Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Ottobre 2003 - Volume VI - numero 8
M&B Pagine Elettroniche
Caso Clinico Interattivo
Un
caso di ipertransaminasemia
Clinica
Pediatrica, IRCCS Burlo Garofolo, Trieste
1 | 2 | 3 | 4
Ipertransaminasiemia
cronica e ipertrigliceridemia.
Leglicogenosi
Sono caratterizzate da un disordine dell'accumulo del glicogeno. Sono malattie ereditarie con carattere autosomico recessivo (eccetto il deficit di fosforilasi chinasi, che è x-linked). L'incidenza riportata è di 1:20-50.000 nati vivi. I tessuti più colpiti sono il fegato ed il muscolo (i tessuti dove primariamente è immagazzinato il glicogeno), ma anche il cuore, il rene, l'osso ed il cervello possono essere coinvolti (tipicamente nella glicogenosi di tipo I). Sono classificate in base al singolo difetto enzimatico coinvolto, e da questo dipende la presentazione clinica, biochimica e la storia naturale. Oltre alla nomenclatura con numeri romani (Tab 1a e 1b) possono essere raggruppate per gruppi patogenetici(Tab 2), dove le glicogenosi con disturbo dell'omeostasi del glucosio sono caratterizzate da epatomegalia e/p ipoglicemia, con diversa risposta al digiuno ed al glucagone, in base al tipo di difetto (se nella sintesi del glicogeno o nella gluconeogenesi-vedi oltre Tab 3-), mentre le forme citopatiche sono caratterizzate da cirrosi e cardiomiopatia.
Da ricordare la glicogenosi di tipo 1b, con neutropenia, predisposizione alle infezioni croniche, ed alle malattie infiammatorie croniche intestinali.
Sono caratterizzate da un disordine dell'accumulo del glicogeno. Sono malattie ereditarie con carattere autosomico recessivo (eccetto il deficit di fosforilasi chinasi, che è x-linked). L'incidenza riportata è di 1:20-50.000 nati vivi. I tessuti più colpiti sono il fegato ed il muscolo (i tessuti dove primariamente è immagazzinato il glicogeno), ma anche il cuore, il rene, l'osso ed il cervello possono essere coinvolti (tipicamente nella glicogenosi di tipo I). Sono classificate in base al singolo difetto enzimatico coinvolto, e da questo dipende la presentazione clinica, biochimica e la storia naturale. Oltre alla nomenclatura con numeri romani (Tab 1a e 1b) possono essere raggruppate per gruppi patogenetici(Tab 2), dove le glicogenosi con disturbo dell'omeostasi del glucosio sono caratterizzate da epatomegalia e/p ipoglicemia, con diversa risposta al digiuno ed al glucagone, in base al tipo di difetto (se nella sintesi del glicogeno o nella gluconeogenesi-vedi oltre Tab 3-), mentre le forme citopatiche sono caratterizzate da cirrosi e cardiomiopatia.
Da ricordare la glicogenosi di tipo 1b, con neutropenia, predisposizione alle infezioni croniche, ed alle malattie infiammatorie croniche intestinali.
- Le glicogenosi dovrebbero essere considerate in ogni neonato o bambino che si presenta con epatomegalia, ipoglicemia, e deficit di crescita.
- L'iperlipemia, più grave nelle forme di tipi I e III e più lieve nelle forme VI e IX è una delle caratteristiche delle glicogenosi, secondaria all'eccesso di glucosio che viene convertito alla sintesi di trigliceridi.
Tab
1a
CLASSIFICAZIONE CLASSICA DELLE GLICOGENOSI CON COINVOLGIMENTO EPATICO
CLASSIFICAZIONE CLASSICA DELLE GLICOGENOSI CON COINVOLGIMENTO EPATICO
Tipo | Difetto | Sintomi |
Tipo
I (M di Von Gierke) | Glucosio
6-fosfatasi Difetti rari di trasporto di glucosio 6-fosfato e
fosfati (traslocasi) | Epatomegalia,
difetto di crescita, ipoglicemia, acidosi lattica. Iperlipidemia,
possibile pancreatite secondaria . Iperuricemia, Snd
Fanconi, calcolosi. Rischio di adenoma epatico e trasformazione
in epato-carcinoma. |
Tipo
III (M di Cori) | Amilo-1,6-glucosidasi
(enzima deramificante) | Simile,
ma più lieve del tipo I ed il rene è risparmiato.
Evoluzione in fibrosi e possibile cirrosi epatica. Col tempo
miopatia periferica e cardiomiopatia. |
Tipo
IV (M di Anderson) | a
1,4-glicano-6-glicosiltransferasi (enzima ramificante) | Epatomegalia
progressiva con evoluzione rapida in cirrosi (generalmente entro
i 5 anni). Miopatia periferica e cardiomiopatia. Possibile
neuropatia. |
Tipo
VI* | Fosforilasi
e fosforilasi/chinasi epatica | Clinicamente
meno gravi delle precedenti: modesta epatomegalia e ritardo di
crescita; rare ipoglicemie. Possibile iperlipemia e chetosi. Rara
miopatia. Generalmente migliorano con l'età. |
Tipo
IX | Fosforilasi
chinasi | |
Tipo
XI (Glicogenosi, intolleranza al galattosio, sindrome di
Fanconi-Bickel) | GLUT-2
(trasportatore di membrana del glucosio) | Severa
sindrome di Fanconi, intolleranza al galattosio, accumulo di
glicogeno epatico con epatomegalia, ipoglicemie tardive. |
Tab
1b
GLICOGENOSI CON COINVOLGIMENTO CARDIACO E MUSCOLARE
GLICOGENOSI CON COINVOLGIMENTO CARDIACO E MUSCOLARE
Tipo | Difetto | Sintomi |
Glicogenosi
cardiaca e/o muscolare Tipo II (M di Pompe) | Alfa-1,4
glucosidasi (maltasi acida) | Infantile:
esordio 6-12 mesi -cardiomegalia, QRS giganti -ipotonia, EMG:
pseudomiotonia -macroglossia Morte entro il 1° anno per
insufficienza cardio-respiratoria Infantile tardiva: esordio
1-2°anno -Ipotonia, insufficienza muscolare periferica,
progressione lenta Giovane-adulto: esordio 3-4° decade
-Quadro simil-miopatia dei cingoli -Alterazioni cardiache minime |
Glicogenosi
muscolari Tipo V (M. di Mc Ardle) | Fosforilasi
muscolare | Esordio
2° decade Crampi Mioglobinuria |
Tipo
VII (M. Di Tarui) | Fosfofruttochinasi
muscolare | Come
tipo V |
Tab
2
CLASSIFICAZIONE PER GRUPPI PATOGENETICI
CLASSIFICAZIONE PER GRUPPI PATOGENETICI
DISORDINI
DELL'OMEOSTASI DEL GLUCOSIO
|
DIFETTI
CHE PROVOCANO DANNO CELLULARE
|
Ci
siamo orientati, tra le cause di ipertransaminasiemia cronica, verso
la diagnosi di glicogenosi, come possiamo confermarla?
a) Direttamente con biopsia epatica
b) Con biopsia epatica, ma sono utili per indirizzare la diagnosi anche degli esami di laboratorio
c) Come sopra, e su tessuto da richiedere il dosaggio enzimatico
a) Direttamente con biopsia epatica
b) Con biopsia epatica, ma sono utili per indirizzare la diagnosi anche degli esami di laboratorio
c) Come sopra, e su tessuto da richiedere il dosaggio enzimatico
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