Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Maggio 1999 - Volume II - numero 5
M&B Pagine Elettroniche
Ortopedia per il pediatra
Osteocondrite
dissecante del ginocchio
Divisione
di Ortopedia infantile , IRCCS 'Burlo-Garofolo', Trieste
Il
caso
Denis, 13
anni. Da circa 3 mesi il bambino lamentava saltuariamente una
gonalgia indistinta, prima a destra e molto raramente anche a
sinistra, che compariva prevalentemente dopo intensa attività
fisica ma non recedeva con il riposo, e che non era stata messa in
relazione ad alcun trauma. All'inizio i genitori non dettero peso
alla suddetta sintomatologia, sia perché non pareva importante
o invalidante, sia perché a volte poteva sembrare un pretesto
per non recarsi agli allenamenti. Il bambino infatti praticava sia il
basket che il nuoto con frequenza bisettimanale.
Rivoltisi
all'allenatore di basket per un consiglio, questi rimandava ad un
osteopata ed omeopata che iniziò il trattamento a base di
manipolazioni e di applicazioni locali di arnica; dopo un mese e
mezzo di trattamento senza alcun risultato, per l'esacerbarsi della
sintomatologia dolorosa a carico del ginocchio destro, e per la
comparsa di cedimenti e blocchi articolari, i genitori si rivolsero
al pediatra di base. Questi consigliò l'astensione
dell'attività fisica in carico, una terapia sintomatica e
l'invio allo specialista ortopedico per gli accertamenti del caso.
Il
problema
All'esame
clinico il ginocchio destro non presentava né versamento, né
ballottamento rotuleo. La rotula e le sue faccette mediali e laterali
erano assolutamente indolenti, ad escludere una condropatia rotulea,
prima ipotesi diagnostica.
Le
emirime mediali e i punti mediscali apparivano non dolenti; non vi
era lassità legamentosa né a carico dei legamenti
collaterali del ginocchio, né dei crociati. Sembrava dunque
escludibile una patologia (post-traumatica?) a carico dei legamenti o
del menisco.
Risultava
particolarmente dolorosa la palpazione dei condili femorali,
soprattutto quello mediale; l'articolarità del ginocchio era
conservata in tutti i gradi. Il bambino deambulava con zoppia di fuga
dell'arto inferiore destro, come da difesa di dolorabilità
evocata dal carico.
L'ipotesi
diagnostica
L'ipotesi
diagnostica di una patologia della cartilagine articolare si stava
quindi delineando con chiarezza; a conferma fu suggerito di eseguire
degli esami strumentali: un radiogramma di entrambe le ginocchia e
una risonanza magnetica del ginocchio destro.
La
soluzione
L'area di
osteocpondrite femorale è estesa e molto ben riconoscibile
sulla risonanza magnetica: al bambino è stato vietato il
carico ed è stato suggerito un intervento di revisione
dell'area osteocondritica in artroscopia.
E' stato
spiegato inoltre che la guarigione con ricostituzione del condilo
sarà molto lenta (6-9 mesi).
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