Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
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I Poster degli specializzandi
Occhio...al
mal di testa!
Clinica
Pediatrica, IRCCS Materno-Infantile “Burlo Garofolo”, Università
di Trieste
M. ha 12
anni, giunge in PS con una storia di strabismo insorto da tre giorni,
diplopia, e peggioramento di una cefalea che dura ormai da tre mesi.
La cefalea era peggiorata due settimane prima, in seguito a
un'infezione delle vie respiratorie superiori, tanto da diventare
resistente alla terapia antidolorifica (paracetamolo e codeina). Nega
però risvegli notturni né ha mai presentato vomito o
febbre. All’esame obiettivo neurologico vengono riscontrati
esotropia senza alterazioni dei movimenti oculari, una marcia incerta
dovuta verosimilmente alla diplopia e papilledema bilaterale con
acuità visiva preservata. Agli esami ematochimici si riscontra
solo un lieve rialzo della VES. La RM dell’encefalo esclude una
neoplasia del tronco encefalico, ma mostra una raccolta omogenea di
materiale semifluido occupante metà del seno sfenoidale, non
captante mezzo di contrasto, compatibile con un processo flogistico
in atto. La TC dei seni paranasali rivela una formazione cistica ben
delimitata con perdita della continuità ossea a ridosso della
sella turcica: immagine radiologica suggestiva di mucocele. Il
sospetto diagnostico viene confermato dopo l'intervento chirurgico
(sfenoidotomia endoscopica).
Il
mucocele del seno sfenoidale è una condizione rara, che
rappresenta l’1-2% dei mucoceli dei seni paranasali.
L’eziologia è sconosciuta, si ipotizza possa essere
dovuta a un’ostruzione degli osti dei seni in seguito a flogosi
cronica, poliposi, infezioni o neoplasie. Il picco massimo di
incidenza coincide con la quarta decade di vita, mentre è una
patologia rara nell’infanzia e, se riscontrata, va esclusa la
fibrosi cistica. Sono utili per la diagnosi sia la TC che la RM. È
importante riconoscere questa condizione poiché la persistenza
e il peggioramento dei sintomi neurologici (cefalea e alterazioni
oculari) sono indicazioni al drenaggio chirurgico urgente, seguito da
una terapia antibiotica a largo spettro per prevenire una possibile
infezione iatrogena. Non sono state descritte complicanze
post-chirurgiche.
tratto
da: Le
Giornate di Medico e Bambino,
Lecce,
4-5 maggio 2012
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