Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
M&B Pagine Elettroniche
I Poster degli specializzandi
Un
tuffo al cuore
Clinica
Pediatrica, IRCCS Pediatrico “Burlo Garofolo”, Università
di Trieste
indirizzo
per corrispondenza: martaminute@gmail.com
Michela,
tuffatrice di 12 anni, presenta un episodio sincopale con
irrigidimento e automatismi facciali in corso di febbre con diarrea
anche ematica. L’anamnesi è muta, ad eccezione di una
familiarità per cardiopatia dilatativa nel nonno materno. In
pronto soccorso esegue alcuni accertamenti:
- Esami ematochimici: emocromo (leucocitosi neutrofila: GB 15.610 mmc, N 13.500 mmc); indici di flogosi: VES 44 mm/h, PCR 14,40 mg/dl; normali funzionalità epatica (AST 26 U/l, ALT 20 U/l) e renale (creatinina 0,69 mg/dl), amilasi pancreatiche (26 U/l), elettroliti (Na 137 mEq/l, K 4,10 mEq/l, Cl 100 mEq/l, Ca 9,1 mg/dl) e troponina (0,010 ng/ml).
- Emocoltura: negativa
- Coprocoltura: positiva per Campylobacter Jejuni
- EEG: nella norma (ROT non elicitabili, già segnalati, farà EMG nella norma)
- ECG: alterazioni della ripolarizzazione con inversione onde T prima in sede inferiore e il giorno dopo da V1 a V5, normalizzate a controllo dopo dieci giorni
- Ecocardio: nella norma
Trattata
con Ceftriaxone ev (3 g/die), viene dimessa dopo 48 ore con
miglioramento clinico, emocromo normalizzato (GB 5200, N 2300), PCR
in calo (6,80), elettroliti, transaminasi e troponina sempre nella
norma.
Resta il
dubbio su quale sia l’origine delle anomalie
elettrocardiografiche. Le ipotesi che devono essere considerate sono
in prima battuta le alterazioni elettrolitiche (ipokaliemia), la
pericardite, l’ipertrofia ventricolare e la miocardite
La
costante normalità degli elettroliti, l’assenza di un
quadro ecocardiografico suggestivo e la normalizzazione dell’ECG
a distanza dell’infezione portano a propendere per uno screzio
miocarditico associato all’infezione sistemica da
Campylobacter. Le complicanze cardiache di questa infezione sono
descritte in letteratura (la più frequente sembra essere la
mio-pericardite), soprattutto nei giovani adulti, e hanno andamento
autorisolutivo. L’intervallo tra l’enterite e l’esordio
della miocardite è di 2-4 giorni e il meccanismo con cui il
danno miocardico si verifica sembra essere dovuto più ad
un’invasione diretta dei tessuti che ad una flogosi mediata da
un meccanismo immunologico.
tratto
da: Confronti Giovani, XXIV Congresso Nazionale
Confronti in Pediatria
Trieste,
Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima 2-3 dicembre 2011
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