Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Gennaio 2001 - Volume IV - numero 1
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Casi contributivi
Shock
da gocce nasali: descrizione di due casi
Azienda
Sanitaria N. 5 - U O di Pediatria - Crotone
Sommario:
Descrizione
di due casi (di cui uno recidivo) , il primo con di shock,
bradicardia e coma e il secondo con pallore, ipotonia, sonnolenza
profonda, entrambi spontaneamente regrediti, consecutivi alla
assunzione di gocce nasali contenenti nafazolina, in un bambino di 3
anni e in una lattante di 7 mesi.
I
casi
1°
caso: Matteo, di 3 anni ed 8 mesi
Un anno
prima del ricovero, in corso di un episodio febbrile con rinite, dopo
somministrazione di gocce nasali (neomicina+idrocortisone+nafazolina)
ha presentato stato di abbattimento e pallore al volto. A detto
episodio non è stata data importanza poichè si è
risolto spontaneamente dopo qualche ora.
Anamnesi
patologica prossima: In seguito ad un altro episodio di rinite, dopo
mezz'ora dalla somministrazione delle stesse gocce nasali, Matteo ha
incominciato a sudare freddo, a diventare pallido, abbattuto ed
iporeattivo: per l'aggravarsi delle sue condizioni generali viene
ricoverato nel nostro reparto (Settembre 1999).
Esame
obiettivo all'ingresso:
Ore
10.35, condizioni cliniche generali gravi, cute e mucose pallide,
sudorazione profusa, dispnea, miosi, sensorio obnubilato, toni
cardiaci ritmici bradifrequenti (60 b/m), P.A. non valutabile, stato
sonnolento, reazione solo agli stimoli dolorosi, iperemia faringea.
Si provvede subito ad incannulare una vena periferica, si esegue
prelievo ematico per esami di laboratorio e si infondono 150 mg di
idrocortisone in bolo, soluzione fisiologica (500 ml) più
ossigeno terapia.
Alle
10.50 le condizioni cliniche generali sono lievemente migliorate, la
sudorazione ridotta, la cute e le mucose sono roseo-pallide, la FC 80
b/m, la P.A. 110/60, persiste stato sonnolento, ma il bambino apre
gli occhi ai richiami verbali.
Alle
12.00 lieve miglioramento delle condizioni cliniche generali.
Alle
13.30 ripresa del soggetto, FC 82 b/m, pupille normoreagenti
Alle
15.00 la PA è 110/63, la FC 84 b/m con ulteriore miglioramento
delle condizioni cliniche generali.
Esami
eseguiti:
ECG,
EEG, fondo oculare: nei limiti; glicemia, azotemia, creatina,
bilirubina, Na, K, Cl, Ca, Ferro, GOT, GPT, Gamma GT: nella norma.
Emocromo: GB 9000 (N56.3-L23.9-M9-E 10.3-B0,5), GR 4.320.000,
Hb 12.2, HCT 36.1, MCV 83.4, MCH 28.3, MCHC 33.9, PLT 327.000, si
evidenzia una eosinofilia con 930 /mm³.
Alle
20.00 Matteo sta bene, gioca tranquillamente con i bambini della
stanza. Il giorno dopo viene dimesso: si consiglia ai genitori di
eseguire esami allergodiagnostici e di non utilizzare più le
suddette gocce e farmaci similari .
2°
caso: Federica, di 7 mesi.
Anamnesi
remota e generale non contributive
Anamnesi
patologica prossima:
La
piccola giunge alla nostra osservazione perché presenta stato
sonnolento con pallore cutaneo e sudorazione profusa con cute fredda
ed ipo-reattività. Da tre giorni presenta otorrea, dalla sera
prima riceve terapia con amoxicillina + gocce nasali di neomicina
solfato, idrocortisone acetato e nafazolina nitrato.
Viene
ricoverata nel nostro reparto per gli accertamenti e le cure del caso
(Maggio 2000).
Esame
obiettivo all'ingresso:
Ore
15.00, cute pallida, ipotonia e sonnolenza con scarsa risposta agli
stimoli tattili, toni cardiaci ritmici (FC 80 b/m), otite catarrale
destra. Si incannula una vena periferica, si esegue prelievo ematico
per esami di laboratorio e si infondono 50 mg di idrocortisone in
bolo + soluzione fisiologica (250 ml).
Alle
16.30 la bambina è più reattiva agli stimoli e
partecipa ai richiami verbali. Il pianto è valido.
Alle
18.00 la piccola si addormenta e continua terapia infusionale.
Alle
19.30 la piccola è sveglia e normoreattiva agli stimoli
tattili e verbali, la cute e le mucose sono roseo-pallide, i toni
cardiaci validi e normofrequenti (FC 120 b/m) con ulteriore
miglioramento del quadro clinico.
Esami di
laboratorio: non contributivi
Il giorno
dopo le condizioni cliniche, già migliorate dalla sera
precedente, sono buone per cui la bambina viene ritirata
volontariamente con il consiglio di non utilizzare più le
suddette gocce e farmaci similari.
Il
contributo
La
reazione descritta può essere attribuita con ragionevole
sicurezza alla nafazolina, per analogia con altre segnalazioni da cui
è derivata la nozione che i farmaci vasocostrittori per via
nasale e specialmente i derivati imidazolinici, massimamente nel
bambino più piccolo, per una sorta di idiosincrasia, possono
dar luogo a gravi fenomeni sistemici, con ipertensione, bradicardia
fino all'arresto cardiaco, nausea,tremori, sonnolenza fino al coma.
Sebbene
questi fenomeni siano descritti, essi non sono sufficientemente noti
o tenuti presenti dal curante. La regola generale di attenersi alle
norme del foglietto illustrativo (nel nostro caso il prodotto risulta
controindicato al di sotto dei 10 anni) costituisce una misura in
linea di massima doverosa.
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