Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Gennaio 2010 - Volume XIII - numero 1
M&B Pagine Elettroniche
Casi indimenticabili
Sembrava
una candida come tante...
1Scuola
di Specializzazione in Pediatria, Università di Ferrara
2Reparto
di Divisione Pediatrica, Arcispedale S. Anna, Ferrara
X.,
una bambina cinese di 12 anni (in Italia da cinque) è
giunta alla nostra osservazione per persistenza di prurito e
bruciore vulvari, comparsi circa 6 mesi prima e trattati con
terapia antimicotica locale, senza beneficio. All’anamnesi
riferita recente comparsa di polifagia, polidipsia e poliuria con
nicturia; non calo ponderale importante.
All’ingresso
la bimba è in buone condizioni generali, presenta alito
acetonemico e a livello della regione interglutea e delle grandi
labbra si apprezza iperemia cutanea con aree biancastre.
Nel
sospetto di diabete mellito, sono stati eseguiti glicemia
capillare e chetonemia (risultate rispettivamente > 500 mg/dl
e 3,4); lo stix urine ha inoltre documentato significative
glicosuria e chetonuria; l’emogasanalisi non ha evidenziato
un quadro di scompenso acuto importante in atto (pH 7,29; pCO2
41,3; HCO3 19,5; BE -6,7). In considerazione della conferma di
quadro di diabete mellito all’esordio si decide il
ricovero per trattamento e ulteriori accertamenti diagnostici.
Sono
state intraprese terapia reidratante per via parenterale e
insulinica inizialmente per via ev e successivamente sottocute
con schema di terapia intensificato (tre iniezioni di insulina
pronta e una iniezione di analogo lento al dì).
La
consulenza dermatologica, richiesta per le lesioni
presenti in regione vulvo-perineale, ha evidenziato un importante
quadro di candidosi in tali sedi, per il quale è stata
immediatamente avviata terapia antimicotica sistemica e locale.
Il quadro è tuttavia peggiorato nei giorni successivi
(incremento della componente flogistica e comparsa di aspetti
infiltrativi) per cui, nel sospetto di una sovrainfezione
batterica, è stato seguito tampone cutaneo vulvare
risultato positivo per Candida, E. coli e Streptococcus
agalatiae ed è stata quindi iniziata terapia
antibiotica a largo spettro con ceftriaxone, amikacina e
teicoplanina.
Immediatamente
dopo la prima dose di teicoplanina la bimba ha presentato una
reazione avversa clinicamente caratterizzata da brivido
scuotente, risoltasi dopo somministrazione di antistaminico e
cortisonico per via generale e di adrenalina intramuscolare; dopo
tale reazione il farmaco non è stato più
somministrato. Il quadro clinico della bambina, nonostante la
terapia intrapresa, è drasticamente peggiorato con
ascessualizzazione della regione vulvo-perineale e successiva
formazione di un secondo ascesso a livello dell’orecchio
sinistro. Entrambe le raccolte sono state sottoposte a drenaggio
chirurgico e si sono gradualmente risolte. Con la risoluzione del
quadro flogistico cutaneo il fabbisogno insulinico, inizialmente
elevato nelle prime 2 settimane di degenza, si è
progressivamente ridotto e il controllo metabolico (all’ingresso
valore di Hb glicata del 15%, significativo di malattia diabetica
tardivamente diagnostica) è gradualmente migliorato.
Attualmente
X. sta bene, viene seguita presso l’Ambulatorio di
Diabetologia Pediatrica; ha un buon controllo metabolico e nei 2
anni di follow-up non è più andata incontro a
infezioni né ad altre patologie.
Perché
è un caso indimenticabile?
Tutti
sappiamo che una micosi genitale può essere spia di un
diabete mellito e va indagata con qualche accertamento di base
(glicemia a digiuno e stix urine), quindi da questo punto di
vista nulla di eccezionale nel caso della nostra bambina…
quello che però ci ha colpiti e ce lo fa considerare un
caso indimenticabile, è l’entità del
quadro clinico presentato. Si è trattato di una micosi
estremamente destruente associata a un quadro di importante
compromissione delle condizioni generali e dello stato
immunitario (si pensi all’ascesso verificatosi, non solo in
sede di lesione vulvo-perineale dove tutto sommato la persistenza
della glicosuria poteva giustificare il protrarsi del quadro
clinico, ma anche a carico dell’orecchio). Una micosi con
infezione batterica associata, che ha richiesto terapia
aggressiva e un mese di ricovero!
Ci ha
stupiti anche come la bambina fosse giunta alla nostra
osservazione con candidosi vulvo-perineale presente da 6 mesi e
Hb glicata del 15%. La bambina era stata valutata dal curante
all’inizio della sintomatologia, trattata con antimicotico
topico… e poi “il nulla” fino a quando i
genitori hanno deciso di portarla presso il nostro Servizio di
Pronto Soccorso…
Questo
ha richiamato ancora una volta la nostra attenzione sul problema
assistenziale dei bambini stranieri che, spesso per problemi
socio-culturali della famiglia, si avvalgono poco del curante.
Ciò causa frequenti ritardi diagnostici con possibilità
di gravi complicanze ed esiti nei piccoli pazienti e da qui nasce
l’urgenza di elaborare percorsi assistenziali appropriati
per i bambini provenienti e/o appartenenti a gruppi sociali
svantaggiati.
Pone
altresì l’urgenza, come richiamato dall’OMS,
di promuovere campagne informative appropriate su tutta la
popolazione per una diagnosi precoce della malattia diabetica per
prevenire la chetoacidosi e le gravi complicanze a essa
associate. |
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