Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Ottobre 1999 - Volume II - numero 8
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Ricerca
Valutazione
degli aspetti psicologi in bambini e adolescenti con alopecia areata
E.
Andreoli, A. Mozzetta, A. Grassi, PG. Foglio Bonda, M. Paradisi
IRCCS,
Istituto Dermopatico dell'Immacolata, Roma
Assessment
of psychological aspects in children and adolescents suffering from
alopecia areata
Aim of
the work
Amongst
the various skin diseases, alopecia areata has been traditionally
regarded as a disease which is mainly associated with psychological
disturbances, so that it was suggested that these disturbances could
be the cause of the disease.
Today, we
tend to regard alopecia as an autoimmune disease, even though we
should not disregard the importance of the overall picture. We should
deal with its psychological implications and possibly remove them.
Therefore, in our opinion, a study was required to assess the real
consistency and significance of this correlation.
Materials
and Methods
We
studied 95 patients suffering from alopecia areata, aged between 5
and 16 years, hospitalised between 1997 and 1999.
We
interviewed the patients and their parents, and we used the following
techniques: graphic H-T-P tests, Bender Visual-Motor-Gestalt Test,
Rorschach Psychodiagnostic Test.
Results
In 43% of
the cases the following diagnoses were put: general anxiety (12%),
anxiety caused by separation (12%), dysthymic disturbances (12%),
lack of attention and restlessness (4%), mental retardation (3%).
Often,
the parents turned out not to be able to correct these disturbances
because they were not able to establish productive interactions with
their children.
Conclusions
If these
difficulties are not identified and properly dealt with, they can be
a significant co-factor and negatively affect the course of the
disease.
Articolo
Premessa
Nelle
malattie dermatologiche il disagio che provano il bambino e
l'adolescente è molto spesso fonte, più o meno diretta,
di problemi o di disturbi di vario tipo nell'ambito psicosociale, in
quanto queste patologie intaccano sempre, in forma più o meno
eclatante ma comunque manifesta, in primo luogo l'immagine fisica e
secondariamente anche quella psicologica e sociale del soggetto.
L'alopecia
areata è una delle dermopatie più frequenti e
l'influenza che ha sulle caratteristiche e dinamiche personali e
relazionali del soggetto è senza dubbio di fondamentale
importanza, soprattutto quando si presenta in età infantile o
adolescenziale.
Campioni
e Metodi
In questo
lavoro sono stati presi in esame 95 pazienti, 53 maschi (56%) e 42
femmine (44%) che presentavano una alopecia areata di varia
estensione, in età compresa tra i 5 e i 16 anni, con un'età
media di 10,2 anni.
I piccoli
pazienti sono stati scelti casualmente tra quelli ricoverati presso
la VII Divisione di Dermatologia Pediatrica dell'IDI-IRCCS negli
anni 1997 - 1999.
Per il
rilevamento delle caratteristiche di personalità e di condotta
dei soggetti in esame è stato realizzato, con i piccoli
pazienti e poi con i loro genitori, un colloquio finalizzato alla
raccolta di dati funzionali all'elaborazione della diagnosi
psicosociale.
Sono
state applicate le seguenti tecniche:
- i test
grafici H-T-P (House-Tree-Person test);
- il
Visual-Motor-Gestalt test di L. Bender;
- lo
Psicodiagnostico di H. Rorschach.
Risultati
Riportiamo
una sintesi delle caratteristiche di personalità e di
condotta, suddivise per aree, ritrovate in questi pazienti. Non sono
state riscontrate differenze significative tra i due sessi.Area
psicomotoria.
Area
psicomotoria
In
generale lo sviluppo psicomotorio risulta adeguato all'età
cronologica.
Nei casi
in cui si presenta un ritardo in questo ambito (19,5%), esso è
comunque sempre di grado lieve.
Area
cognitiva
Lo
sviluppo intellettivo è risultato superiore alla norma nel 41%
dei casi; nella norma nel 55% e inferiore alla norma nel 3% dei casi.
In una
percentuale elevata (51% dei soggetti) il rendimento scolastico
risultava ridotto, in genere come conseguenza di interferenze
negative derivanti dall'ambito affettivo.
Non deve
trarre in inganno il fatto che risultati scolastici di questi
soggetti sono, nella maggior parte dei casi, sufficienti o anche
buoni, in quanto, considerando la elevata frequenza di uno sviluppo
intellettivo superiore alla norma, tali risultati sono comunque
chiaramente inferiori alle potenzialità dei pazienti.
Area
affettiva
In questo
ambito circa un terzo dei soggetti dimostra una capacità
affettiva ed una sensibilità elevate (30%), mentre in una
percentuale pressoché simile si è rilevata la presenza
di immaturità affettiva (29%) e di umore instabile (24%).
Sono
sempre rilevabili, e in genere con manifestazioni notevolmente
elevate, i vissuti disforici di ansia (68%) e di insicurezza (57%);
sono anche riscontrabili in una notevole percentuale dei soggetti,
vissuti di tensione (36%), paura (29%) e preoccupazione (27%). Si
riscontra inoltre, ed in maniera chiara, un elevato bisogno di
sostegno (77% dei casi), di accettazione (36%) e di approvazione
(35%).
In quasi
tutti i casi l'autoimmagine personale appare negativa (53%) o
ambivalente (33%).
Pulsioni
A livello
pulsionale si rileva la presenza elevata, in alcuni casi anche in
forma notevole, di energia pulsionale, soprattutto di tipo aggressivo
(30%).
Nella
gran parte dei casi però questa energia non si manifesta
apertamente (46%) e questo sembra determinato dall'intervento di
forti meccanismi di controllo e negazione che impediscono alla
pulsione di presentarsi attraverso condotte esplicite, a causa del
vissuto ansiogeno e problematico che hanno di essa i piccoli
pazienti.
Area
psicosociale
Nei
soggetti del campione l'alopecia è risultata costituire un
elemento di primaria importanza nel condizionare le dinamiche
relazionali, sia all'interno della famiglia che nel gruppo dei
coetanei, nella misura in cui questa dermopatia appare correlata con
le condotte del soggetto di richiesta (eccessiva) di accettazione e
di dipendenza e con la difficoltà ad intraprendere e a
mantenere rapporti interpersonali caratterizzati da profondità,
stabilità e non esclusivismo.
Le figure
parentali di questi pazienti si presentano con frequenza come poco
adeguate per quanto si riferisce all'espletamento dei propri ruoli
educativi.
In genere
i padri appaiono poco coinvolti nei problemi del figlio malato ed
affettivamente distanti da lui (63%); le madri, al contrario,
assumono con frequenza atteggiamenti di iperprotezione e strutturano
con il figlio rapporti caratterizzati da esplicite dinamiche di
eccessiva dipendenza reciproca (49%), soprattutto come conseguenza
dei manifesti bisogni di accettazione e di sostegno, che nella quasi
totalità dei casi, i piccoli pazienti presentano in maniera
notevolmente elevata.
In quasi
la metà dei casi (42%) si riscontrano condotte particolarmente
manifeste di rivalità fraterna.
Con i
coetanei si manifesta nel 37% dei casi una chiara preoccupazione
riferita al loro giudizio, unitamente al desiderio di relazioni
esclusive
Area
dell'attività
Nell'ambito
dell'azione non si riscontrano particolari carenze, se non la
presenza prevalente di atteggiamenti che caratterizzano la condotta
attiva come poco motivata ed efficiente; bisognosa di essere
sistematicamente stimolata; e fondata su interessi relativamente
scarsi.
Presenza
di eventi e/o situazioni stressanti
In 77
soggetti del campione (81%) si è rilevata la presenza di
eventi o situazioni stressanti temporalmente vicini al manifestarsi
dell'alopecia.
Abbiamo
suddiviso per “tipo” questi eventi e situazioni stressanti,
ottenendo in ordine decrescente, secondo i valori percentuali, i
seguenti risultati:
1.
eventi e/o situazioni stressanti collegati a vissuti di
separazione (da persone, animali, abitudini, cose, ambienti,
...), 37%;
2.
eventi e/o situazioni stressanti connessi a problemi relazionali(con persone significative, nell'ambiente della famiglia, della
scuola, degli amici), 32%;
3.
eventi e/o situazioni stressanti relativi a difficoltà a
raggiungere le prestazioni richieste (realmente proposte al
soggetto o che egli ipotizza gradite alle persone di riferimento;
nell'ambito della famiglia, della scuola, degli amici), 24%;
4.eventi e/o situazioni stressanti legati a reazioni di gelosia
del soggetto riguardo ai fratelli, 17%;
5.
eventi e/o situazioni stressanti costituiti da situazioni dimalattia del soggetto, 14%;
6.
eventi e/o situazioni stressanti dovuti a esperienze di
aggressività subita (personalmente o indirettamente,
perché vissuti da persone significative), 5%.
Conclusioni
I dati
rilevati ci danno la possibilità di sottolineare che in questi
soggetti é più frequente che nella popolazione generale
della propria età la presenza di disturbi psicopatologici
strutturati. Infatti, solo nel 57% dei casi si è potuta
escludere la presenza di un disturbo psicopatologico strutturato.
Nel
restante 43% dei casi, si é formulata, significativamente in
percentuali uguali, la diagnosi di disturbo generalizzato di ansia
(12%); di disturbo di ansia da separazione (12%); e di disturbo
distimico (12%). In percentuale molto minore si è
diagnosticato il deficit di attenzione con irrequietezza motoria
(4%); e il ritardo mentale (3%).
Quanto
abbiamo ritrovato nel nostro campione, ci fa ipotizzare che
l'alopecia “disturbi” lo sviluppo psicologico del soggetto
nelle diverse aree, nella misura in cui, nell'ambito emotivo,
determina il prevalere di atteggiamenti e di vissuti disforici poco
funzionali per stimolare e mantenere l'integrazione della
personalità; limita le sue possibilità di
autoaffermazione personale e psicosociale attraverso il definito
abbassamento del profitto; determina lo strutturarsi di una
autoimmagine inadeguata e spesso poco obiettiva; condiziona rapporti
sociali improntati alla dipendenza ed alla passività.
Con
frequenza i genitori non risultano in grado di essere un “correttivo”
a tali disagi, non riuscendo a strutturare con i figli interazioni
produttive, così da poter collaborare efficacemente con loro
per il superamento dei propri problemi, sia di salute fisica che di
inserimento socio-ambientale e scolastico.
In
conseguenza, diviene ancora più importante sottolineare che,
se tali difficoltà non vengono riconosciute ed affrontate
adeguatamente, costituiscono un significativo cofattore che che
influenza negativamente il decorso della stessa dermopatia.
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