Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Ottobre 2011 - Volume XIV - numero 8
M&B Pagine Elettroniche
Casi indimenticabili
È tutto sua mamma!
U.O.
Neonatologia,
*U.O. Pediatria II, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Pisa
*U.O. Pediatria II, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, Pisa
Descriviamo
il caso di Mehdi, neonato di origine algerina, nato a termine da
taglio cesareo per mancata progressione. I primi atti fisiologici
del neonato risultavano nella norma (Apgar 5': 9); peso alla
nascita 3.692 g, lunghezza 55 cm, circonferenza cranica 36 cm.
All'esame
obiettivo si riscontravano una fontanella anteriore e posteriore
estremamente ampie, senza soluzione di continuità (in totale
diametro longitudinale 18 cm; diametro trasverso 8 cm) con suture
diastasate. All'esame della gabbia toracica erano apprezzabili
tumefazioni bilaterali in corrispondenza delle giunzioni
condro-costali, compatibili con la presenza di “rosario”. Non
erano evidenti ulteriori alterazioni ossee.
L'esame
obiettivo poneva, pertanto, il sospetto di rachitismo congenito
da deficienza di vitamina D. La valutazione del metabolismo
fosfo-calcico metteva in evidenza ridotti livelli di
25-idrossivitaminaD (25-OH-D, 9 ng/ml) in presenza di valori di
calcio, fosfato, paratormone (PTH) e fosfatasi alcalina totale
(ALP) nella norma. Veniva pertanto posta diagnosi di
“ipovitaminosi D congenita con lievi segni di rachitismo”.
Per escludere la presenza di alterazioni ossee di tipo rachitico
in altre sedi scheletriche è stata eseguita una valutazione
radiologica delle metafisi delle ossa lunghe degli arti superiori
e inferiori, risultata nella norma.
La
valutazione dello stato vitaminico D della madre mostrava una
deficienza severa di vitamina D (25-OH-D: 8 ng/ml) associata a un
lieve incremento dei livelli di fosfatasi alcalina totale (ALP:
120 U/l; v.n. 35-105), livelli di calcio ai limiti inferiori
della norma (calcio totale 8,7 mg/dl; v.n. 8,5-10,5 mg/dl),
valori normali di fosfato e PTH. Questi accertamenti deponevano
per una forma lieve di osteomalacia materna.
Il
neonato è stato sottoposto a supplementazione con 1.000 UI/die
di vitamina D per os per un mese associata a calcio gluconato per
os (30 mg/kg/die di calcio elemento per 7 giorni, quindi 15
mg/kg/die per altri 7 giorni). Al controllo eseguito a un mese di
vita, i livelli di 25-OH-D risultavano nella norma (32 ng/ml), il
rosario non era più apprezzabile e la fontanella era di
dimensioni ridotte (16 x 6 cm); la risposta alla terapia
confermava la diagnosi di ipovitaminosi D con rachitismo
congenito in fase iniziale. Il paziente ha proseguito quindi la
supplementazione con vitamina D alla dose di 500 UI/die.
La
madre è stata trattata con 100.000 UI di vitamina D da assumere
una volta al mese per 3 mesi consecutivi, in associazione a
calcio carbonato (1.000 mg/die di calcio elemento per 7 giorni,
quindi 500 mg/die per altri 7 giorni). Anche nella madre, dopo un
mese di terapia, i livelli di 25-OH-D e ALP risultavano nella
norma.
Discussione
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