Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Dicembre 1999 - Volume II - numero 10
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Casi contributivi
Un'anca
sofferente con ecografia negativa
Pediatra
di Base, Maglie, Lecce
Painful
hip with negative ultrasonography
The
Case
Regular
first pregnancy with caesarean section. Weight at birth 2300. At 1.5
months, weight 4100 g , length 53 cm. The child was agitated (gaseous
colics) . The Ortolani-Barlow's manoeuvre was negative. At 3 months,
weight 5830 g, length 59 cm. She could keep her head upright, she
smiled, and socialised. Lower members were extra-rotated, adducted,
under flexion. The Ortolani's manoeuvre was negative, but she cried
when extending her thigh and she had a defensive behaviour. I asked
for a ultrasonography to her hip.
The
answer was bilaterally mature hip. I was perplexed because of the
clinical results and I asked for an X-ray. Even in this case, the
results were negative: “Acetabular bones are regular. No alteration
is present”. I was still not convinced and I sent the X-ray to a
specialist . Actually, the thighbone proximal end, scarcely visible,
was slightly fragmented. A Mayer's syndrome was diagnosed (thighbone
epiphyseal dysplasia).
The
Problem
This is
not a true medical problem. This is only a “professional” problem
because the picture is going to improve spontaneously. This is
not a dysplasia, as its name could suggest, but an osteochondritis,
i.e. an ischemic necrotic process with benign evolution, which
bilaterally affects both the thighbone ends only (this is also why it
is different from true epiphyseal or meta-epiphyseal dysplasia). Its
pathogenesis is similar to Perthes' disease, but it is bilateral and
the thighbone ends are spontaneously and perfectly reconstructed.
The
contribution
I just
wished to make a contribution to knowledge. This syndrome is quite
rare, but not very rare. There is a diagnostic problem, which is
related to the divergence between clinical examination and images.
Maybe, my experience can give a small contribution to some of my
colleagues.
Articolo
Il
caso
A.P.
nasce da prima gravidanza a termine con T.C. l'8/1/99, peso kg 2,3,
lunghezza 48 cm., c.c. 32,3 cm.. Viene consigliato allattamento
artificiale con Aptamil 1 perché sospettano un'epatite virale
della madre, non confermata.
Vedo la
bambina in ambulatorio la prima volta il 23/2/99 ad un mese e mezzo:
pesa 4,1Kg, è lunga 53 cm., ha una c.c. di 37,6 cm.; è
agitata, dorme poco a causa di coliche gassose ingravescenti. La
manovra di Ortolani-Barlow è negativa.
Al
controllo, ai tre mesi, la bambina pesa 5,830 Kg, è alta
59 cm., ha una c.c. di 39,6 cm.; l'accrescimento è buono, le
coliche gassose sono in diminuzione, regge la testa, sorride. Gli
arti inferiori sono addotti ed extrarotati in lieve flessione. La
prova dello scatto è negativa. Ho difficoltà a misurare
la lunghezza della bambina perché la manovra di estensione
degli arti inferiori provoca pianto e reazione di difesa da parte
della piccola. Programmo un'ecografia delle anche ed un'eventuale Rx
del bacino.
La
risposta ecografica parla di un'anca matura bilateralmente. Resto
perplessa, data la clinica, e chiedo l'Rx del bacino (10/5/99, a 4
mesi circa), che però dà tale referto: "Normoangolati
i tetti acetabolari, in assenza di ulteriori alterazioni".


Non sono
ancora convinta e invio la lastra ad uno specialista. In realtà,
il nucleo prossimale del femore, appena visibile, risulta
sottilmente frammentato. La diagnosi è quella di sindrome di
Mayer, o displsia epifisaria del femore.
Il
problema
Non si
tratta di un vero problema medico, ma soltanto di un problema
“professionale”: il quadro è infatti destinato a
risolversi spontaneamente. Non si tratta in realtà di
una displasia, come suggerirebbe il nome, ma di un'osteocondrosi,
cioè di un processo di necrosi ischemica ad evoluzione
benigna, che colpisce bilateralmente entrambi i nuclei della testa
del femore e soltanto quelli (anche per questo si distingue dalle
vere displasie epifisarie o meta-epifisarie). La forma ha una
patogenesi simile a quella della malattia di Perthes, ma a differenza
di questa è bilaterale e con perfetta ricostruzione spontanea
dei nuclei.
Il
contributo
E' un
mero contributo conoscitivo. La sindrome è abbastanza rara, ma
non rarissima; il problema dell'imbarazzo diagnostico dato dalla
discrepanza tra la clinica e le immagini è evidente. Il
piccolo contributo di esperienza potrebbe essere utile a qualche
collega.
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