Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
M&B Pagine Elettroniche
Il punto su
Noduli
tiroidei e agobiopsia con ago sottile in età pediatrica: uno
sguardo alla letteratura
Dipartimento
di Pediatria, Università degli Studi di Catanzaro “Magna
Graecia”
Indirizzo
per corrispondenza: smn.spagnolo@gmail.com
Thyroid
nodules and fine-needle aspiration biopsy in paediatrics
Key
words Thyroid nodules, FNAB (Fine-needle aspiration biopsy), children Summary
Thyroid
nodules are uncommon in children before
puberty. Thyroid cancer represents a relatively rare disease in
children. No investigation of laboratory is able to distinguish
between benign and malignant lesions preoperatively.
Ultrasonography is the diagnostic investigation of first instance
in all children with thyroid nodules. Only a few paper have
documented the use of cytological examination for diagnosing
thyroid nodules in children. Recourse
to FNAB in childhood is still a particular concern, both for the
possibility of complications, for epidemiological factors, and
for specificity and sensitivity often operator-employers. Replay
of examination is certainly to be considered in cases of clinical
data and ultrasound relevant medical history (previous
irradiation of head and neck, family history of thyroid cancer,
rapid growth of nodules and presence of cervical adenopathy
suspect). |
|
Riassunto
I noduli
tiroidei sono rari nei bambini prima della pubertà.
Nonostante il carcinoma della tiroide rappresenti una patologia
piuttosto rara nei bambini, la comparsa di un nodulo tiroideo desta
nel pediatra e nel genitore particolare preoccupazione che impone
comunque la diagnosi differenziale tra patologia benigna e maligna.
Il ruolo
dei fattori genetici è accertato per tutta la patologia
tiroidea, tuttavia in un sottogruppo di noduli tiroidei è
stata evidenziata una forte associazione con fattori ereditari. I
pazienti irradiati presentano un maggior rischio di sviluppare cancro
della tiroide.
La
palpazione del collo deve essere accurata e deve mirare a individuare
le caratteristiche del/dei nodulo/i: la consistenza, la dimensione, i
limiti, la superficie, il rapporto con le strutture adiacenti, la
cute sovrastante, la presenza di linfoadenopatie latero-cervicali.
Nessuna
indagine di laboratorio è in grado di distinguere una lesione
benigna da una maligna.
L’ecografia
rappresenta l’indagine diagnostica di prima istanza in tutti i
bambini con noduli tiroidei. Non esiste un pattern ecografico “certo”
di benignità o malignità di un nodulo. Esistono
tuttavia delle caratteristiche ecografiche che possono far sospettare
una lesione maligna.
La
scintigrafia tiroidea ha scarsa sensibilità e specificità
nella diagnosi differenziale tra nodulo neoplastico e
non-neoplastico. Pertanto non è utile nel follow-up del nodulo
tiroideo nel bambino.
L’agobiopsia
con ago sottile (FNAB) del nodulo tiroideo è stata proposta da
diversi autori come la procedura diagnostica iniziale più
appropriata, tuttavia i dati relativi all’età pediatrica
sono ancora limitati. Da alcuni studi è emerso che
l’accuratezza di FNAB in età pediatrica è del
77,2%, con una specificità del 63,8% e sensibilità del
78,9%, percentuali inferiori a quelle registrate per i soggetti
adulti. Alcuni Autori considerano il procedimento di scarsa utilità
nei bambini a causa del suo disagio e l'alto tasso di effetti
collaterali; altri raccomandano l’esecuzione della procedura
solo quando i noduli sono palpabili poiché raramente il cancro
della tiroide è presente nei noduli non palpabili. Eseguire
FNAB su ogni nodulo accidentalmente rilevato agli US rappresenterebbe
un uso improprio della metodica. Uno dei limiti principali della FNAB
della tiroide è il gran numero di aspirati in cui il materiale
prelevato è insufficiente; anche con l’esecuzione di un
esame citologico esiste un rischio di falsi negativi. La ripetizione
del FNAB e/o la biopsia escissione deve essere certamente presa in
considerazione se sono presenti dati clinico-anamnestici rilevanti.
Conclusioni:
La scoperta di un nodulo tiroideo, desta sempre apprensione nel
genitore e nel pediatra. I dati in letteratura riguardanti l’età
pediatrica sono carenti. Il ricorso all’agobiopsia in età
pediatrica desta ancora particolari preoccupazioni, sia per la
possibilità di complicanze, sia per fattori epidemiologici,
che per specificità e sensibilità spesso
operatore-dipedente. La riesecuzione dell’esame è
sicuramente da prendere in considerazione in caso di dati clinico
anamnestici ed ecografici rilevanti (storia clinica, precedente
irradiazione della testa e del collo, storia familiare di cancro
della tiroide, la rapida crescita del/dei nodulo/i e la presenza di
adenopatia cervicale sospetta).
Introduzione
I noduli
tiroidei sono rari nei bambini prima della pubertà e la loro
incidenza aumenta in modo lineare per ogni decennio di vita:
- 8-10 anni = 10%
- 70 anni = 60%
Nonostante
il carcinoma della tiroide rappresenti una patologia
piuttosto rara nei bambini (incidenza annuale 0,5 casi/100.000
nella popolazione mondiale rispetto a una percentuale variabile da
0,5 a 10 casi/100.000 al di fuori dell’infanzia) la comparsa di
un nodulo tiroideo desta sempre nel pediatra e nel genitore
particolare preoccupazione che impone comunque la diagnosi
differenziale tra patologia benigna e maligna.
La
patologia nodulare della tiroide comprende un ampio spettro di
disordini tra cui: nodulo solitario, gozzo multinodulare in
malattia autoimmune (tiroidite di Hashimoto, Morbo di Graves), noduli
non palpabili, noduli in bambini con Ipotiroidismo Congenito
(probabilmente a causa di una disormonogenesi da difetto della TPO
1,2,3 o di un difetto di trasporto dello iodio). Noduli
tiroidei possono essere riscontrati occasionalmente durante una
visita di controllo oppure individuati da un genitore o ancora
durante l’esecuzione di tecniche di imaging del collo per
patologie tiroidee e non.
I noduli
costituiscono un’entità nosologica complessa dal punto
di vista etiopatogenetico e presentano tuttora una serie di problemi
aperti che rendono spesso complesso l’approccio diagnostico e
ancor più quello terapeutico. Il ruolo dei fattori genetici è
accertato per tutta la patologia tiroidea, tuttavia in un sottogruppo
di noduli tiroidei (adenoma eutiroideo e tossico, gozzo multi
nodulare eutiroideo e tossico) è stata evidenziata una forte
associazione con fattori ereditari ed è stato identificato un
comportamento biologico peculiare, caratterizzato da progressiva,
irreversibile e scarsa risposta alla terapia soppressiva con
L-tiroxina. La maggior parte dei noduli iperfunzionanti è di
origine monoclonale e la linea cellulare contiene mutazioni somatiche
a carico del gene del recettore del TSH o del gene della proteina
Gsα. Lo sviluppo di noduli autonomi iperfunzionanti è
stata descritta con maggiore frequenza in aree a grave carenza
iodica4.
I
pazienti irradiati per essere sottoposti a trapianto di midollo osseo
(TMO) presentano un maggior rischio di sviluppare cancro della
tiroide e per questo motivo devono essere attentamente seguiti
mediante ecografie periodiche. Sklar et al. hanno dimostrato come i
pazienti affetti da Linfoma di Hodgkin che erano stati trattati con
terapia radiante mostravano un rischio più elevato di
presentare non solo noduli e cancro tiroideo, ma anche ipo e
ipertiroidismo. La maggior parte di questi pazienti aveva ricevuto
dosi superiori a 1.000 cG palesando così l’effetto
dose-dipendente delle radiazioni5.
L’esposizione
allo iodio 131 avvenuta nel 1986 in seguito al disastro di Chernobyl,
ha determinato in Ucraina, Bielorussia, Polonia e nazioni vicine una
carenza iodica della quale hanno risentito soprattutto le fasce d’età
in rapida crescita. I bambini bielorussi hanno risposto in tempi
brevi a questa esposizione6,7,8,9, così come quelli
ucraini10,11,12. I bambini che, vivendo più
distanti dal luogo del disastro, hanno accumulato più piccole
quantità di iodio radioattivo, sembrano aver reagito più
tardi (periodo di latenza)13. I bambini piccoli, di età
inferiore a 2 anni, sono stati i più sensibili allo sviluppo
di carcinoma papillare della tiroide radio indotto14,15,16.
I bambini italiani, anche se esposti al fallout di Chernobyl,
presumibilmente per la maggiore distanza, non hanno presentato alcun
aumento nell'incidenza di cancro della tiroide17.
Diagnosi
clinica
L’approccio
al paziente con uno o più noduli tiroidei parte, come tutte le
forme morbose, da un’attenta anamnesi mirata a evidenziare una
familiarità per patologie tiroidee, una pregressa irradiazione
della testa o del collo, recenti variazioni di volume del collo ed
eventuali patologie tiroidee già note (ipotiroidismo,
ipertiroidismo, tiroidite)4.
La
palpazione del collo deve essere accurata e deve mirare a individuare
le caratteristiche del/dei nodulo/i: la consistenza, la dimensione, i
limiti, la superficie, il rapporto con le strutture adiacenti, la
cute sovrastante, la presenza di linfoadenopatie latero - cervicali
(Figura 1).
Indagini
di laboratorio
Nessuna
indagine di laboratorio è in grado di distinguere una lesione
benigna da una maligna. La valutazione di TSH, fT3, fT4 consente
unicamente di evidenziare la funzionalità tiroidea del
paziente con uno o più noduli: essa può risultare
normale, ridotta o aumentata. Gli anticorpi anti-tiroide (TPOab,
TGab, TRab) possono risultare variamente positivi soprattutto in caso
di tiroidite, ma talora anche nella malattia di Graves e nel
carcinoma. Anche il dosaggio della tireoglobulina non è
diagnostico, in quanto un suo aumento si può riscontrare in
caso di gozzo o di malattia di Graves4.
Ecografia
L’ecografia
è un esame facilmente accessibile, poco costosa, priva di
radiazioni, di elevata sensibilità e specificità e di
conseguenza rappresenta l’indagine diagnostica di prima istanza
in tutti i bambini con noduli tiroidei. Essa fornisce non solo
informazioni su numero, posizione, dimensioni, ecogenicità ed
ecostruttura ma anche contribuisce in modo significativo alla
differenziazione di tumori maligni vs neoformazioni benigne. La
disponibilità di apparecchiature in grado di valutare la
vascolarizzazione della formazione nodulare (color-doppler), in mani
esperte, può fornire informazioni aggiuntive sulla natura
della lesione.
Non
esiste un pattern ecografico “certo” di benignità
o malignità di un nodulo, ma esistono tuttavia delle
caratteristiche ecografiche che possono far sospettare una lesione
maligna4,18,19: lesione solitaria solida, ipoecogenicità,
localizzazione sottocapsulare, margini irregolari, invasione locale,
natura eterogenea della lesione, lesione multifocale,
microcalcificazioni, elevato flusso intra-nodulare al Doppler,
linfonodi loco regionali sospetti in pazienti con noduli (Figura
2).
Scintigrafia
La
scintigrafia tiroidea è stata a lungo considerata il primo
esame da eseguire su un nodulo della tiroide. Tuttavia, negli ultimi
anni è stata meno frequentemente utilizzata per la valutazione
iniziale poiché ha scarsa sensibilità e specificità
nella diagnosi differenziale tra nodulo neoplastico e
non-neoplastico20,21,22. Non permette la diagnosi di
natura di una lesione, in quanto è possibile che una
formazione benigna sia ipocaptante o che una maligna sia normo- o
addirittura ipercaptante5. Pertanto non è utile nel
follow-up del nodulo tiroideo nel bambino.
L’ago-biopsia
Anche se
il cancro della tiroide nei bambini presenta, solitamente, una
progressione lenta, la diagnosi precoce è importante per
l’individuazione più rapida possibile dei pazienti che
devono sottoporsi a intervento chirurgico.
L’ago-biopsia
eseguita con ago sottile (FNAB) del nodulo tiroideo è stata
indicata da diversi autori come la procedura diagnostica iniziale più
appropriata23,24. Essa è diventata, negli
adulti21,22,25,26, un elemento fondamentale nella
valutazione dei noduli tiroidei solitari, cisti e noduli dominanti
all'interno di gozzo multinodulare. Quando la procedura viene
eseguita correttamente, si dovrebbero avere un numero ridotto di
falsi negativi e falsi positivi, con una precisione che varia, in
alcune casistiche, tra il 69% e il 93% 27,28. Da alcuni
studi è emerso che l’accuratezza di FNAB in età
pediatrica è del 77,2%, con una specificità del 63,8% e
sensibilità del 78,9%, percentuali inferiori a quelle
registrate per i soggetti adulti29. In letteratura, uno
studio ha confrontato l'accuratezza del FNAB con quella di altre
procedure diagnostiche nella valutazione dei noduli tiroidei nei
bambini. Gli Autori hanno messo in evidenza come l'accuratezza
globale della FNAB fosse simile a quella di altre procedure
diagnostiche, ma nessuno di questi era sufficientemente accurato
tanto da essere utilizzato come unico fattore predittivo di
malignità30.
Pertanto,
i dati relativi all’età pediatrica sono ancora limitati
e ciò spiega come mai siano ancora molte le domande senza
risposta unanime e chiara, come ad esempio, FNAB è una
procedura sicura per i bambini? Alcuni Autori considerano il
procedimento di scarsa utilità nei bambini a causa del suo
disagio e l'alto tasso di effetti collaterali, come l'iperplasia
papillare endoteliale, emorragie, proliferazione vascolare, trombosi
vascolare, fibrosi cistica, infarto e raramente ascesso28,31,32,33,34
(Figura 3).
Quando
si raccomanda la FNAB?
Alcuni
Autori raccomandano l’esecuzione della procedura solo quando i
noduli sono palpabili35, perché i dati
epidemiologici dimostrano che raramente il cancro della tiroide è
presente nei noduli non palpabili. Eseguire FNAB su ogni nodulo
accidentalmente rilevato agli US rappresenterebbe di conseguenza un
uso improprio della metodica. Inoltre, il tumore più frequente
della tiroide durante l'infanzia e l'adolescenza è il tipo
papillare36, che presenta solitamente una crescita lenta
anche dopo metastatizzazione locale e polmonare37.
Tuttavia, altri autori sottolineano come, a volte, noduli anche più
grandi di 2 cm possano essere rilevati solo agli US38,39.
In realtà, l'esame fisico è abbastanza efficace per
individuare i noduli localizzati nell’istmo o nella superficie
anteriore, ma è molto meno per i noduli localizzati nel polo
superiore della ghiandola, anche se sono di grandi dimensioni.
Inoltre, il cancro della tiroide è stato diagnosticato anche
in noduli molto piccoli38,40,41.
Di
conseguenza alcuni Autori suggeriscono di eseguire il FNAB se il
nodulo è: più di 1 cm 42; 1,5 cm 21; o 2 cm 35, altri
ritengono opportuno considerare diversi fattori prima di eseguire il
FNAB43: la storia clinica, precedente irradiazione della
testa e del collo, storia familiare di cancro della tiroide, la
rapida crescita del/dei nodulo/i, le caratteristiche ecografiche e la
presenza di adenopatia cervicale sospetta.
Tuttavia,
uno dei limiti principali della FNAB della tiroide è il gran
numero di aspirati in cui il materiale prelevato è
insufficiente. Alcuni studi (Tabella 144)
mostrano come il materiale aspirato è insufficiente nel 7-31%
dei casi45,46,47. Tale variabilità è
determinata dall’inesperienza dell’operatore che esegue
FNAB e dai differenti criteri utilizzati per definire il prelievo
“adeguato”46,48.
- Cytologic Diagnosis, %Series, yTotal N.of AspiratesPositiveNegativeSuspiciousUnsatisfactorySensitivity, %Specificity, %Gardiner et al 1986146517410156591Altavilla et al 1990243317851671100Caraway et al 199339417601499391Gharib et al 19931097146411219899Gharib 1993181833,56910178392Burch et al 19965043579318073Burch et al 199866216694119284Current study62263,4607,2299396
Tabella
1. Tratta da: Amrikachi M,
et al: “Accuracy
of fine-needle aspiration of thyroid”, 2001 (Modificata)
La
ripetizione del FNAB e/o la biopsia escissione deve essere certamente
presa in considerazione se sono presenti dati clinico-anamnestici
rilevanti (crescita del/i nodulo/i specialmente nei casi trattati con
L-T4, segni o sintomi di compressione del collo, pregressa terapia
per altre malattie maligne).
Da uno
studio condotto da Niedziala e coll49, è emerso che
nei pazienti in cui l’esame citologico aveva mostrato cellule
“maligne” o un quadro “sospetto” sono stati
riscontrati carcinomi o adenomi all’esame istologico
post-operatorio. Tuttavia, il cancro è stato rilevato anche in
pazienti con citologia “benigna” all’esame FNAB
pre-operatorio. Anche con l’esecuzione di un esame citologico,
come con l’uso delle tecniche precedenti, esiste un rischio di
falsi negativi50.
La
scoperta di un nodulo tiroideo, desta sempre una particolare
apprensione nel genitore e nel pediatra. Con questa breve
consultazione della letteratura a riguardo ci siamo resi conto come,
effettivamente, esistano ancora molte perplessità su tali
argomenti, soprattutto per quanto concerne l’approccio
diagnostico. I dati in letteratura riguardanti l’età
pediatrica sono carenti, spesso non univoci. Ragionevole ci sembra il
concetto dell’individuazione di bambini a più alto
rischio (storia familiare, anamnesi personale); unanime nei vari
lavori consultati è il consenso verso un approccio strumentale
per mezzo dell’ecografia, non altrettanto quello verso i
dosaggi di laboratorio.
Il
ricorso all’agobiopsia in età pediatrica desta ancora
particolari preoccupazioni, sia per la possibilità di
complicanze, sia per fattori epidemiologici, che per specificità
e sensibilità spesso operatore-dipedente. La riesecuzione
dell’esame è sicuramente da prendere in considerazione
in caso di dati clinico anamnestici ed ecografici rilevanti (storia
clinica, precedente irradiazione della testa e del collo, storia
familiare di cancro della tiroide, la rapida crescita del/dei
nodulo/i e la presenza di adenopatia cervicale sospetta).
Caratteristiche
del nodulo tiroideo alla palpazione:
|
Caratteristiche
ecografiche di lesione maligna:
|
Possibili
effetti collaterali di FNAB:
|
Valori
e limiti dell’esame citologico mediante ago aspirato in età
pediatrica:
|
Figura
4.
1.
Medeiros-Neto G, Stanbury JB. Thyroid malignancy and
dyshormonogenetic goiter. In Inherited Disorders of the Thyroid
System, 1994:207-218. Eds G Medeiros-Neto & JB Stanbury. Boca
Raton: CRC Press.
2.
Nascimento AC, Guedes DR, Santos CS, Knobel M, Rubio IG,
Medeiros-Neto G. Thyroperoxidase gene mutations in congenital
goitrous hypothyroidism with total and partial iodide organification
defect. Thyroid 2003;13:1145-51.
3.
Niedziela M, Ambrugger P, Biebermann H, et al. TPO
gene as a candidate gene in the pathogenesis of thyroid neoplasia of
patients with congenital hypothyroidism. Journal of Endocrinological
Investigation 2001;24 (Suppl to No. 6):43.
4.
Bernasconi S, Iughetti L, Ghizzoni L. Endocrinologia Pediatrica. Mc
Graw Hill 2001:149-88.
5. Sklar
C, Whitton J, Mertens A, et al. Abnormalities of the thyroid in
survivors of Hodgkin’s disease: data from the Childhood Cancer
Survivor Study. Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism
2000;85:3227-32.
6.
Baverstock K, Egloff B, Pinchera A, Ruchti C, Williams D. Thyroid
cancer after Chernobyl. Nature 1992;359:21-2.
7.
Kazakov VS, Demidchik EP, Astakhova LN. Thyroid cancer after
Chernobyl. Nature 1992;359:21.
8.
Demidchik E, Kazakov VS, Astakhova LN, Okeanov AE
& Demidchik YE: Thyroid cancer in children after the Chernobyl
accident: clinical and epidemiological evaluation of 251 cases in the
Republic of Belarus. In: Nagasaki Symposium, Chernobyl Update and
Future 1994:21-30. Ed. S Nagataki. Amsterdam: Excerpta Medica,
Elsevier Press.
9.
Leenhardt L, Aurengo A. Post-Chernobyl thyroid carcinoma in children.
Bailliere’s Clinical Endocrinology and Metabolism
2000;14:667-77.
10.
Likhtarev IA, Sobolev BG, Kairo IA, et al. Thyroid cancer in the
Ukraine. Nature 1995;375-65.
11.
Tronko N, Bogdanova T, Kommisarenko I, et al.
Thyroid cancer in children and adolescents in Ukraine after the
Chernobyl accident (1986-1995). In The Radiological Consequences of
the Chernobyl Accident, 1996 pp 683-690. Eds A Karaoglou, G Desmet,
GN Kelly & HG Menzel, ERU 16544 EN. Luxembourg: European
Commission.
12.
Tronko MD, Bogdanova TI, Komissarenko IV, et al. Thyroid
carcinoma in children and adolescents in Ukraine after the Chernobyl
nuclear accident: statistical data and clinicomorphologic
characteristics. Cancer 1999;86:149-56.
13.
Kirkland RT, Kirkland JL, Rosenberg HS, Harberg FJ, Librik L, Clayton
GW. Solitary thyroid nodules in 30 children and report of a child
with a thyroid abscess. Pediatrics 1973;51:85-90.
14.
Nikiforov Y, Gnepp DR, Fagin JA. Thyroid lesions in children and
adolescents after the Chernobyl disaster: implications for the study
of radiation tumorigenesis. Journal of Clinical Endocrinology and
Metabolism 1996;81:9-14.
15.
Pacini F, Vorontsova T, Demidchik EP, et al. Post-Chernobyl thyroid
carcinoma in Belarus children and adolescents: comparison with
naturally occurring thyroid carcinoma in Italy and France. Journal of
Clinical Endocrinology and Metabolism 1999;82:3563-9.
16.
Wiersinga D. Thyroid cancer in children and adolescents -
consequences in later life. Journal of Pediatric Endocrinology and
Metabolism 2001;4:1289-96.
17.
Chiesa F, Tradati N, Calabrese L, et al. Thyroid disease in northern
Italian children born around the time of the Chernobyl nuclear
accident. Annals of Oncology 2004;15:1842-6.
18.
Varverakis E, Neonakis E. Contribution of high-resolution
ultrasonography in the differential
diagnosis of benign from malignant thyroid nodules. Hormones
2002;1:51-6.
19.
http://progettooncologia.cnr.it/strategici/tiroide/10-ti.html
(Aprile 2009).
20.
Geiger JD, Thompson NW. Thyroid tumors in children. Otolaryngol Clin
North Am 1996;29:711-9.
21.
Gharib H. Changing concepts in the diagnosis and management of
thyroid nodules. Endocrinol Metab Clin North Am 1997;26:777-98.
22.
Mazzaferri E. Management of a solitary thyroid nodule. N Engl J Med
1993;328:553-9.
23.
Lugo-Vicente H, Ortíz VN, Irizarry H, Camps JI, Pagán
V. Pediatric thyroid nodules: management in the era of fine needle
aspiration. J Pediatr Surg 1998;33:1302-5.
24. Chang
SH, Joo M, Kim H. Fine needle aspiration biopsy of thyroid nodules in
children and adolescents. J Korean Med Sci 2006; 21:469-73.
25.
Belfiore A, La Rosa G, La Porta G, et al. Cancer risk in patients
with cold thyroid nodules: relevance of iodine intake, sex, age, and
multinodularity. Am J Med 1992;93:363-9.
26.
Tan G, Gharib H. Thyroid incidentalomas:
management approaches to non palpable nodules discovered incidentally
on thyroid imaging. Ann Intern Med 1997;126:226-31.
27.
Cochand-Priollet B, Guillausseau PJ, Chagnon S, et al. The
diagnostic value of fine-needle aspiration biopsy under
ultrasonography in non functional thyroid nodules: a prospective
study comparing cytologic and histologic findings. Am J Med
1994;97:152-7.
28.
Gutman P, Henry M. Fine needle aspiration
cytology of the thyroid. Clin Lab Med 1998;18:461-82.
29.
Willgerodt H, Keller E, Bennek J, Emmrich P.
Diagnostic value of fine-needle aspiration biopsy of thyroid nodules
in children and adolescents. J Pediatr Endocrinol Metab
2006;19:507-15.
30.
Degnan B, McClellan D, Francis G. An analysis of fine-needle
aspiration biopsy of the thyroid in children and adolescents. J
Pediatr Surg 1996;31:903-7.
31.
Geiger JD, Thompson NW. Thyroid tumors in children. Otolaryngol Clin
North Am 1996;29:711-9.
32. Hung
W. Solitary thyroid nodules in 93 children and adolescents. Horm Res
1999;52:15-8.
33.
Lafferty A, Batch J. Thyroid nodules in childhood and adolescence:
thirty years of experience. J Pediatr Endocrinol Metab
1997;10:479-86.
34.
Gordon D L, Wagner R, Dillehay GL, et al. The effect of fine-needle
aspiration biopsy on the thyroid scan. Clin Nucl Med 1993;18:495-7.
35.
Melliere D. Petits nodules thyroidiens and microcancers. Presse Med
1995;24:1552-4.
36.
Feinmesser R, Lubin E, Segal K, Noyek A. Carcinoma of the thyroid in
children: a review. J Pediatr Endocrinol Metab 1997;19:561-8.
37.
Millman B, Pellitteri P. Nodular thyroid disease in children and
adolescents. Otolaryngol Head Neck Surg 1996;116:604-9.
38.
Sanchez R, van Sonnenberg E, D’Agostino H, et al.
Ultrasound guided biopsy of non palpable and
difficult to palpate thyroid masses. J Am Coll Surg 1994;78:33-7.
39.
Wiest P, Hartshorne F, Inskip PD, et al. Thyroid
palpation versus high-resolution thyroid ultrasonography in the
detection of nodules. J Ultrasound Med 1998;17:487-96.
40.
Noguchi S, Yamashita H, Marakani N, Nakayama I, Toda M, Kawmoto H.
Small carcinomas of the thyroid. Arch Surg 1996;131:187-91.
41.
Carpi A, Ferrari E, Toni M, Sagripanti A, Nicolini A, Di Cascio G.Needle aspiration techniques in preoperative
selection of patients with thyroid nodules: a long-term study. J Clin
Oncol 1995;14:1704-12.
42.
Agence Nationale pour le Developpement de l’Evaluation
Médicale: Recomandations pour la
pratique clinique. La prise en charge diagnostique du nodule
thyroidien. Ann Endocrinol (Paris) 1996;57:526-35.
43.
Corrias A, S. Einaudi S, Chiorboli E, et al. Accuracy
of Fine Needle Aspiration Biopsy of Thyroid Nodules in Detecting
Malignancy in Childhood: Comparison with Conventional Clinical,
Laboratory, and Imaging Approaches. The Journal of Clinical
Endocrinology & Metabolism 2001;86:4644-8.
44.
Amrikachi M, Ramzy I, Rubenfeld S, Wheeler TM. Accuracy of
fine-needle aspiration of thyroid. Arch
Pathol Lab Med 2001;125:484-8.
45.
Caraway NP, Sniege N, Samaan NA. Diagnostic pitfalls in thyroid
fine-needle aspiration: a review of 394 cases. Diagn Cytopathol
1993;9:345-50.
46.
Gardiner GW, de Souza FM, Carydis B, Seemann C. Fine needle
aspiration biopsy of the thyroid gland: results of a 5-year
experience and discussion of its clinical limitations. J Otolaryngol
1986;15:161-5.
47. Burch
HB, Burman KD, Reed HL, Buckner L, Raber T, Ownbey JL. Fine needle
aspiration biopsy of thyroid nodules: determinants of insufficiency
rate and malignancy yield at thyroidectomy. Acta Cytol
1996;40:1176-83.
48.
Baloch ZW, Sack MJ, Yu GH, Livolsi VA, Gupta PK. Fine needle
aspiration of thyroid: an institutional experience. Thyroid
1998;8:565-9.
49.
Niedziela M. Pathogenesis, diagnosis and management of thyroid
nodules in children (REVIEW). Endocrine-Related Cancer
2006;13:427-53.
50.
Haugen BR, Woodmansee WW, McDermott MT. Toward improving the utility
of fine-needle aspiration biopsy for the diagnosis of thyroid
tumors. Clinical Endocrinology 2002;56:281-90.
Articoli
correlati di Medico e Bambino
Nanni L,
Slabadzianiuk T, Manoni MC, Seminara S. Un bambino con noduli
tiroidei. Medico e Bambino pagine elettroniche 2009;12(5)
[full
text]
Berti I,
Giuseppin I, Meneghetti R. L'ipotiroidismo dalla nascita in poi.
Medico e Bambino pagine elettroniche 2005;8(3) [full
text]
La Placa
G, Casati M. Carcinoma papillare della tiroide in età
pediatrica: descrizione di un caso clinico. Medico e Bambino
pagine elettroniche 2005;8(7) [full
text]
Locatelli
C, Bensa M, Pocecco M. Ipotiroidismo
subclinico: dalla teoria alla pratica. Medico e Bambino
2005;24:165-8
Vuoi citare questo contributo?