Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Maggio 2012 - Volume XV - numero 5
M&B Pagine Elettroniche
I Poster degli specializzandi
Para-paresi:
un raro esordio di linfoma di Hodgkin
1Scuola
di specializzazione in Pediatria, Università di Modena e
Reggio Emilia
2UO
Pediatria, Dipartimento Integrato Materno-Infantile, Azienda
Ospedaliero-Universitaria Policlinico Modena
Indirizzo
per corrispondenza: baronilorenza@libero.it
Il
linfoma di Hodgkin (LH)
è una patologia linfoproliferativa a cellule B, con peculiari
caratteristiche cliniche, istologiche e immunofenotipiche. La
patologia può diffondere dai linfonodi paravertebrali
attraverso i forami intervertebrali in regione toracica o addominale
causando compressione spinale. In casi rari può esordire con
dolore, indebolimento degli arti inferiori e deficit sensitivi con
successiva perdita del controllo degli sfinteri e para-paresi. Tale
sintomatologia è più frequente nel decorso di malattia.
Queste forme sono altamente resistenti alla chemioterapia.
M.R., 8
anni, bambino eritreo, è giunto alla nostra osservazione in
seguito a comparsa di para-paresi spastica. Da circa un anno riferiva
comparsa di dolore al rachide dorsale con successiva difficoltà
alla deambulazione, perdita della sensibilità e del controllo
degli sfinteri. Presso l’ospedale di provenienza (Asmara -
Eritrea) eseguiva Rx rachide (negativa) e rachicentesi che mostrava
proteinorrachia. All’esame obiettivo dell’ingresso
riscontravamo grave para-paresi spastica, con iniziale retrazione al
ginocchio, ipotrofia dei gastrocnemi; ROT presenti, vivaci; clono più
evidente all'arto inferiore sinistro; difficoltà alla
dorsiflessione dei piedi bilaterale, con verosimile retrazione degli
achillei. Si associava incontinenza urinaria e fecale. Sottoposto a
RMN spinale, riscontravamo a livello D4-D6 e D8-D10, presenza di
raccolte epidurali di sospetta natura infettiva-parainfettiva. Si
procedeva a intervento chirurgico di laminotomia decompressiva e ad
asportazione di lesione compressiva extradurale in sede dorsale
posteriore a livello D4-D10. L’esame istologico deponeva per
LH, varietà classica, sclero-nodulare, con espressione del
CD20. Successivamente all’intervento chirurgico, e grazie alla
fisioterapia e alla terapia con miorilassanti, il bambino presentava
progressiva diminuzione dell’ipertono agli arti inferiori con
recupero della posizione seduta e iniziale recupero della motilità
degli arti inferiori. Alla luce del riscontro istologico si proponeva
di intraprendere chemioterapia, mai iniziata in quanto la madre ha
prelevato il bambino contro il parere dei sanitari.
tratto
da: Confronti Giovani, XXIV
Congresso Nazionale Confronti in Pediatria
Trieste,
Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima 2-3 dicembre 2011
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