Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Gennaio 1999 - Volume II - numero 1
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Casi contributivi
Fibrolipomatosi
precalcaneale congenita:una curiosità che deve essere
riconosciuta a prima vista
U.O. di
Pediatria, Ospedale Umberto I, ULSS 12 Veneziana, Mestre Venezia
Congenital
Pre-Heel Fibrolipomatosis: a Curious Phenomenon which must be
Recognised at First Sight
The
Case
New-born
with two small symmetric swellings, located at the heels. The
swellings were indolent, soft, covered with indifferent skin, and
growing together with the feet.
The
Problem
Should a
biopsy be carried out? I decided not to carry out a biopsy because
those swellings were clearly innocent.
The
Solution
Such a
phenomenon corresponds, inter alia, to the one described as a
congenital pre-heel fibrolipomatosis, or plantar lipomatous
hamartoma. It should be diagnosed "at sight".
Ultrasonography is not helpful. Biopsy is too much.
Sometimes,
a swelling can disturb walking. Under these circumstances, it should
be removed.
The
Contribution
This
picture is described by many authors under different names. The
relevant literature is very fragmented. My contribution was a review
of that literature, then submitted to the attention of paediatricians
in order to stress an innocent condition, which, however, can
potentially be a cause for concern.
Articolo
Il
problema
La visita
routinaria del neonato al Nido prevede una serie di manovre e di
passaggi prestabiliti (misurazioni antropometriche, controllo
neurologico, cardiologico, respiratorio, verifica dell'assenza di
malformazioni grossolane oculari, auricolari, genitali, degli arti e
di problemi ortopedici). L'ispezione della cute è un altro dei
passaggi fondamentali dei controlli neonatali e, oltre ad essere
importante per la diagnosi precoce di varie patologie non solo
dermatologiche ma anche sistemiche, riveste una importanza primaria
nell'instaurarsi del rapporto di fiducia tra la famiglia e la figura
del medico. In effetti, il mancato riscontro o la mancata
segnalazione di una lesione cutanea in un neonato, o una spiegazione
frettolosa o approssimativa da parte del neonatologo di un qualsiasi
segno dermatologico, (che essendo visibile sicuramente non sfugge
alla neo mamma ed è vissuto come difetto del bambino o come
potenziale minaccia), possono incrinare fin dall'inizio la
comunicazione tra sanitari e famiglia. Un quadro come quello
descritto può ingenerare apprensione nel medico e nella
famiglia, e la sua conoscenza e comunicazione diagnostica, pur non
portando ad alcun provvedimento terapeutico o di approfondimento, può
contribuire a mantenere entro i corretti limiti di dermatosi
neonatale assolutamente benigna (come l'eritema tossico o il milium),
evitando accertamenti invasivi per il bambino e ansia nei genitori.
Il
caso
C.R. è
una bambina primogenita, nata alla 37,5 settimana di gestazione da
genitori sani e non consanguinei, con un peso di gr.2800 e una
lunghezza di cm 48,2 presso l'Unità' Operativa di Ostetricia
del nostro Ospedale, nell'estate del 1997. La gravidanza era decorsa
regolarmente, l'Apgar era di 9 al primo e 10 al quinto minuto di vita
e la bambina si era dimostrata subito molto vitale e vorace al seno.
Nel corso dei controlli clinici routinari presso la nursery, venivano
riscontrate a R. due piccole tumefazioni localizzate simmetricamente
ai talloni, non dolenti, di consistenza soffice, coperte da cute
indenne (foto n1).
foto
1

Date le
ottime condizioni di salute generali, la bambina non era stata
sottoposta ad alcun procedimento diagnostico traumatico nelle regione
del tallone (prelievo ematico capillare) che potesse in qualche modo
giustificare lo strano reperto clinico. La restante obiettività,
ed in particolare quella dermatologica, erano completamente negative
e la breve degenza al Nido non evidenziava alcun problema. Le lesioni
non dimostravano alcuna evoluzione e si decideva pertanto di
ricontrollare la bambina a distanza di 1 mese senza prendere alcun
provvedimento. Alla dimissione il peso era di gr 2950 e la bambina
era alimentata completamente al seno. La bambina veniva in seguito
rivista all'età di 1,5 (foto 2) e a 8 mesi.
foto
2

In
occasione di questi controlli, la bambina presentava obiettività
generale e dermatologica sempre negative e assenza di variazioni
delle lesioni simmetriche del tallone, che apparivano sempre soffici,
non dolenti, coperte da cute indenne e con aspetto decisamente non
minaccioso. Le dimensioni erano lievemente aumentate, consensualmente
alla crescita dell'intero piede. Date le ottime condizioni e
l'assenza di altra sintomatologia, si decideva solamente di
ricontrollare la bambina al momento della deambulazione, per
evidenziare eventuali problemi funzionali. La bambina veniva infatti
rivista ai 15 mesi di vita (foto 3) e in quell'occasione potevamo
verificare come le 2 piccole tumefazioni non presentassero alcun
impedimento funzionale al cammino della bambina. Constata la
benignità dell'andamento e la sostanziale stabilità del
quadro, in accordo con i genitori si decideva quindi di non procedere
ad alcun altro accertamento diagnostico.
foto
3

Discussione
Marc
Larrégue ha presentato cinque casi di noduli plantari
calcaneari comparsi alla nascita o comunque precocissimamente,
osservati nel corso di 22 anni, definendoli con il nome di amartomi
fibrolipomatosi precalcaneali congeniti(1). I casi descritti
presentavano noduli non dolenti, molli, a limiti mal definiti,
talvolta unilaterali ma generalmente bilaterali. L'ecografia delle
lesioni ha evidenziato la mancanza di setti fibrosi e la scarsa
delimitazione. L'istologia (eccezionalmente eseguita da lesione
asportata chirurgicamente perchè uno dei pazienti presentava
problemi di deambulazione) evidenziava lobuli di grasso, circondati
da setti fibromatosi, con derma sovrastante normale. Nel 1994,
Ernesto Bonifazi ha segnalato invece altri 3 casi del tutto
sovrapponibili seguiti per un periodo di 3-10 anni (senza alcun
problema alla deambulazione e pertanto non biopsiati, con
osservazione ecografica di tessuto simil adiposo), definendoli come
amartoma lipomatoso plantare (2). Nel 1990, Larralde de Luna in
Argentina, ha riportato 4 casi, tutti comparsi alla nascita, di
lesioni plantari di grande dimensione definendole semplicementepedal papules(3). All'8° Congresso Internazionale di
Dermatologia Pediatrica di Parigi del 1998, Eichenfield ha presentato
in un poster 3 casi di neonati con noduli congeniti, simmetrici e
bilaterali, non dolenti, localizzati alla superficie mediale tarsale
del piede. La biopsia evidenziava tessuto adiposo normale, senza
evidenza di infiltrato infiammatorio o lipoblastomatosi e l'Autore
concludeva definendo queste lesioni, caratterizzate dall'andamento
benigno e dall'accumulo congenito di tessuto adiposo, congenital
piezogenic like pedal papules (intendendo in questo modo
differenziarle dalle più gravi: comuni papule piezogeniche
dell'adulto)(4). Il nostro caso ci sembra, per l'insorgenza alla
nascita, le caratteristiche cliniche (assenza di dolenzia,
localizzazione e simmetria), l'andamento benigno nel tempo in bambini
senza altri problemi di salute o patologie dermatologiche
concomitanti, sovrapponibile ai rari casi di «congenital pedal
papules» già descritti in letteratura che, seppur
variamente denominati dagli Autori, appaiono rappresentare lo stesso
identico quadro. A posteriori, data la storia clinica assolutamente
identica ai casi descritti in letteratura, possiamo immaginare che
l'esecuzione di prelievo bioptico (non proponibile nel nostro caso,
data l'assoluta assenza di sintomatologia e l'andamento assolutamente
rassicurante fin dall'esordio), non avrebbe fornito risultati diversi
da quelli già riscontrati dagli Autori citati. Ci sembra
inoltre di poter suggerire, sulla scorta anche di follow-up molto più
gravi e prolungati del nostro(2), che l'atteggiamento consigliabile
sia quello della rassicurazione dei genitori ed il successivo solo
monitoraggio clinico fino all'età dell'inizio della
deambulazione (per escludere gli eventuali, e finora rarissimi,
problemi funzionali e conseguenti provvedimenti).
Conclusioni
L'amartoma
lipomatoso plantare o piezogenic like pedal papules
rappresenta un quadro congenito raro, a patogenesi sconosciuta, ma
benigno e facilmente riconoscibile alla prima visita del neonato
senza necessità di approfondimenti diagnostici invasivi. Sulla
scorta della poca letteratura disponibile, pare di poter concludere
che un menagement adeguato comprenda la comunicazione precoce ai
genitori già al Nido e il successivo monitoraggio clinico
periodico fino all'età dell'inizio del cammino.
Bibliografia
1.Larrégue
M, Vabres P, Echard P, Cambazard F: Precalcanear congenital
fibrolipomatous Hamartoma, Vth Congress of Espd., Abstract
Book 135, Rotterdam 1996.
2.Bonifazi
E: Letter to Editor, European Journal of Pediatric Dermatology
5,4, 208, 1995.
3.Larralde
de Luna M, Ruiz Leon J, Cabrera HN, Pedal Papules in newborn infants,Med Cutan Ibero Lat Am18 (1), 9-12, 1990.
4.Eichenfield
LF, Cunningham BC, Friedlander SF, Congenital Piezogenic pedal
papules, Annales de Dermatologie et de Vénéréologie,
Supplement n.1, ,281,182.
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