Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.

Luglio 2019 - Volume XXII - numero 26

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PEDIATRIA AMBULATORIALE E PEDIATRIA D'URGENZA


Un gatto travestito… da vipera

Alessandro Agostino Occhipinti
IRCCS Materno-Infantile “Burlo Garofolo”, Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Trieste


Indirizzo per corrispondenza: 
alexander82@tiscali.it


Giunge in PS alle 23 di sera con ambulanza medicalizzata Joel, 6 anni, in seguito a morso di serpente all’avambraccio destro occorso in cantina mentre giocava con alcuni amici. All’ingresso bambino vigile, eupnoico in aria ambiente, apiretico. Obiettività toraco-addominale e neurologica nella norma, refill capillare < 2 sec. Presenza di due piccoli fori segno del morso con lieve iperemia cutanea perilesionale. Le foto del rettile fornite dal papà sembrano essere di una vipera. Tale anamnesi determinava il classico panico sulla gestione della ferita, il reperimento e le indicazioni alla somministrazione o meno del siero-antivipera. Durante il monitoraggio clinico veniva allertato il collega farmacista reperibile che forniva prontamente il siero antivipera. Nel frattempo il caso veniva condiviso con il Medico del CAV di Pavia al quale venivano anche inviate le immagini fornite dal papà via WhatsApp e sorpresa… La vipera in realtà è un esemplare di Telescopus fallax, meglio conosciuto come serpente gatto (nome dovuto alle strette pupille verticali dei suoi occhi, che possono ricordare quelle dei gatti). Il serpente è considerato una specie velenosa, ma non pericolosa per l’uomo perché ha i denti situati posteriormente e non ha la capacità di iniettare il veleno all’uomo. Nel corso della degenza il bambino si manteneva sempre in buone condizioni generali, con parametri vitali nella norma e senza mai lamentare dolore. La cute interessata dal morso ha presentato solo una lieve iperemia locale senza edema dei tessuti molli associato. Gli esami ematici si sono rivelati normali. In Italia sono presenti quattro specie di vipera diversamente distribuite sul territorio: Vipera aspis, V. berus, V. ammodytes, V. ursinii. I criteri di elevato sospetto di intossicazione da veleno di vipera sono nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, addome acuto, sopore, agitazione, sete. Il siero antivipera è indicato in caso di sintomi sistemici gravi (ipotensione, shock, alterazioni neurologiche e/o vomito), diarrea e addome acuto, ptosi palpebrale e/o coagulopatia, artitmie cardiache, rapida progressione dell’edema e/o dell’ecchimosi dell’arto coinvolto, leucocitosi > 20.000, acidosi metabolica, emolisi sistemica, modificazione elettrocardiografiche, coagulopatia. In caso di sindrome compartimentale eseguire fasciotomia solo se coagulazione nella norma ricordando che la rapida somministrazione del siero ha quasi azzerato la necessità di tale procedura.


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A.A. Occhipinti . Un gatto travestito… da vipera. Medico e Bambino pagine elettroniche 2019;22(26) https://www.medicoebambino.com/?id=PPT1907_640.html