Ottobre 2010 - Volume XXIX - numero 8

Medico e Bambino


Editoriali

Sviluppo del gusto nel bambino: tra genetica e ambiente

Paolo Gasparini

Direttore della Struttura Complessa di Genetica Medica, IRCCS “Burlo Garofolo”, Trieste

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P. Gasparini
Sviluppo del gusto nel bambino: tra genetica e ambiente
Medico e Bambino 2010;29(8):483-484 https://www.medicoebambino.com/?id=1008_483.pdf


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Sviluppo del gusto
Caro dottor Gasparini,

nel suo editoriale su M&B, relativo all’articolo sul gusto (1), si chiedeva quale potesse essere la percentuale di bambini che si svezzavano con “estrema facilità”, e ipotizzava alcune cifre derivandole dalla distribuzione dei “taster” per il gene TAS2R38, cioè per la sensibilità all’amaro, e concludendo che nel lattante, forse, “de gustibus”, biologia e genetica dettano legge. Mi è subito venuto da pensare che questa possibilità le fosse stata surrettiziamente ispirata dalla quotidiana esperienza, che tutti abbiamo avuto, di una scontata problematicità nell’avvio e nel mantenimento dello svezzamento, e che non fosse a conoscenza di una modalità diversa di introduzione dei cibi solidi (alimentazione complementare a richiesta) (2) che da diversi anni un folto gruppo di pediatri, sparsi per tutta la penisola, sta praticando con un elevatissimo grado di accettazione e soddisfazione da parte di bambini e mamme. In concreto, aspettando la richiesta attiva da parte del bambino del cibo presente sulla tavola dei genitori, comportamento che si realizza al 90% in un range d’età che va dai cinque ai sette mesi compiuti, accade l’inimmaginabile, e cioè che i bambini gradiscono qualsiasi tipo di cibo e continuano a chiederlo (3,4). All’anno di vita il 90% dei bambini non rifiuta alcuno dei cibi della famiglia e non riceve alcuna pressione da parte dei genitori, e il 10 % di insuccessi dipende più dai dubbi dei genitori e che non dall’atteggiamento del bambino (dati personali non pubblicati). Come sempre ci ripetiamo, evidentemente, e fortunatamente, l’influenza dell’ambiente può molto, e noi pediatri molto possiamo fare per influenzarlo positivamente.


Bibliografia

1. Greco L, Morini G. Lo sviluppo del gusto nel bambino. Spunti conoscitivi rilevanti per la pratica dello svezzamento e in generale delle scelte nutrizionali per il bambino. Medico e Bambino 2010;29:509-13.
2. Piermarini L. Alimentazione complementare a richiesta. Medico e Bambino 2006;25:241-5.
3. Wright CM, Cameron K, Tsiaka M, et al. Is baby-led weaning feasible? When do babies first reach out for and eat finger foods? Maternal and child nutrition DOI:10.1111/j.1740-8709.2010.00274.x.
4. Rapley G. Baby-led Weaning in Maternal and Infant Nutrition and Nurture: Controversies and Challenges. London: Quay Books, 2006.

Lucio Piermarini
Pediatra di comunità, Terni
venerd�, 10 Dicembre 2010, ore 12:55