Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Marzo 2000 - Volume III - numero 3
M&B Pagine Elettroniche
Contributi Originali - Ricerca
Trattamento
della vitiligine con fototerapia
Dermatologia,
Centro Fototerapia e PUVA, Ospedale Fatebenefratelli, Benevento
Summary
Sono
stati trattati con UVA o UVA/UVB a banda stretta oppure con
associazione Fototerapia + ciclosporina o Fototerapia+ 8-MOP, 38
pazienti di età 2-6 anni. Tutti i pazienti hanno ottenuto
ottimi risultati, senza recidive e senza effetti collaterali.
L'associazone UVA/UVB è risultta più efficace della
sola UVA. L'associazione con la ciclosporina ha permesso di ottenere
risultati in tempi più brevi e con dosi minori di UVA/UVB.
L'associazione con 8-MOP ha dato risultati un po' meno brillanti, ma
migliori e più pronti rispetto al trattamento con semplice
fototerapia.
Articolo
Scopo
del lavoro
La
vitiligine è una malattia che colpisce circa 1% della
popolazione mondiale; spesso si associa ad altra patologia
autoimmune, ed è probabilmente autimmune essa stessa. E' stata
oggetto di numerose proposte e sperimentazioni terapeutiche, dal
trapianto di lembi di epidermide o di melanociti autologhi, alla
fotochemioterapia (PUVA, KUVA, PAUVA), a trattamenti combinati, con
steroidi, radiazioni e altri presidi.
Il
presente lavoro riferisce l'esperienza, nel suo complesso molto
positiva, durata 3 anni e estesa a 38 bambini, con diversi schemi di
trattamento (fototerapia, fototerapia+ciclosporina,
fototerapia+8-MOP) i cui risultati vengono posti a confronto.
Materiali
e metodi
Dall'inizio
del 1977 alla fine del 1999 sono afferiti al Centro 98 pazienti
affetti da vitiligo, di cui 38 in età compresa tra 2 e 6 anni.
Di questi
ultimi, 8 erano affetti da v. segmentalis, 16 da v. vulgaris,
6 da v. follicularis e 8 da v. inflammatoria.
Tutti
sono stati sottoposti a fototerapia utilizzando apparecchiature"total body", per terapia combinata sincrona UVA/UVB
(dove le lampade UVA hanno uno spettro 315/400 nm con picco massimo a
365 nm, e le lampade UVB hanno uno spettro 305/320 nm, con picco
massimo a 315 nm) e "a irradiazione parziale",
adatte per terapia UVA, utilizzando UV-METER per impostare i tempi di
esposizione necessari al raggiungimento delle dosi desiderate. I
protoclli di esposizione sono stati personalizzati, sia per ciò
che riguarda la dose iniziale (MDP=minima dose fototossica), sia per
il numero di sedute settimanali e gli incrementi di dosaggio tenendo
conto del fototipo e verificando la tolleranza all'ultima dose prima
di ogni nuova seduta. Ciascun ciclo è durato dalle 30 alle 40
applicazioni, con 3 sedute settimanali.
Tutti
hanno applicato sulle lesioni, prima della fotoesposizione, un
prodotto galenico a base di Kellina 4%
Dei 38
bambini, 6 pazienti (4 con v. vulgaris e 2 con v.
follicularis) hanno aggiunto alla fototerapia 2,5 mg/Kg di
ciclosporina; altri 6 pazienti (anche qui, 4 con v. vulgaris e
2 con v. follicularis) hanno aggiunto alla fototerapia 0,2 mg
di 8-MOP due ore prima della seduta.
Risultati
Tutti i
trattamenti sono stati seguiti da successo, senza effetti
indesiderati di rilievo a livello cutaneo o sistemico, e senza
ricadute durante l'arco di tempo dell'osservazione.
Un
confronto tra i diversi schemi terapeutici ci permette di dire:
a) il
trattamento combinato UVA/UVB a banda stretta dà risultati
migliori e più rapidi rispetto a quelli ottenuti con UVA ed è
meglio tollerato , con minore reazione eritematogena e asenza di
prurito
b) la
combinazione della fototerapia con 8-MOP dà risultati
consistentemente migliori rispetto alla semplice fototerapia, con
effetto più rapido e necessità di una minore dose di
radiazioni
c) la
combinazione con ciclosporina dà i risultati migliori, con un
effetto ancora più rapido e con una maggior riduzione della
dose radiante rispetto alla combinazione precedente.
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