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I vantaggi della correzione mininvasiva delle cardiopatie congenite riletti dopo 25 anni di esperienza

Claudia Cattapan1, Alvise Guariento1, Biagio Castaldi2, Domenico Sirico2, Fabio Scattolin1, Massimo Padalino1, Giovanni Di Salvo2, Vladimiro Vida1

1UOC di Cardiochirurgia Pediatrica e Cardiopatie Congenite, 2UOC di Cardiologia Pediatrica, Università di Padova

Indirizzo per corrispondenza: vladimiro.vida@unipd.it

The advantages of minimally invasive cardiac surgery of congenital heart disease after 25 years of experience

Key words: Paediatric Cardiac Surgery, Congenital Heart Diseases, Minimally Invasive Cardiac Surgery

Background - For many years the treatment of congenital heart disease has been performed through median sternotomy. Recently, the dimensions of the cutaneous incision have been reduced to optimize functional recovery and improve the aesthetic result. However, there are still few experiences in this field. Objectives - The objective of the study is to describe the results of minimally invasive cardiac surgery at the Paediatric Cardiac Surgery Unit of the Hospital-University of Padua in over 25 years of experience.
Materials and Methods - The study included all paediatric patients who underwent minimally invasive cardiac surgery (ministernotomy, right anterior minithoracotomy, or right lateral minithoracotomy) between January 1998 and December 2022. Intraoperative and early postoperative (during hospitalization) outcomes were investigated.
Results - All patients (1,111) underwent a successful correction, without any need for conversion to median sternotomy. The median length of stay in the intensive care unit was 1 day (1-2 days), and in the hospital was 5 days (4-6 days). There were no in-hospital deaths and the rate of major complication was 3% (33/1,111 patients).
Conclusions - The treatment of congenital heart disease with minimally invasive cardiac surgery when performed in experienced centres shows excellent clinical results without any additional risk compared to the traditional median sternotomy. For this reason, minimally invasive cardiac surgery has been the gold standard for the treatment of many congenital heart diseases for over 25 years.

Razionale - Per anni il trattamento delle cardiopatie congenite è stato eseguito attraverso sternotomia mediana. Negli ultimi anni, le dimensioni dell’approccio cardiochirurgico si sono ridotte per ottimizzare la ripresa funzionale e migliorare il risultato estetico. Tuttavia, esistono tuttora poche esperienze in ambito pediatrico.
Obiettivi - L’obiettivo dello studio è descrivere i risultati della cardiochirurgia mininvasiva ottenuti dalla UOC di Cardiochirurgia Pediatrica dell’Azienda Ospedale-Università di Padova in oltre 25 anni di esperienza.
Materiali e metodi - Lo studio ha incluso tutti i pazienti pediatrici sottoposti a cardiochirurgia mininvasiva (ministernotomia, minitoracotomia anteriore o minitoracotomia laterale destra) tra gennaio 1998 e dicembre 2022. Di questa popolazione sono state indagati i risultati intraoperatori e quelli postoperatori precoci (durante il ricovero).
Risultati - Tutti i pazienti (1111) hanno ricevuto una correzione efficace, senza necessità di conversione a sternotomia mediana. La mediana di degenza in terapia intensiva è stata pari a 1 giorno (1-2 giorni), mentre quella in ospedale di 5 giorni (4-6 giorni). Non si sono verificati decessi intraospedalieri e il tasso di complicanze maggiori osservato era pari al 3% (33/1111 pazienti).
Conclusioni - Il trattamento delle cardiopatie congenite mediante cardiochirurgia mininvasiva dimostra eccellenti risultati clinici senza alcun rischio aggiuntivo rispetto all’approccio tradizionale mediante sternotomia mediana quando eseguito in Centri con esperienza. Per tale motivo, la cardiochirurgia mininvasiva rappresenta da oltre 25 anni il gold standard per il trattamento di molte cardiopatie congenite presso il nostro Centro.

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Cattapan C, Guariento A, Castaldi B, Sirico D, Scattolin F, Padalino M, Di Salvo G, Vida V. I vantaggi della correzione mininvasiva delle cardiopatie congenite riletti dopo 25 anni di esperienza. Medico e Bambino 2023;26(9):e167-e176 DOI: https://doi.org/10.53126/MEBXXVIN167

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