Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.

Marzo 2016 - Volume XIX - numero 3

M&B Pagine Elettroniche

I Poster degli specializzandi

Narici NARES
Sara Lega
Scuola di Specializzazione in Pediatria, IRCCS Materno-Infantile "Burlo Garofolo", Università di Trieste
Indirizzo per corrispondenza: saralega83@gmail.com


Daniele, 10 anni, viene a una visita per rinite cronica. Da un anno ha il naso "sempre chiuso", con secrezione sierosa costante, sia in inverno sia in estate. Ha già eseguito i prick test per inalanti, risultati negativi. Alla rinoscopia è evidente un’edema importante della mucosa, che appare pallida. La ricerca degli eosinofili nel muco nasale mostra un tappeto di eosinofili, ponendo diagnosi di rinite a eosinofili non allergica (NARES).
Negli ultimi 5 anni abbiamo visto 12 casi di NARES in bambini di età tra i 10 e i 17 anni; in tutti i casi l’ostruzione nasale persisteva da mesi (in 5 casi da anni) senza una variazione stagionale dei sintomi; nella metà dei casi i prick test erano negativi, nell’altra metà l’ipersensibilità rilevata a singoli allergeni non giustificava la presenza di sintomi perenni. In 4 casi era presente ipo/anosmia. In tutti è stata ricercata la presenza di eosinofili nel muco nasale.

La NARES è una forma di rinite cronica rara in età pediatrica, su base non-allergica (non IgE-mediata), caratterizzata dalla presenza di eosinofili nel muco nasale e dalla possibile associazione con asma intrinseco e intolleranza ai salicilati. Se non trattata la NARES evolve verso la poliposi (la cui presenza è suggerita dalla comparsa dell’anosmia). Si distingue dalla rinite allergica per: assenza di stagionalità, scarsa risposta alla terapia antistaminica, assenza di sensibilizzazione ad allergeni ambientali (o sproporzione tra entità dei sintomi e sensibilizzazioni rilevabili), eosinofilia più marcata nel muco nasale. Il trattamento si basa sugli steroidi topici per tempi lunghi, meglio in gocce nelle fasi iniziali del trattamento, e instillati a "testa in giù" per far arrivare il farmaco sulla volta delle cavità nasali, che in questi casi è la sede interessata dall’edema flogistico.

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S. Lega. Narici NARES. Medico e Bambino pagine elettroniche 2016;19(3) https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1603_20.html