Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Febbraio 2002 - Volume V - numero 2
M&B Pagine Elettroniche
Appunti di Terapia
Controllo
dell'epatite A con la vaccinazione routinaria dei bambini
Mentre
complessivamente il numero di casi di epatite A si riduce nella
popolazione, si assiste con varia frequenza al comparire di fiammate
epidemiche. I dati a disposizione suggeriscono che i bambini più
piccoli, molto spesso asintomatici in seguito all'infezione, sono i
veri responsabili della trasmissione del virus dell'epatite A (HAV).
Per
determinare l'effetto della vaccinazione routinaria dei bambini
sull'incidenza della malattia in una comunità con infezioni
epidemiche ricorrenti di epatite A è stato condotto uno studio
(Averhoff F., 2001) fra il 12 gennaio 1995 e il 31 dicembre
2000 fra i bambini e gli adolescenti da 2 a 17 anni. Il vaccino venne
usato in due somministrazioni, di cui la prima dose al tempo 0 e la
seconda dopo 6-12 mesi.
Durante
il periodo di 5 anni 29.789 bambini su 44.982 (66,2%) ricevettero
almeno una dose di vaccino; 17.681 (39,3% ricevettero due dosi).
Il numero
dei casi di epatite A nell'intera popolazione (207.158 abitanti) calò
del 93,5% durante il periodo di 5 anni: da 57 casi nel 1995 a 4 casi
nel 2000, il numero più basso di casi riportato nel Paese da
quando nel 1966 era cominciata la sorveglianza di questa malattia.
Dei 245 casi riportati in un periodo di 6 anni, 40 avvennero (16,3%)
fra i bambini di 17 anni o di meno, di cui 16 (40%) insorsero nel
1995 e solo 1 nel 2000. 1 solo caso era stato vaccinato, ma aveva
ricevuto la prima dose di vaccino solo 7 giorni prima dell'inizio dei
sintomi della malattia.
La
valutazione protettiva del vaccino fu del 98%.
Le
principali conclusioni pratiche ricavabili da questa esperienza sono:
a) la
vaccinazione contro l'epatite A riduce l'incidenza della malattia fra
i soggetti vaccinati
b) essa
inoltre sembra diminuire la comparsa della malattia anche fra i
bambini e gli adulti che non sono stati vaccinati, per cui essa è
in grado di controllare l'insorgenza dell'epatite A in una comunità
nella quale avvengano delle epidemie ricorrenti.
Gli
effetti collaterali riportati furono tutti relativamente frequenti
(36,2%), ma lievi, soprattutto in sede d'inoculazione e consistenti
in arrossamento e tumefazione.
Bibliografia
Averhoff
F., Shapiro C.N., Bell B.P. et al.: Control of hepatitis A through
routine vaccination of children, JAMA 286:2968-73, 2001
Bartolozzi
G.: L'epatite A e il suo vaccino:importanza del bambino nella
diffusione dell'HAV, Epatite A, collections 4, ADIS, Auckland,
Milano, 2001, pag.19-24
Bonanni
P.: Epidemiologia dell'epatite A virale A in Italia, Epatite A,
collections 4, ADIS, Auckland, Milano, 2001, pag.10-5
Franco
E.: I vaccini contro l'epatite A, Epatite A, collections 4, ADIS,
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