Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.

Giugno 2004 - Volume VII - numero 6

M&B Pagine Elettroniche

Appunti di Terapia

Vaccinazioni e malattie croniche
di G.Bartolozzi

Data la stretta connessione temporale fra le numerose vaccinazioni e l'inizio di alcune malattie croniche dell'infanzia, non deve sorprendere se la le associazioni contro le vaccinazioni e alcuni rari studi epidemiologici hanno tentato di stabilire dei legami fra alterazione croniche dell'infanzia e vaccinazioni.
La discussione di un sospettato legame fra l'aumentata incidenza dell'autismo e del diabete mellito tipo 1 con le vaccinazioni ha appassionato epidemiologi e pediatri. Tuttavia oggi disponiamo di un numero sufficiente d'informazioni che ci permettono di commentare ognuna di queste questioni (Levitsky LL – Childhoood immunizations and chronic illness – N Engl J Med 2004, 350:1380-2).
Gli eventi avversi ai vaccini includono il pianto prolungato, febbre, stato di agitazione e di rado convulsioni in corso di febbre in poco più dell'1% dei bambini che hanno ricevuto il vaccino difterite-tetano-pertosse acellulare. Le reazioni gravi erano più frequenti con il vaccino intero contro la pertosse, ragione per cui nella maggior parte delle Nazioni vi è stato un passaggio al vaccino acellulare.
I componenti del vaccino comprendono composti organici, come la formaldeide, l'albumina umana, le proteine delle uova, gli antibiotici, la proteine dei lieviti e una volta il timerosal, un preservante organico contenente etilmercurio. Di rado manifestazioni allergiche sono state descritte come risposta a questi componenti organici. Oltre a questi spesso è presente l'alluminio, sotto forma di sali: esso è un comune contaminante dell'ambiente, ma la quantità contenuta nei vaccini è inferiore a quella che si ritrova nel latte umano o nelle formule. Poiché la tossicità del mercurio determina danni neurologici, la presenza di mercurio organico in molti dei comuni vaccini ha sollevato molti timori. Sebbene la quantità di mercurio organico somministrata con le vaccinazioni sia di rado da considerare come pericolosa, la conoscenza che l'etilmercurio, a differenza del metilmercurio, viene escreto rapidamente, per cui non si accumula nell'organismo, ha permesso di tirare un sospiro di sollievo. Il legame proposto con l'autismo non è stato quindi affatto dimostrato, anche grazie ad accurati studi epidemiologici, ampiamente pubblicizzati. D'altra parte tutti i vaccini, in commercio in USA, e la grandissima parte di quelli in uso nel nostro Paese non contengono più timerosal.
E' stato suggerito anche che i vaccini vivi attenuati, come l'MPR, sono in grado di modificare le risposte immuni e possono quindi essere in relazione con alcune malattie autoimmunitarie, fra le quali il diabete mellito tipo 1. Piccoli studi hanno suggerito una possibile relazione fra l'inizio del diabete mellito e la vaccinazione. Ma questi studi non sono stati confermati da più rigorose ricerche epidemiologiche (Hviid A et al., N Engl J Med 2004, 350:1398-404). Lo studio sopra ricordato riguarda una coorte di bambini Danesi nati fra il 1990 e il 2000: questa ricerca conclude in modo definitivo che non c'è nessun rapporto fra vaccinazione e sviluppo del diabete tipo 1. Né la somministrazione di vaccini vivi attenuati né l'uso di vaccini inattivati si correla con lo sviluppo del diabete. Un'altra freccia è stata tolta per sempre dalla faretra degli oppositori alle vaccinazioni.

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G. Bartolozzi. Vaccinazioni e malattie croniche. Medico e Bambino pagine elettroniche 2004;7(6) https://www.medicoebambino.com/?id=AP0406_20.html