Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Settembre 1999 - Volume II - numero 7
M&B Pagine Elettroniche
Ortopedia per il pediatra
Una
epifisiolisi d'anca trascurata
Divisione
di Ortopedia infantile , IRCCS 'Burlo-Garofolo', Trieste
Il
caso
I., 16 anni. Ragazzo sovrappeso. Accusa dolore alla coscia e
al ginocchio destro, con zoppia da fuga, progressivamente
ingravescente. La madre, medico, lo porta in visita ad un centro
ortopedico oltre confine, con una radiologia dell'anca che mette in
evidenza una epifisiolisi del femore con uno spostamento
minimo della testa sul collo femorale.
Viene
proposta l'attesa, con una semplice limitazione dell'attività
fisica e del carico.
Il
quadro, naturalmente, non migliora: I. continua a zoppicare,
la coscia appare flessa e extraruotata. Una nuova lastra dimostra un
notevole peggioramento del quadro radiologico (fig 1) con notevole
risalita della testa femorale.
Si impone
un intervento chirurgico, di fissazione della testa al collo
femorale.
fig.1
Il
messaggio
Il caso è
istruttivo per il pediatra, se non altro per il quadro radiologico,
molto esplicito. Non si comprende bene il perché della
sottovalutazione del danno, già evidente, anche se limitato,
alla prima visita ortopedica. E' un fatto però che
l'epifisiolisi della testa del femore, per una serie di motivi (tra
cui l'esordio subdolo, la lenta progressione dei sintomi, la
cattiva localizzazione del dolore, la sua modestia, a volte la
presenza di un ematoma alla coscia che svia la diagnosi ) è
molto spesso una storia di errori, di sottovalutazioni, clinicamente
interessante (ne presenteremo, in futuro, altri esempi). L'età
(peri-adolescenziale), quando presente l'eccesso di peso (fattore
favorente ma non obbligatorio), la zoppia da fuga, l'atteggiamento
tipico con arto semiflesso e extraruotato, la limitazione della
mobilità attiva e passiva dell'anca verso l'estensione,
l'abduzione e l'intrarotazione , il dolore all'inguine
irradiato al ginocchio, costituiscono un insieme sindromico
difficilmente confondibile.
Il
ritardo di intervento protrae la disabilità, complica
l'intervento dell'ortopedico, compromette la qualità del
risultato finale rendendo più facile l'esito in coxartrosi.
Vuoi citare questo contributo?