Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Ottobre 2001 - Volume IV - numero 8
M&B Pagine Elettroniche
Editoriali sui contributi originali
commento
a:
Relazione
tra stato nutrizionale e funzionalita' respiratoria nei pazienti con
fibrosi cistica
Clinica
Pediatrica, Università di Milano
Commento
a: Relazione
tra stato nutrizionale e funzionalita' respiratoria nei pazienti con
fibrosi cistica, di Ciambra et al.
Lo studio
di Ciambra e coll. è interessante, ed ha soprattutto il merito
di richiamare l'attenzione sul problema, tutt'ora oggetto di
dibattito, dei rapporti tra stato nutrizionale e funzione
respiratoria dei pazienti con FC. Tuttavia, anche a causa della
brevità del testo, molte delle affermazioni tratte dagli
Autori non sembrano sostenute dai dati presentati, né vengono
presentate voci bibliografiche a sostegno. In particolare:
-·
non è indicato quanti dei pazienti sono stati diagnosticati
allo screening e quanti in epoche successive
- se sono
tutte diagnosi da screening, qual è il confronto che consente
di affermare che "non emergono elementi da far supporre che una
diagnosi precoce modifichi la prognosi" ?
·
il BMI è stato sviluppato e validato per lo studio dei
pazienti obesi; il suo uso nello studio della malnutrizione necessita
cautela
- più
adeguate sarebbero state le tecniche antropometriche (pliche,
circonferenza braccio)
·
la descrizione dell'intervento nutrizionale è troppo sommaria
- non
viene dettagliato il tipo di "integratore", l'apporto di
lipidi, l'apporto calorico, ecc.
- non è
chiaro quanti pazienti completano il supporto nutrizionale;
sembrerebbe che, poichè "tre hanno dimostrato una scarsa
compliance" e "3 hanno rifiutato o sospeso ...", solo
4 (cioè 10 - 6) abbiano ricevuto il supporto programmato
-·
mancano informazioni sulla insufficienza pancreatica e sul grado di
correzione esogena
·
è interessante e suggestivo il rilievo di una significativa
differenza di FEV1% tra malnutriti e non; esso potrebbe però
ricevere maggior peso dal controllo di potenziali fattori confondenti
(es. età, mutazioni, attenzione al problema prima di arrivare
al Centro attuale, ecc.)
In
conclusione, il dato più interessante che sembra emergere
(peraltro già presente il letteratura) è la possibilità
di correggere la malnutrizione, confermando così che essa non
è da accettare passivamente come evento "ineluttabile"
nel paziente FC.
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