Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Febbraio 2012 - Volume XV - numero 2
M&B Pagine Elettroniche
I Poster degli specializzandi
Un
lattante con torcicollo
S.C.
Pediatria d'Urgenza, Ospedale Infantile Regina Margherita,Torino
Indirizzo
per corrispondenza: fm.bosetti@gmail.com
Un
lattante di 10 mesi è condotto in PS per febbricola, inappetenza e
astenia da cinque giorni. Si presenta in condizioni generali
discrete, con pianto lamentoso e lievi segni di flogosi alle alte vie
aeree. Si apprezzano rantoli a piccole bolle alla base destra, SaO2
97% in AA. Gli esami evidenziano spiccata leucocitosi neutrofila,
piastrinosi e franco aumento della PCR (282 mg/l), con alterazione di
PT, PTT e fibrinogeno. Esame urine, urocoltura e Rx torace sono
negativi.
Si
inizia terapia con ceftraxone e betametasone, sospeso dopo esclusione
di patologia meningo-encefalitica e shock settico. In seconda
giornata ricomparsa della febbre nonostante miglioramento degli
indici di flogosi e delle condizioni cliniche. In terza giornata si
rileva una modesta difficoltà a ruotare lateralmente il capo.
L'ecografia urgente del collo dimostra la presenza di una
formazione ascessuale in sede parafaringea destra confermata dalla TC
che evidenzia una spiccata impronta sul lume faringeo e sulla
carotide interna. Viene posta indicazione al drenaggio chirurgico e
vengono introdotti in terapia teicoplanina e betametasone. Gli esami
colturali risultano negativi; si riscontra un incremento dei valori
di ASLO. Il bambino è stato trattato con teicoplanina e ceftriaxone
per un totale di 11 giorni, in seguito, si è passati a terapia per
os con amoxicillina+clavulanato per ulteriori 2 settimane. Viene
dimesso in 13a
giornata di ricovero.
Discussione
Gli
ascessi della regione adiacente al faringe costituiscono una
complicanza severa e solo apparentemente rara delle infezioni delle
alte vie aeree, che negli ultimi dieci anni ha visto un incremento
dell'incidenza in età pediatrica. Riguardano, in genere, la
seconda infanzia per la maggiore incidenza di tonsilliti batteriche.
Nei lattanti le manifestazioni cliniche sono febbre, rinorrea,
inappetenza, rigonfiamento e limitazione dei movimenti nucali,
linfadenopatia cervicale. Solo raramente si manifesta con stridore e
dispnea, simulando il quadro clinico dell'ormai rara epiglottide.
La terapia richiede drenaggio urgente per il rischio di complicanze
(ostruzione delle vie aeree, rottura dell'ascesso in faringe o in
trachea, empiema, mediastinite, aneurisma della carotide, trombosi
della giugulare e/o dei seni cavernosi, ascesso cerebrale, meningite
e sepsi).
Dalla
letteratura si evince che l'incidenza dell'ascesso retrofaringeo
è in aumento e sta oggi assumendo il ruolo epidemiologico un tempo
ricoperto dall'epiglottide. È quindi
fondamentale un attento approccio al bambino febbrile con odinofagia
e difficoltà alla mobilizzazione del capo. Questo caso viene
presentato sia per la giovane età del paziente sia per il riscontro
di una pregressa infezione streptococcica, molto rara nei primi 2
anni di vita.
tratto
da: Confronti Giovani, XXIV
Congresso Nazionale Confronti in Pediatria
Trieste,
Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima 2-3 dicembre 2011
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