Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.

Marzo 2023 - Volume XXVI - numero 3

M&B Pagine Elettroniche

I Poster degli specializzandi

Quando l’anemia viene da un’infezione da parvovirus

Elena Tolomelli, Elena Legnani, Antonio Grasso

Scuola di Specializzazione in Pediatria, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna

Indirizzo per corrispondenza: elena.tolomelli@live.it

Conosciamo un bambino di quasi due anni per la comparsa di anemia, relativa neutropenia e piastrinopenia in coda a un episodio virale gastroenteritico.
Agli esami ematici sono state infatti riscontrate una neutropenia, una anemia e una piastrinopenia, associati a un minimo rialzo della VES (GB 3850/mm3 (N 12,7% pari a 490/mm3, L 77,7%, M 7,5%, E 1,6%, B 0,5%), Hb 8,4 g/dl, MCV 80 fl, PLT 190.000/mm3, VES 23 mm/h, PCR 0,2 mg/dl). Nonostante le ottime condizioni generali ai controlli eseguiti nelle due settimane successive e il miglioramento delle conte dei globuli bianchi, l’anemia ha mostrato andamento ingravescente con severa reticolocitopenia associata (Hb 6,8 g/dl MCV 78,6 fl, GB 4990/mm3 (N 25% = 1225/mm3, L 64%, M 7%, E 2%, B 2%), PLT 324.000/mm3, RET 0,17% (= 4500/mm3) GR 2.680.000/mm3) e necessità di trasfusione di emazie concentrate.
Gli esami nutrizionali sono risultati completamente nella norma, indici di flogosi negativi e assenza di organomegalia o di emoglobine patologiche. La sierologia per parvovirus, che rappresentava la nostra prima ipotesi diagnostica, è risultata negativa a tre settimane dall’esordio dei sintomi. Per questo motivo è stato eseguito un aspirato midollare, che ha riscontrato un midollo normocellulato con solo una lieve riduzione della serie eritroblastica, senza segni di cellule atipiche. I singoli eritroblasti sono risultati molto aumentati di dimensioni, con presenza contestuale di inclusioni virali. Alla ricerca delle PCR virali su midollo, la PCR per parvovirus è risultata positiva (800 cp/ml). Nel corso delle 2 settimane successive si è assistito a una progressiva normalizzazione della anemia con temporanea reticolocitosi, poi risoltasi. Al controllo a tre mesi dall’evento, lo studio dell’emocromo, le emoglobine patologiche e gli indici nutrizionali hanno confermato la normalizzazione del quadro e l’assenza di una condizione patologica cronica.
L’infezione da parvovirus può portare all’anemia aplastica (specie in condizioni preesistenti di fragilità delle emazie), tuttavia in rari casi la sieroconversione può essere molto lenta o assente; la presenza di segni tipici all’analisi microscopica (eritroblasti giganti, inclusi virali) e la ricerca della PCR virale su midollo può condurre a una diagnosi eziologica non altrimenti identificabile.

Vuoi citare questo contributo?