Giugno 2009 - Volume XXVIII - numero 6

Medico e Bambino


Editoriali

Immigrazione irregolare: accogliere, integrare o respingere

Giorgio Tamburlini

Direzione scientifica, IRCCS "Burlo Garofolo", Trieste

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G. Tamburlini
Immigrazione irregolare: accogliere, integrare o respingere
Medico e Bambino 2009;28(6):347-349 https://www.medicoebambino.com/?id=0906_347.pdf


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Immigrazione
L’editoriale del dott. Tamburlini sul numero di giugno relativo alla immigrazione è per buona parte condivisibile, anche se poi quando si prova o ti succede di fare l’amministratore pubblico non è facile dare soluzioni, perché non si può sempre dire di sì a tutto.
Posso capire l’importanza degli immigrati, e che il processo di globalizzazione di popoli e culture sarà quasi inevitabile. Ma la prima causa forse di questa incontrollata situazione è che se gli italiani non fanno figli, gli spazi vengono occupati da altri. Questo è inevitabile. Ben vengano gli stranieri, regolari, con gli stessi diritti e doveri nostri però, come avevano preteso dai nostri padri emigrati all’estero i rispettivi governi, ma si dovrebbe riflettere sui pochi figli che in questi ultimi decenni abbiamo fatto, salvo eccezioni. Le civiltà cambiano anche per questo, non solo per le politiche sbagliate. Caso mai la prima unica vera responsabilità della politica è di non aver mai attuato una “politica” per la famiglia, vera, seria, di promozione.
Senza questo il resto è una conseguenza ineluttabile.
Grazie comunque per l’utilissimo e, per me, insostituibile mensile di aggiornamento per pediatri che fate.


Giovanni Meneghetti

luned�, 17 Agosto 2009, ore 11:12

Re: Immigrazione
Mi pare di concordare con il contenuto della lettera, compresa l'affermazione che “non si può sempre dire di sì a tutto”, anche se forse meriterebbe scendere nel dettaglio di questo “tutto”. Verissima anche la questione demografica, e il fatto che di famiglia parlano tutti (alcuni più di altri) ma pochi fanno qualcosa (quelli che ne parlano di più, ancor meno di altri). Aggiungo che temo che una sostanziale politica di supporto diretto e indiretto, tramite servizi, alle famiglie sia necessaria ma non basterà a contrastare il fenomeno del calo della fertilità, che ha cause non solo economico-sociali ma antropologiche. Ed è infatti proprio per questo che l’immigrazione ci può salvare: porta energie fresche (non solo in senso riproduttivo), voglia di fare, voglia di futuro: quello che scarseggia in Italia.


Giorgio Tamburlini
Direzione scientifica, IRCCS "Burlo Garofolo", Trieste
luned�, 17 Agosto 2009, ore 11:15