Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Dicembre 2002 - Volume V - numero 10
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Dicembre 2002 - Volume V - numero 10
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Casi contributivi
Un
caso di doppio distretto renale in eta' pediatrica:
trattamento
non chirurgico e follow-up clinico
con
metodica rapida, sicura ed economica.
^Azienda
USL Bologna Nord – Ospedale di Bentivoglio – Unita' Operativa
di Pediatria
*Azienda
USL Nord – Ospedale di San Giovanni in Persiceto- Unita'
Operativa di Urologia
INTRODUZIONE
Le
anomalie ureterali sono tra le piu' significative di tutte
l'urologia pediatrica poiche' influenzano direttamente la
funzione renale. La duplicazione dell'uretere e' una delle
malformazioni congenite piu' comuni del tratto urinario . Gli
ureteri possono giungere separatamente in vescica (duplicita' vera)
o riunirsi in un unico distretto a varia altezza (bifidita').
L'incidenza di duplicita' ureterale varia ampiamente nelle
diverse casistiche dipendendo in gran parte dalle fonti diagnostiche
basate su dati autoptici e clinici. Unendo le casistiche autoptiche
di Nation e di Campbell sulla popolazione adulta , l'incidenza
presunta di duplicazione e' dello 0,8% mentre non esistono
differenze tra i sessi statisticamente significative. Esitono prove
sul fatto che la duplicazione possa essere determinata geneticamente
attraverso una trasmissione autosomica dominante con penetranza
incompleta. Il tipo incompleto (Y) di duplicazione e' causato dalla
diramazione della gemma ureterale prima che essa raggiunga il
blastema metanefridico. Nel 12% dei casi questa malformazione risulta
associata ad ulteriori anomalie a carico del sistema urinario delle
quali piu' della meta' e' ipsilaterale. Le anomalie includono
ipoplasia ed aplasia renale nonche' vari difetti ureterali fra i
quali la stenosi primitiva della giunzione pielo-ureterale della
pelvi inferiore. Nella maggior parte dei casi questa anomalia non e'
associata ad alcuna condizione clinica, tuttavia se la diagnosi viene
fatta in eta' infantile essa e' generalmente dovuta a infezioni
urinarie oppure a episodi dolorosi in regione lombare, la cui genesi
sembra riconducibile al cosiddetto fenomeno di “ Yo-Yo”: a
livello della congiunzione dei due ureteri , un uretere in sistole
puo' trovare l'altro in diastole, quindi il bolo urinario solo in
parte scende verso la vescica ed in parte risale nell'altro
emirene. In questi casi l'urteropielostomia o la pielopielostomia
con sezione di un ramo ureterale, preferibilmente quello superiore
fino alla giunzione ad Y, appare efficace nell'eliminare il
rigurgito di urine.
CASO
CLINICO
La
bambina B.F. di anni 5 era giunta alla nostra osservazione per la
presenza di febbre con brividi associata a dolore al fianco sinistro
e manovra di Giordano positiva . La comparsa di febbre improvvisa era
una connotazione frequente nella anamnesi della paziente senza che vi
fosse mai stata correlazione con altri sintomi associati.
I primi
accertamenti ematochimici mostravano GB 14,300/dl con 82% di
neutrofili, PCR 3,6 mg\dl , VES 40 mm, presenza di nitriti e
leucociti nelle urine e batterioscopia caratterizzata dalla presenza
di tappeto di leucociti. Le due urocolture eseguite al momento del
ricovero erano positive per Proteus mirabilis, la azotemia e la
creatinina erano entro i limiti della norma cosi' come gli altri
parametri ematochimici.
L'ecografia
dei reni e delle vie urinarie mostrava una idronefrosi di 1°-2°
grado a carico del rene di sinistra con contenuto della pelvi
disomogeneo, strutture ecogene che tendevano a depositarsi nella
porzione piu' declive della pelvi e altre che apparivano in
sospensione nella parte centrale: in vescica, in posizione laterale e
basale a sn., una formazione che assumeva carattere di immagine
occupante spazio, a margini relativamente netti del diametro di 3 x
2.
A seguito
di tali accertamenti, a distanza dal fatto acuto, eseguivamo una
cistografia minzionale ed una urografia: la cistografia non
evidenziava la presenza di reflussi in particolare a sinistra, la
urografia evidenziava a sn. un doppio distretto escretore, con
collettore superiore in continuità con uretere nel complesso
ben opacizzato fino alla vescica, con calibro complessivamente nei
limiti e con collettore inferiore ove era apprezzabile dilatazione
idronefrotica di grado medio elevato del bacinetto. L' urografia
non evidenziava l'opacizzazione dell'uretere del collettore
inferiore ma solo quelle del territorio del giunto che presentava
caratteristiche displasiche. La scintigrafia renale con DMSA
,eseguita a distanza del fatto acuto, non mostrava la presenza di
scare a carico del parenchima renale.
TRATTAMENTO
In
accordo con gli urologi della U.O. di Urologia della nostra Azienda
eseguivamo una cistoscopia seguita da pielografia retrograda sx con
concomitante dilatazione iperbarica della giunzione pielo-ureterale
con catetere a palloncino tipo UROMAX del collettore inferiore e
successivo posizionamento di stent ureterale double J 7 Fr
nell'uretere di sn. Tale trattamento e' stato mantenuto per
complessivi 21 giorni sotto stretta profilassi antibiotica e con la
esecuzione di controlli batterioscopici settimanali.
Alla
rimozione dello stent posizionato nell' uretere seguivano controlli
batterioscopici mensili che a distanza di 12 mesi dall'intervento
mostravano sempre urine limpide con assenza di leucociti e batteri.
L'ecografia
di controllo evidenziava una completa risoluzione del quadro di
idronefrosi in precedenza segnalato a carico del rene di sn.
CONCLUSIONI
Segnaliamo
la tecnica adottata dai colleghi della U.O. di Urologia dell'Ospedale
di San Giovanni in Persiceto che ha permesso di evitare il
trattamento chirurgico della pz. e l'ottima compliance della
bambina grazie alla scarsa invasivita' del trattamento stesso. Tale
metodica in questa occasione si e' mostrata risolutiva per il caso
clinico. Indichiamo inoltre come la batterioscopia con microscopio
ottico, da noi adottata di routine nelle diagnosi e durante il
trattamento delle infezioni delle vie urinarie , sia il follow-up
piu' adeguato perche' rapido, economico e sicuro, in quanto privo
di false risposte, rispetto all'esecuzione di urinocoltura ed esami
delle urine tradizionali.
BIBLIOGRAFIA
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Gusmano R: Reni cistici, in Gusmano R. et al. : Malattie renali del
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