedere di cosa si tratta e incontro per la prima volta
A., un bambino di 10 anni.
Il
primo colpo d'occhio basta a capire che le condizioni generali
sono così così, il colorito è pallidino e il
respiro è decisamene appoggiato, la saturazione in aria
ambiente è 90%.... Nella rapida anamnesi la mamma ci dice
che il ragazzo aveva avuto un'influenza un mese prima (in
settembre?) e che da 2-3 giorni ha iniziato a non respirare bene,
poi da ieri un po' di febbre… intanto metto il fonendoscopio
sulla schiena di A. e il reperto non è confortante,
ingresso assente alle basi, al campo medio qualche crepitio e
qualche sibilo espiratorio… la prima idea che ci viene in mente
è un accesso asmatico (ingresso ridotto bilaterale,
qualche sibilo espiratorio), così partiamo con
Broncovaleas e ossigeno… intanto la mamma mi dice che in
un'occasione ha tossito un po' di sangue (?!)… sangue? Ma
la gola è un po' rossa e le tonsille un po' grosse…
forse il sangue viene da lì!
Nel
frattempo, anche se A. respira ancora male, con l'aerosol mi
pare che l'ingresso sia migliorato un poco, così
facciamo il secondo aerosol e gli diamo un po' di cortisone…
il respiro però non migliora (… e poi che strano, A. non
ha mai avuto problemi d'asma prima…)… facciamo anche il
terzo aerosol come da protocollo, ma a questo punto anche un
emogas e poi chiamiamo anche il radiologo…: “senti, qui ho un
ragazzo febbrile che respira proprio male, ho bisogno di un
torace”… A. sale con l'ossigeno e dopo 5 minuti il
radiologo mi chiama: “… guarda che il torace è proprio
brutto… versamento bilaterale e addensamento basale bilaterale
ma, soprattutto, il mediastino è slargato.. ” … la
lastra effettivamente impressiona… chiediamo anche l'ecografia
per escludere che il versamento sia corpuscolato (non lo sarà).
A
questo punto pensiamo a tutto (consultiamo anche lo strutturato
della clinica, che per tenere in incognita chiameremo Dino, che,
come è già successo più volte, ci guida nei
pensieri)… sarà un linfoma?… e l'emoftoe… non sarà
una TBC?… e il cuore non c'entra?... il passo successivo è
fare qualche esame… intanto l'emogas è discreto, ma A.
è sempre dispnoico anche se con l'ossigeno satura bene,
lo riguardo e non ha edema a mantellina o turgore delle
giugulari, il torace è sempre uguale... facciamo un ECG…
tutto a posto (e poi l'obiettività cardiaca era normale,
alla radiografia del torace non c'era congestione vascolare e
sembrava proprio mediastino… uno scompenso era improbabile…
un ecocardio sarà sostanzialmente normale)… sono
preoccupato e anche la mamma capisce che l'aria non è
buona… intanto arriva l'emocromo: GB 35.000, Hb 10,0, PLT
36.000, … il tecnico è certo, il prelievo non è
coagulato e poi la macchina non riesce a leggere i bianchi per
fare la formula… cavolo sembra proprio una leucemia, non mi
pare vero, ma non ci resta che fare uno striscio… nel frattempo
c'è sempre la febbre, una dose di ceftriaxone non gli
farà male... e mentre vado a colorare lo striscio arrivano
gli altri esami: VES 15 (?), PCR 1,6, LDH… 2080!... il vetrino
è pronto… lo guardiamo assieme all'oncologo che
intanto ho chiamato: “Giulio… ho qui un ragazzo che purtroppo
mi pare proprio ti coinvolgerà”… il responso è
80% di blasti: “sembra una linfoblastica-T vista l'età
e il sesso”...
Il
momento difficile è parlare alla mamma, un insieme di
parole addolcite nella forma ma dure e implacabili nella
sostanza, affrontate straordinariamente con poche lacrime e una
grande fierezza balcanica. Intanto A. è arrabbiato, vuole
andare a casa… vorremo anche noi fosse possibile… il giorno
dopo il midollo e l'immunoistochimica confermano il sospetto…
adesso iniziamo a curarlo e speriamo (7 su 10 vanno bene)… è
la mia prima leucemia all'esordio e, davvero, non ne sentivo la
mancanza.
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