Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Ottobre 1999 - Volume II - numero 8
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Casi contributivi
Alopecia
areata reattiva e infezione da virus di Epstein Barr
*Scuola
di specializzazione in Pediatria - Università de L'Aquila
**Pediatra
di base - Teramo
***Reparto
di pediatria – Osp. Civile “G. Mazzini” – Teramo)
(Specialedal III Convegno di Dermatologia per il Pediatra, Rimini,
28-29 maggio 1999):
Reactive
alopecia areata and Epstein Barr's virus infection
The
Case
B.L.,
male, aged 6. After some weeks of general malaise, tiredness,
dysphasia and tendency towards depression, BL showed some round
alopecia patches to his nape, followed by the loss of eyelashes,
eyebrows and onychodystrophy (see fig. 1).
General
examinations, thyroid functionality, immune, humoral and
cellular functions were normal. EMAs, AGAs and ANAs were negative.
There were, however, evidences of a recent EBV infection (VCA IgG
274, IgM 177).
The
patches disappeared after few weeks, whereas the signs of
onychodystrophy and the loss of eyelashes and eyebrows remained.
Anti-EBV IgMs were high during the whole period of follow-up.
The
Construction
This is
certainly an EBV infection with an atypical course (absence of
specific symptoms in the acute phase, long persistence of IgMs,
persistency of chronic post-infection tiredness) associated with
alopecia. Because of EBV biological characteristics and of its
capacity to induce self-aggressive and heterophile antibodies, we
believe that in this case alopecia can be regarded as a virus-induced
autoimmune event.
Articolo
Premessa
L'alopecia
areata (AA) relativamente frequente nell'età infantile,
viene descritta in due forme: congenita e acquisita. La prima,
presente fin dalle prime settimane di vita, viene in genere
diagnosticata come: nevo sebaceo, alopecia triangolare, aplasia
cutis, pseudoarea congenita collegata, di solito, all'incontinentia
pigmenti.
La forma
acquisita, frequente nella II e III infanzia e nei giovani adulti,
viene distinta in varie forme a seconda dell'interessamento delle
zone dello scalpo: ALOPECIA TOTALE (intero scalpo), ALOPECIA OFIASICA
(zona occipitale e temporale), ALOPECIA DIFFUSA (capelli cresciuti
fino ad una breve fase anagen). Il coinvolgimento delle unghie è
presente in modo variabile (3-30% dei casi) e può precedere,
seguire o essere contemporaneo alla perdita dei capelli. E' stato
ipotizzato che l'alopecia aerata abbia alla base una
predisposizione genetica, correlata agli antigeni del sistema
HLA di classe II HLA-DR beta4, HLA-DRbeta5 e HLA DQbeta*03, e che il
fattore scatenante possa essere riconosciuto in un'infezione
virale, in particolare modo da virus appartenenti alla famiglia degli
Herpes virus, per una risposta immune, anche nella fase non acuta
della malattia. Questo giustificherebbe l'associazione dell'AA
con altre malattie su base immunitaria come la celiachia, il LES, le
tiroiditi (10%), la dermatite atopica, l'acrodermatite enteropatica
o l'associazione con sindromi come la trisomia 21. In questi casi,
la familiarità per AA è stata documentata con una
frequenza media pari a circa il 25%. Può anche essere
secondaria a infezioni come la tigna o il morso di zecca o a
intossicazione da arsenico e tallio o anche a disturbi emozionali.
Il
capello nell'AA ha una forma caratteristica a punto interrogativo e
dal punto di vista istologico è caratterizzato da un
infiltrato perifollicolare di T cellule associato ad un'espressione
aberrante delle molecole HLA di classe II sui cheratinociti
follicolari con il capello in fase catagen o telogen.
Allo
stato attuale non esistono indirizzi terapeutici precisi, oltre a
quelli volti a eradicare l'agente coinvolto nelle forme infettive.
Vengono utilizzati agenti irritanti non specifici come il fenolo o
l'antralina topica, immunoinibitori mediante l'utilizzo di
steroidi topici, soprattutto nelle forme localizzate (tipo il
betametasone dipropionato), di steroidi intralesionali (tipo il
trianmcinolone) o in alteranativa la fotochemioterapia con
psoralene/UVA, o della ciclosporina, o difenilciclopropenone. Sono
state utilizzati, in alcuni casi, la pianta Primula obconica o i
vasodilatatori come il minoxidil. In alcuni pazienti alcuni autori
consigliano l'utilizzo del minoxidil topico associato con
l'antralina o della crioterapia.
Tutto
sommato sembra di dover concludere però che, come nella
maggior parte delle malattie autoimmuni, l'evoluzione dell'alopecia
aerata sia indipendente dalla terapia.
Il
caso
B.L.,
maschio di anni 6, accusava da alcune settimane astenia, malessere
generale, cambi dell'umore con tendenza alla depressione dopo
ripetuti episodi influenzali: presentava chiazze alopeciche di forma
rotondeggiante con cute senza segni di flogosi in regione retronucale
di diverso diametro, accompagnate dalla caduta di ciglia e
sopraccigliae ad onicodistrofia. Tutti gli accertamenti
clinico-laboristici eseguiti evidenziarono come unici dati di rilievo
valori elevati di anticorpi anti EBV (IgG 274, IgM 167).
Il
problema
L'assenza
di enterite o lesioni periofiziali accanto alla assoluta normalità
dei valori di FT3, FT4, TSH, immunoglobuline sieriche, EMA,
AGA, ANA, tipizzazione linfocitaria e degli indici di flogosi
permettevano di escludere malattie autoimmuni, disordini endocrini ed
anomalie enteropatiche. Venne, quindi, posta diagnosi di AA REATTIVA,
da probabile reazione di tipo immunitario in seguito all'infezione
da virus di Epstein Barr. Permangono, attualmente, l'assenza di
ciglia e sopracciglia e la presenza di elevati valori di IgM e di
IgG.

La
conclusione
La
correlazione cronologica tra l'infezione da EBV e la alopecia
sembra indubbia, visto il tipo di anticorpi (IgM anti VCA) presenti
nel bambino. La EBV esalta “naturalmente” la produzione di cloni
di B linfociti in grado di prodfurre anticorpi eterofili e
autoanticorpi.
L'infezione
da EBV è quella che più tipicamente si associa a
patologia autoanticorpale (m. Di Guillain-Barré, mielite
trasversa, posturopenia emolitica, etc.).
La
correlazione dell'infezione da EBV con l'alopecia aerata è
meno nota; la nostra osservazione ci sembra tuttavia coerente con
quanto già noto sull'argomento.
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