Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
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I Poster degli specializzandi
Il
grown up dei bambini operati per cardiopatia congenita
Clinica
Pediatrica, IRCCS Pediatrico “Burlo Garofolo”, Università
di Trieste
indirizzo
per corrispondenza: si.orlandini@gmail.com
Background:
Una cardiopatia congenita è un’anomalia cardiaca
presente sin dalla nascita, che può essere parte di un quadro
sindromico.
Materiali
e Metodi: sono stati arruolati tutti i pazienti operati per
tetralogia di Fallot (ToF), trasposizione delle grandi arterie (TGA),
difetti del canale atrioventricolare (CAV) e coartazione aortica, che
abbiano eseguito un controllo cardiologico completo negli ultimi 3
anni di follow-up. Abbiamo indagato la loro storia clinica ricercando
la presenza di cofattori di rischio neonatali e chirurgici, in
particolare prematurità, basso peso alla nascita e presenza di
sindromi genetiche associate alla cardiopatia.
Risultati:
la nostra popolazione comprendeva 97 pz cardiopatici congeniti
operati: 38 ToF, 15 TGA, 20 CAV e 24 CoAo. Il 42% erano nati
pretermine e/o di basso peso alla nascita, in particolare i pazienti
operati per ToF e CAV, e nel 48% dei casi si trattava di bambini
sindromici. Il 60% di questi pazienti ha avuto un decorso operatorio
complicato, indipendentemente dalla precocità della diagnosi e
dell’intervento. Nel 23% della nostra casistica, la cardiopatia
coesiste con una sindrome genetica: le anomalie cromosomiche
maggiormente riscontrate sono la s. di Down (14 su 22 pazienti, quasi
tutti CAV) e la s. di DiGeorge o CATCH22 (2 ToF), con una piccola
quota di altre forme sindromiche meno frequenti (Noonan, Williams,
VACTERL, CHARGE e altre non ben definite).
Conclusioni:
Alcune forme di cardiopatie congenite influiscono sicuramente sulle
prime fasi di vita del bambino, infatti quasi la metà dei
nostri pazienti erano nati prematuri e/o di basso peso. Prematurità,
basso peso e presenza di sindromi genetiche complicano spesso
l’outcome neonatale e chirurgico dei bambini cardiopatici
congeniti. Infine, di fronte ad un bambino sindromico bisogna pensare
alla possibile presenza di una cardiopatia congenita.
tratto
da: Confronti Giovani, XXIV Congresso Nazionale
Confronti in Pediatria
Trieste,
Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima 2-3 dicembre 2011
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