Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.

Gennaio 2002 - Volume V - numero 1

M&B Pagine Elettroniche

Contributi Originali - Ricerca

Studio in pediatria di base della prevalenza della celiachia in soggetti a rischio o con sintomatologia d'allarme
D. Ferrara°, S.Teresi^, A.Aloisio°, C. Amoroso°, B. Amoroso°, A.M. Barresi°, F. Cangemi°, C. D'Andrea°, M. Di Gregorio^, E.Gucciardino^, F. Grassa°, T. Guzzetta°,N. La Macchia°, L. Palmeri°, G. Papa D'Amico°, M. Pipia°, G. Portera°, B. Rinaudo°, S. Saccà°, V. Sannasardo°, N. Sirchia°, A. Spataro°, S. Spedale°,
° Pediatra di famiglia - ACP Trinacria
^ Servizio di Patologia Clinica, Ospedale dei Bambini

Summary.
We show data of study, leaded by 20 paediatricians of Palermo, which follow 16.560 chidren. 310 subjects at risk for celiac disease were identified based on clinical data. 8 patients out of them resulted positive on EMA and tTGh and had a jejunal biopsy. All patients had an intestinal biopsy which showed the typical hystologic lesions of celiac disease.
The selection of subjects at risk of celiac disease based on clinical methods allow the identification of the disease in a high percentage of subject (1/39) and is proposed to identify undiagnosed celiacs patinets in the pediatric population.

Premessa.
La malattia celiaca è definita come una enteropatia cronica glutine dipendente geneticamente determinata, la cui prevalenza in Italia risulterebbe vicino a 1/100, secondo le casistiche riportate in letteratura.
Gli screening effettuati su popolazione scolastica aperta hanno ulteriormente aumentato la prevalenza della malattia stessa (fino a 1/70) . Esiste una strategia intermedia fra individuazione della malattia basata sui sintomi classici e screening: il testing, cioè uno screening sierologico mirato sui soggetti con sintomi o patologie associate alla celiachia.
Lo scopo della nostra ricerca è stato di individuare pazienti celiaci tra i soggetti con sintomi di allarme o a rischio di celiachia.

Materiali e metodi.
20 pediatri di famiglia della provincia di Palermo, pari a 8% di tutti i PdF, hanno aderito alla ricerca. E' stato elaborato un questionario contenente i dati anagrafici, antropometrici e i criteri di inclusione dei soggetti sottoposti al testing (All.1). I dati riportati fanno riferimento ai bambini tra 0 e 16 anni testati nel periodo 1 febbraio 2000 - 31 gennaio 2001, facenti parte di una popolazione generale di 16.560 soggetti seguiti dai pediatri aderenti allo studio; i celiaci noti, esclusi dalla ricerca, erano 34 (prevalenza pre-studio: 1/487). I pazienti selezionati sono stati inviati al Laboratorio di Analisi dell'ospedale pediatrico "G. Di Cristina" dell'ARNAS di Palermo, per il dosaggio di IgA totali, anticorpi anti-endomisio (EMA) e anticorpi anti-transglutaminasi umana (tTGh).
I pazienti con valori patologici sono stati sottoposti a biopsia digiunale presso la divisione di gastroenterologia dello stesso presidio ospedaliero.

Risultati.
Sono stati arruolati nello studio 310 soggetti positivi per almeno un criterio di inclusione. 8 di questi pazienti presentavano valori alterati di EMA e tTG, riconfermati al momento del ricovero, e sono stati sottoposti a biopsia digiunale. In tutti gli 8 casi la mucosa presentava le lesioni istologiche tipiche della malattia celiaca.
Per quanto riguarda i criteri di inclusione: 3 pazienti presentavano come unico criterio il deficit staturo-ponderale, 2 pazienti anemia ferrocarenziale resistente al trattamento farmacologico, 1 paziente aveva un deficit staturo-ponderale associato a DAR, 1 paziente era stato incluso per familiarità per malattia celiaca, 1 paziente, che presentava solamente un deficit parziale di IgA, è stato individuato con la ricerca di EMA IgG.
La prevalenza nei soggetti arruolati nello studio è stata di 1/39 (8 / 310); la prevalenza nella popolazione pediatrica di riferimento, con i nuovi 8 casi aggiunti ai precedenti 34 già noti, è passata da 1/487 a 1/394 (42/16560).

Conclusioni.
I risultati ottenuti dal nostro studio, similmente ad altri condotti da gruppi di PdF, confermando la validità della metodologia del testing, per individuare pazienti con sintomatologia atipica per celiachia in una popolazione generale,
Il PdF diventa pertanto protagonista della diagnosi di malattia celiaca, in precedenza quasi esclusivamente evidenziata in ambiente ospedaliero.

Sullo stesso argomento nelle pagine elettroniche:

Vuoi citare questo contributo?

D. Ferrara, S. Teresi, A. Aloisio, C. Amoroso, B. Amoroso, A.M. Barresi, F. Cangemi, C. D'Andrea, M. Di Gregorio, E.Gucciarno, F. Grassa, T. Guzzetta, N. La Macchia, L. Palmeri, G. Papa D'Amico, M. Pipia, G. Portera, B. Rinaudo, S. Saccà, V. Sannasardo, N. Sirchia, A. Spataro, S. Spedale,. Studio in pediatria di base della prevalenza della celiachia in soggetti a rischio o con sintomatologia d'allarme. Medico e Bambino pagine elettroniche 2002;5(1) https://www.medicoebambino.com/?id=RI0201_10.html