Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Marzo 1999 - Volume II - numero 3
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Casi contributivi
La
sindrome CFC (Cardio-facio-cutaneous syndrome): un caso con
piastrinopenia
Dirigenti
I livello Divisione Pediatria, Azienda Ospedaliera G. Moscati,
Avellino
Cfc
syndrome: a thrombopenia case
The
Case
MLPI is a
female child aged 4, who was referred for bronchial pneumonia. She
was born at the 39th week (weight 1,900 grams).
Karyotype
studied during pregnancy, then on normal peripheral blood.
Remote
history: 2 hospitalisations at 1 year for difficult growth and
hepatosplenomegaly (biopsy: slight microvescicular steatosis); at 2
months for febrile convulsions and cardiac murmur (normal EEG, CAT
with slight enlargement of ventricles, echocardiogram with sub-aortic
interventricular default and pervious duct, psychomotor
retardation).
After
hospitalisation, she suffered from other febrile convulsions, even
with luminal prophylaxis. An asymptomatic thrombopenia was confirmed
on several occasions.
In
addition to bronchial pneumonia, the child showed:
weight
and stature 5th centile, hypotrophic and hypotonic muscles, very
distant nipples;
short
and stocky hands, transitional line, short carpal bones,
clinodactylism of the 5th finger;
facial
dysmorphia with high forehead and bitemporal restraint, hypoplastic
supraorbital arch and nasal saddle, hypertelorism, anteverted nares,
slight micrognathia, retroangular ears, thin lips, high palate;
curly
and dry hair, thin nails, neck skin hyperkeratosis, small areas of
hyperkeratosis to lower limbs;
heart:
proper cardiac impulse, holosystolic murmur 2/6 to mesocardium;
liver
protruding 2-3 from the arch, spleen 2 cm.
An
increase in transaminase and thrombopenia was confirmed. Moreover, a
glycaemia before eating was confirmed which was higher than 100 mg%ml
with occasional glycosuria.
The
Problem of Diagnosis
All the
aforementioned alterations led to a CDC (Cardio-Facio-Cutaneous)
syndrome diagnosis. The CFC syndrome features are:
a) low
stature;
b)
congenital heart disease (usually DIA and/or pulmonary stenosis);
c) face
with high forehead and bitemporal restraint, hypoplastic supraorbital
arches and saddle, antimongolian cut, retroangular ears;
d) deric
dysplasia (curly, rare, dry hair; skin lesions with hyperkeratosis up
to ichthyosis);
e)
psychomotor retardation;
f) other
abnormalities, from inguinal or annular hernia to nistagmus or
splenomegaly.
CFC
syndrome is similar to Noonan's syndrome (low stature, psychomotor
retardation, congenital heart disease, dysmorphia, absence of
detectable chromosomal abnormalities). Since the father is quite old,
we assumed a dominant hereditary disease with a high rate of
spontaneous mutation.
It
involves diagnosis and prognosis rather than non-hepatic
transaminase: What kind of muscular dystrophy is the one that can
allow a 15 years old person to play sports? What is the diagnosis to
be put?
The
Contribution
CFC
syndrome is to be included among genetic causes for low stature and
heart disease that a paediatrician should be able to detect. It is
quite similar to Noonan's syndrome and could be a variant of it with
a gene located in 12q24.
In our
case, features which not described until now could be detected:
a) rare
type of heart disease;
b)
hyperglycaemia and glycosuria;
c) slight
hepatosis (steatosis with transaminite);
d)
thrombopenia;
e)
recurrent febrile convulsions;
f) low
weight at birth.
Since CFC
syndrome is very variable, all contributions on this subject are very
precious. In this case, thrombopenia, which is not described with
reference to CFC syndrome, but which is described with reference to
Noonan's syndrome, could support the idea that these are two variants
of the same genetic default.
Articolo
Il
caso
Giunge
alla nostra osservazione, per una broncopolmonite, una bambina di 4
anni, L.P.I; è unicogenita, nata alla 39°settimana
di una gravidanza complicata da minaccia di aborto, da parto
eutocico, con peso alla nascita di 1900 g.
Il
cariogramma era stato già studiato in gravidanza su cellule
amniotiche, e poi ricontrollato dopo la nascita sul sangue periferico
ed era risultato normale (46XX).
Nella
anamnesi remota si annoverano 2 ricoveri.
Il primo,
all'età di un anno, per stentata crescita ed
epatosplenomegalia con movimento delle transaminasi (epato-biopsia:
lieve steatosi di tipo microvescicolare). Il secondo ricovero,
all'età di 21 mesi, per convulsioni febbrili e soffio
cardiaco (in quell'occasione l'EEG era risultato normale, la TAC
aveva dimostrato solo un lieve allargamento dei ventricoli laterali,
l'ecocardiogramma aveva individuato un difetto interventricolare
sottoaortico con pervietà del dotto di Botallo; era già
evidente un moderato ritardo psicomotorio). Dopo questo ricovero, la
piccola ha avuto altri episodi convulsivi febbrili, anche durante un
prolungato periodo di profilassi con luminale. E' stata inoltre
messa in evidenza, e confermata a più riprese, una
piastrinopenia asintomatica moderata, così come è stato
confermato il movimento delle transaminasi.
Al
momento del ricovero, la piccola presenta i segni di una malattia
respiratoria acuta, con tosse, febbre e dispnea, ipofonesi e soffio
bronchiale alla base sinistra. A parte l'episodio di polmonite, che
si esaurisce in pochi giorni, si evidenziano le seguenti
caratteristiche cliniche:
- peso e
statura al quinto centile, masse muscolari ipotrofiche e ipotoniche,
capezzoli alquanto distanziati;
- mani
corte e tozze, con presenza di linea transizionale, ossa carpali
corte, clinodattilia del V dito della mano;
-
dismorfismo facciale, con fisionomia caratterizzata da fronte alta
con costrizione bitemporale, ipoplasia dell'arcata sovraorbitaria e
della sella nasale, ipertelorismo, narici anteverse, micrognazia
lieve, impianto retroangolare delle orecchie, labbra sottili, palato
alto
- capelli
ricci e secchi, unghie sottili, cute ipercheratosica al collo;
piccole aree di ipercheratosi anche agli arti inferiori
- cuore:
itto in sede, soffio olosistolico 2/6 al mesocardio
- fegato
debordante di 2-3 cm dall'arcata, milza a 2 cm.
Figura

Gli esami
di laboratorio confermano i reperti già noti riguardanti le
transaminasi e la piastrinopenia; inoltre mettono in evidenza, in più
di una occasione, una glicemia a digiuno superiore a 100 mg%ml con
occasionale glicosuria.
Il
problema diagnostico
Porre
un'etichetta a una sindrome polidismorfica, con difetto staturale e
psicomotorio non è un lavoro né agevole, né
divertente, ed anche poco produttivo ai fini del futuro del paziente
e della famiglia. Tuttavia è un lavoro necessario, e spesso ha
bisogno dell'aiuto del computer per confrontare i dati
osservazionali del proposito con quelli elencati nelle varie
associazioni sindromiche, e/o del genetista (che per lo più
userà anche lui il computer e che potrà a volte mettere
in atto indagini genomiche più o meno sofisticate, e che darà
una consulenza genica qualificata, ma non sempre più precisa
di quella clinica).
In questo
caso, ci troviamo di fronte ad una patologia polimalformativa o
“sindromica”, in cui al difetto di crescita prenatale si somma
una scarsa crescita post-natale con statura e peso nella bassa norma,
un ritardo psicomotorio, una cardiopatia congenita non comune (DIV
sottoaortico + dotto di Botallo), una serie di piccole anomalie
metaboliche (“transaminite”, steatosi epatica,
possibile diabete tipo Mody), una piastrinopenia non spiegata, una
convulsività apparentemente del tipo “convulsioni febbrili”;
inoltre una serie di alterazioni degli arti (braccia e mani corte e
tozze con metacarpi corti, clinodattilia e presenza di stria
transizionale), del tronco (capezzoli iperdistanziati) e della
faccia; e infine, alcune peculiarità degli annessi
(capelli ricci e secchi, aree di discheratosi, unghie fragili).
L'insieme
delle alterazioni, che ricorda molto da vicino la sindrome di Noonan
(ipostaturalità, ritardo psicomotorio, cardiopatia congenita,
dismorfismi, in assenza di anomalie cromosomiche riconoscibili) si
può far risalire, per la presenza di una definita patologia
ectodermica (capelli secchi e ricci, chiazze ipercheratosiche) e per
le peculiarità della facies, con costrizione
bitemporale, alla sindrome CFC (Cuore, Faccia, Cute) o
Cardio-Facio-Cutaneous syndrome.
Le
caratteristiche della sindrome CFC sono:
a)bassa
statura;
b)cardiopatia
congenita (per lo più DIA e/o stenosi della polmonare);
c)facies
con macrocefalia relativa, fronte alta con costrizione bitemporale,
ipoplasia delle arcate sopraorbitarie e della sella nasale, epicanto,
ptosi palpebrale, padiglioni auricolari angolati posteriormente;
d)displasia
ectodermica (capelli ricci, radi, secchi, lesioni cutanee da
ipercheratosi localizzata ad una vera e propria ittiosi);
e)
ritardo psicomotorio;
f) altre
anomalie (dall'ernia inguinale o ombelicale, al nistagmo, alla
splenomegalia).
L'associazione
di queste anomalie, e particolarmente di quelle cardiache, facciali e
cutanee, permette la diagnosi clinica; riteniamo che il nostro caso
risponda perfettamente alla descrizione, e che questa diagnosi possa
essere accettata.
La
discussione
La
sindrome CFC è stata così etichettata e descritta da
Reynolds e coll. nel 1986, in 4 bambine con difetto mentale, difetto
di statura, anomalie ectodermiche con capelli fragili e alterazioni
cutanee, che vanno da una ipercheratosi a chiazze all'ittiosi,
cardiopatia congenita, per lo più del tipo stenosi aortica +
difetto atriale, e un viso caratterizzato da fronte alta con
costrizione bitemporale, ipoplasia delle arcate orbitarie, taglio
antimongolico dell'occhio, orecchie angolate posteriormente con
elice accentuato. La scarsa numerosità dei casi sinora
osservati impedisce di definirne il tipo di ereditabilità,
forse autosomica dominante, da mutazione “de novo”, come
suggerisce la associazione con l'età paterna avanzata
(Bottani e coll., Corsello e Giuffré).
Ma non si
può parlare della ereditarietà della sindrome CFC senza
fare riferimento (vedi sotto) a quella della sindrome di Noonan.
Nel 1988
Verloes e coll., descrivendo altri 2 casi di sindrome CFC, ne
segnalavano la somiglianza e la possibile sovrapposizione con la
sindrome di Noonan. Questa, a sua volta, descritta nel 1968 su
19 casi, di cui 17 con stenosi aortica e 2 con dotto arterioso
pervio, è stata a suo tempo definita come "sindrome di
Turner maschio" (in realtà la sindrome di Noonan
riguarda sia maschi che femmine, assomiglia al Turner per la faccia,
la bassa statura, l'occasionale pterigio, le possibili deformità
dello sterno, il difetto cardiaco, le anomalie del viso, e se ne
distingue per la normalità del cariotipo, XX46). Molto più
recentemente anche Ward e coll., Wieczorek e coll. e Neri si
domandavano se le due sindromi fossero veramente distinguibili.
Merita di ricordare, a questo proposito, tenendo conto della
piastrinopenia cronica e non spiegata della nostra paziente, che
nella sindrome di Noonan (e non nella sindrome CFC) è
stata notata la frequente associazione con piastrinopenia e/o turbe
polifattoriali dell'emostasi (de Hann e coll. 1988, Witt e coll.
1988), attribuite al difetto di un fattore di regolazione
interessante il sistema intrinseco (contatto) e la sintesi o il
consumo piastrinico.
Della
sindrome di Noonan sono stati riportati casi a probabile ereditarietà
recessiva (fratelli di genitori normali e figli di cugini)(
Abdel-Salem e Temtamy 1969), altri (Baird e De Jong 1972) probabile
ereditarietà X-associata (trasmissione madre-figlio maschio,
in un gruppo familiare studiato per tre generazioni), e altri
(Bolton 1974, Qazi 1974) infine ad ereditarietà
autosomica dominante (5 figli su 6 della stessa madre, con due padri
diversi in una famiglia, 4 figli dello stesso padre in un'altra
famiglia).
Le
osservazioni più recenti tendono ad individuare la sindrome di
Noonan come malattia dovuta ad anomalie di un gene collocato sul
cromosoma 12 (12q-22, tra i marker D12S84 e D12S366) (Jamieson e
coll.1994, Brady e coll.1997).
Legius e
collaboratori, nel 1998 descrissero una famiglia che nel corso di 4
generazioni ha dato luogo sia a casi di Noonan che a casi di CFC;
mappato il gene responsabile tra D12S84 e D12S1341, in 12q24, essi
proposero che la sindrome di Noonan e la CFC derivino da una
variabile espressione di disordini dello stesso gene. Nello stesso
senso parla l'osservazione Leichtman (1996), che ha osservato una
madre con sindrome di Noonan e una figlia con sindrome CFC.
Nel
nostro caso sono presenti peculiarità sinora non descritte:
a) il
raro tipo della anomalia cardiaca;
b) la
iperglicemia-glicosuria, che sarà da seguire nel tempo, e da
rivalutare con carico di glucosio;
c) la
piccola epatopatia (steatosi con transaminite) che di solito è
presente negli obesi (non è il nostro caso) e che certamente
evidenzia una deviazione dalla norma del metabolismo
dell'epatocita;
c) la
piastrinopenia;
d) la
ricorrenza di convulsioni febbrili;
e)il
basso peso alla nascita.
La
variabilità clinica della sindrome CFC (di cui è stato
riportato, di recente, anche un caso senza ritardo mentale) da una
parte rende preziosi i contributi che la arricchiscono; dall'altra,
si adatta con l'ipotesi che si possa trattare, in analogia, altre
condizioni legate alla perdita di piccolissime quantità di
materiale genetico, di una sindrome da geni contigui, o infine che
possa essere una manifestazione fenotipica comune ad errori genetici
differenti.
Ma la
cosa che ci sembra più importante segnalare è il
difetto di piastrine, condizione sinora non descritta nella sindrome
CFC, descritta invece nella sindrome di Noonan. Questa associazione
sembra rinforzare l'idea che la sindrome CFC e la sindrome di
Noonan siano in verità due espressioni, in parte dissimili,
dello stesso difetto genetico.
Contributo
Il
contributo di questo caso è di due ordini:
a) far
conoscere una sindrome rara, la CFC, collocata nel ben più
consistente gruppo delle sindromi con fisionomia sui generis, bassa
statura e cardiopatia (sindrome di Williams, sindrome di
Noonan, sindromi da microdelezione di geni contigui su 22q11, fino
alla sindrome CATCH — Cardiac defect, Abnormal facies, Thymic
aplasia, Cleft palate, Hypoparathyroidism). E in particolare nel
gruppo della sindrome Noonan-simili, di cui potrebbe essere una
variante.
Oggi non
c'è reparto pediatrico, e forse non c'è pediatra di
famiglia che non si trovi di fronte al problema della definizione
eziologica (e quindi genetica) di sindromi polidismorfiche con bassa
statura; e la sindromologia è divenuta una materia alla quale
non si può evitare di avvicinarsi;
b)
contribuire, con la presentazione di un caso complesso, e
caratterizzato da anomalie associate non comuni, all'inquadramento
della sindrome CFC: la presenza di una piastrinopenia, spesso
associata alla sindrome di Noonan, e sinora non descritta nella
sindrome CFC, suggerisce, in accordo con la letteratura più
recente, che le due sindromi corrispondano ad espressioni diverse di
difetti interessanti lo stesso gene, che le più recenti
osservazioni collocherebbero in 12q-22.
Bibliografia
Abdel-Salem
E, Temtamy SA: Familial Turner phenotype. J Pediat 74, 67-72,
1969
Baird PA,
De Jong BP: Noonan' syndrome (XX and XY Turner phenotype) in three
generations of a family. J Pediatr 80: 110-114, 1972
Bolton
MR, Pugh DM, Mattioli LF, et al: The Noonan syndrome: a family
study. Ann Intern Med 80, 626-629, 1974
Bottani
A. Hammerer I, Scchinzel A: The cardio-facio-cutaneous syndrome:
report of a patient and review of the literature. Europ J Pediat15, 486, 1991
Brady AF,
Jamieson CR, van der Burgt et al: Further delineation of the critical
region for noonan syndrome on the long arm of chromosome 12. Europ
J Hum Genet 5, 336-337, 1977
Corsello
G , Giuffré L. Cardiofaciocutaneous syndrome: notes on
clinical variability and natural history. Amer J Med Genet33,471, 1991
Fryer AE,
Holt PJ, Huges HE: The cardio-facio-cutaneous (C.F.C.) Syndrome
and Noonan Syndrome: are they the Same? Am J Med Genet 38,
548-551, 1991
Hann M,
Van de Kamp JJP, Briet E, Dubbledam J: Noonan Syndrome, partial
factor IX deficiency. Am J Med Genet 29, 277, 1988
Jamieson
CR, van der Burgt I, Brady AF, et al: Mapping a gene for Noonan
syndrome to the long arm of chromosome 12. Nature Genet 8,
357-360, 1994
Legius E,
Schollen E, Matthijs G, et al:Fine mapping of Noonan/cardio-facio
cutaneous syndrome in a large family. Europ J Hum Genet 6,
32-37, 1998
Leichtman
LG: Are cardio-facio-cutaneous syndrome and Noonan syndrome distinct?
A case of CFC offspring of a mother with Noonan syndrome. Clin
Dysmorph 5, 61-64, 1996
Manoukian
S, Lalatta F, Selicorni A, et al: Cardio-Facio-Cutaneous (C.F.C.)
Syndrome: Report of an adult without mental retardation. Am J Med
Genet 63, 382-385, 1996
Mucklow
ES: A case of Cardio-Facio-Cutaneous syndrome. Am J Med Genet33, 474-475, 1989
Neri G,
Zollino M, Reynolds JF: The Noonan-CFC controversy. Am J Med
Genet, 39,367, 1987
Neri G,
Sabatino G, Bertini E, et al: Brief Clinical Report: The C.F.C.
Syndrome. Report of the first two cases outside the United States.Am J Med Genet 27, 767, 1987
Qazi QH,
Arnon RG, Paydar MH, et al: Familial occurrence of Noonan syndrome.Am J Dis Child 127, 696-698, 1974
Reynolds
JF, Neri G, Herrmann JP et al. New multiple congenital
anomalies/mental retardation syndrome with cardio- facio- cutaneous
involvement- the CFC syndrome. Am J Med Genet 25, 413, 1986
Sabatino
G, Verrotti A, Domizio S, et al: The Cardio-Facio-Cutaneous syndrome:
a long-term follow up of two patients, with special reference to the
neurological features. Child Nerv Syst 4, 238-241, 1997
Van der
Burgt I, Berends E, Lommen E, et al: Clinical and molecular studies
in a large Dutch family with Noonan syndrome. Am J Med Genet53, 187-191, 1994
Verloes
A, Le Merrer M, Soyeur D et al.: CFC syndrome: a syndrome
distinct from Noonan syndrome. Ann Genet 23, 31, 1988
Ward KA,
Moss C, McKeown C: The cardiofaciocutaneous syndrome: a manifestation
of Noonan sybdrome? Brit J Derm 27, 131,1994
Wieczorek
D, Majewski F, Gillesen-Kaesbach G: Cardio-Facio-Cutaneous
Syndrome- a distinct entity? Clin Genet 52, 37-46, 1997
Witt D,
Allanson J, Wadsworth L, et al: Bleeding disorders in 7 cases of
Noonan syndrome; further evidence of heterogeneity (Abstract). Am
J Hum Genet 37, A83, 1985
Witt DR,
McGillivray BC, Allanson JE, et al: Bleeding diathesis in Noonan
syndrome: a common association. Am J Med Genet 31, 305-317,
1988
Vuoi citare questo contributo?