Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.

Settembre 2000 - Volume III - numero 7

M&B Pagine Elettroniche

Appunti di Terapia

Gli anticonvulsivanti riducono l'efficacia della chemioterapia nella leucemia
G. Bartolozzi
Dipartimento di Pediatria, Università di Firenze

Che gli anticonvulsivanti, chi più e chi meno, agissero attivando gli enzimi epatici che agiscono sul metabolismo della vitamina D, concorrendo alla comparsa di segni ematochimici di rachitismo in soggetti epilettici, lo si sapeva da tempo, tanto è vero che per trattamenti prolungati viene consigliato di tener conto che il fabbisogno di vitamina D va raddoppiato o quadruplicato. Ora vi sono le prove che la terapia anticonvulsivante per lunghi periodi di tempo aumenta il metabolismo e di conseguenza l'allontanamento di molti farmaci antileucemici, abbassando la loro efficacia terapeutica (Relling MV et al., Lancet 2000, 356:285-90). Un elemento in più da tenere in considerazione nel già complesso trattamento della leucemia linfoblastica acuta del bambino: per questo consigliato l'impiego di anticonvulsivanti che non posseggano questa caratteristica induzione enzimatica.

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G. Bartolozzi. Gli anticonvulsivanti riducono l'efficacia della chemioterapia nella leucemia. Medico e Bambino pagine elettroniche 2000;3(7) https://www.medicoebambino.com/?id=AP0007_60.html