Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
M&B Pagine Elettroniche
Casi clinici della letteratura
Un
caso clinico dalla letteratura internazionale, con integrazioni
patogenetico-cliniche
Il
caso
Una
neonata vede la luce da un parto normale, espletato per le vie
naturali, dopo induzione, in una gravidanza prolungata.
Il
decorso prenatale è senza eventi.
L'indice
di Apgar è 6 a 1 minuto e 9 a cinque minuti.
Quando,
due ore dopo la nascita viene attaccata al seno per la prima volta,
ella presenta una posizione opistotono-simile, con iperestensione del
collo e inarcamento del corpo, con concavità posteriore.
L'esame
obiettivo mette in evidenza un neonato apparentemente normale, che
succhia con vigore il dito dell'infermiera.
Pesa
3.520 grammi, ha una frequenza cardiaca da 130 a 150 battiti al
minuto e respira da 30 a 40 volte al minuto, l'ossimetria va dal 98
al 100% in aria ambientale. La sua temperatura rettale è di
37°C.
Il
rimanente dell'esame obiettivo è normale, eccetto per
l'anormalità della posizione (opistotono), che ella assume non
appena la si tocchi.
Il numero
dei globuli bianchi è di 27.900 per mmc, con il 45% di
neutrofili con nucleo segmentato, il 5% di neutrofili con nucleo non
segmentato, il 36% di linfociti, il 4% di monociti e il 10% di
linfociti atipici. Sono peraltro normali i valori dell'ematocrito,
delle piastrine, di vari esami chimici, degli enzimi epatici, come è
normale l'indagine ECO della testa.
La
puntura lombare mette in evidenza un liquor ematico, non limpido.
Esso contiene 35.453 globuli rossi per mmc, 77 leucociti per mmc (di
cui l'86% mononucleati e il 14% di polinucleati) con una
proteinorrachia totale di 159 mg/dL. Con la colorazione di gram non
sono messi in evidenza microrganismi.
A questo
punto viene eseguita un'ulteriore procedura diagnostica.
Discussione
Con un
forte sospetto di emorragia intracranica in un nato a termine con
esame ECO negativo, è necessario procedere a una tomografia
computerizzata della testa.
La
tomografia computerizzata (TC) della testa dimostra nella neonata
un'aumentata attenuazione della parte superiore dell'emisfero
cerebellare sinistro e di minor grado dell'emisfero cerebellare
destro, estendentesi sul tentorio. Questo reperto suggerisce
un'emorragia subdurale e subaracnoidea, lungo il tentorio. Non è
risultato evidente edema cerebrale o cerebellare.
L'emorragia
intracranica più comune nel nato a termine è quella
subaracnoidea, associata a trauma o ad asfissia. Sono considerati
come fattori di rischio, legati al parto:
- il
prolungamento del secondo stadio del parto,
- il
parto precipitoso,
-
l'applicazione di forcipe
Ma
nessuno di questi fattori è risultato presente in questo caso.
Aspetti
clinici
Già
l'indice di Apgar di 6 a un minuto, è indice di sofferenza
neonatale, in un bambino nato a termine per le vie naturali, senza
apparente difficoltà. Ritrovare un indice di 9 dopo 5 minuti
non toglie interesse al basso valore iniziale. Una recente revisione
dell'indice di Apgar, in occasione del cinquantenario della sua prima
descrizione da parte della neonatologa Apgar, non ha fatto che
riconfermarne le sue praticità e utilità, come indice
clinico-prognostico (Casey BM et al. N Engl J Med 2001,
344:467-71). Se il bambino fosse nato da una madre sottoposta ad
anestesia generale (per esempio per un taglio cesareo) il reperto di
un valore di 6 al primo minuto e di 9 a 5 minuti potrebbe essere
ritenuto un valore normale, soprattutto quando l'intervento si fosse
protratto al di là dei correnti 8-9 minuti. Nessuna influenza
invece sull'indice di Apgar ha l'introduzione di un antidolorifico
per via lombare.
Ovviamente
le manifestazioni cliniche dell'emorragia intracranica variano a
seconda della localizzazione.
Nel
sospetto di un'emorragia cerebrale, è utile ricordarne le
varie possibilità anatomo-cliniche.
L'emorragia
subdurale può essere presente con apnea, episodi di
cianosi, persistente bradicardia sinusale a riposo e convulsioni.
Emorragie massive, associate a lacerazioni del tentorio o della falce
del cervello possono portare a un progressivo aggravamento e alla
morte. A volte l'emorragia subdurale aumenta lentamente di volume: in
questi casi essa può dar segni di sè in ritardo (di
qualche settimana) e può essere caratterizzata da
megalocefalia (con aumento della circonferenza cranica), bozze
frontali prominenti, bombatura della fontanella, convulsioni e
anemia.
L'emorragia
subaracnoidea si può presentare in modo simile
all'emorragia subdurale, con episodi di apnea, cianosi, bradicardia
sinusale e convulsioni. Si riconosce una forma "benigna"
che si può manifestare con una convulsione di breve durata e
che alla distanza è senza conseguenze. La prematuranza è
la condizione che più spesso ne permette la comparsa.
L'emorragia
intraventricolare si presenta con un inizio improvviso,
caratterizzato da shock, acidosi metabolica, marezzatura della cute,
anemia, coma, bombatura della fontanella e apnea, già al
secondo-terzo giorno di vita: la sede più frequente di questa
emorragia è la matrice germinale gelatinosa subependimale,
nella quale i vasi sanguigni immaturi, non sostenuti dal tessuto
circostante, vanno in contro di frequente a lacerazione, anche in
assenza di traumi perinatali e di altre condizioni favorenti
(prematuranza, sofferenza respiratoria, lesioni ipossico-ischemiche o
ipotensive e altro).
L'emorragia
intracerebrale si associa di frequente all'emorragia
subaracnoidea o intraventricolare.
L'opistotono
è un segno raro, anche se è riportato in caso di
emorragia subaracnoidea, intracerebrale e intraventricolare; ma i
segni più frequenti sono, nelle forme più gravi, lo
stato di shock, le convulsioni, la ridotta forza nel succhiare, il
pallore e la cianosi, il pianto ad alta tonalità e il
diminuito tono muscolare.
Diagnosi
La
diagnosi di emorragia intracranica nel neonato si basa:
-
sull'anamnesi (peso alla nascita, specifici fattori di rischio per i
vari tipi di emorragia)
- sulle
manifestazioni cliniche dopo il parto
- sui
reperti dell'ECO cerebrale
L'ecografia
è una tecnica eccellente per dimostrare l'emorragia nella
matrice germinale e l'emorragia ventricolare nel nato pretermine.
Essa è un ottimo esame anche nei casi di sospetta emorragia
cerebrale nel nato a termine, ma, come vedremo, può risultare
negativo, anche in presenza di emorragia in particolari sedi
cerebrali.
Quando
l'emorragia intracranica sia sospettata nei nati a termine e l'ECO
risulti negativa, la TC è sempre indicata,
perchè con l'esame con gli ultrasuoni non si visualizza bene
la periferia, dove spesso avvengono le emorragie nel nato a termine e
perché non dimostra a sufficienza le emorragie o gli infarti
intraparenchimali. Essa è inoltre poco sensibile nel rilevare
le emorragie della fossa cranica posteriore, nella quale si trova il
cervelletto. In questo caso particolare l'emorragia non viene vista
con l'indagine ECO, perché il sangue si localizza in uno
strato sottile lungo il tentorio.
La
puntura lombare non traumatica può essere utile per
diagnosticare o sospettare un'emorragia intracranica. Spesso il
liquor mostra un aumento del contenuto in proteine e la presenza di
globuli rossi, come nel caso in esame. Tuttavia esistono casi in cui
il liquor è limpido in presenza di un'emorragia subdurale o
intracerebrale, quando manchi una comunicazione con lo spazio
subaracnoideo nel quale circola il liquor. E' evidente che quando
avvenga un'emorragia intracranica con passaggio di sangue nel liquor,
non passano solo gli elementi figurati (globuli rossi e globuli
bianchi), ma passa anche la componente liquida del sangue: di qui
l'aumento del livello della proteinorrachia, sia pure non in rapporto
stretto con il numero dei globuli rossi.
E'
necessario che la puntura lombare non sia traumatica, cioè che
l'introduzione dell'ago non determini essa stessa emorragia, come è
possibile talvolta che avvenga: l'uso di un ago da rachicentesi molto
corto e con punta relativamente smussa, e una buona posizione del
bambino (posizione laterale, con iperflessione anteriore del corpo)
rendono più difficile l'induzione traumatica di un'emorragia.
La mancata sensazione di aver toccato la parete anteriore dello speco
vertebrale, la colorazione del liquor uguale, all'inizio e alla fine
della rachicentesi, sono elementi che possono aiutare a definire non
traumatica l'emorragia riscontrata nel liquor.
La prima
manifestazione clinica nel caso descritto è stata
l'opistotono. Viene detto opistotono una posizione del corpo nella
quale la testa, il collo e la colonna vertebrale siano piegato ad
arco, con concavità posteriore. Fra le cause di opistotono nel
periodo neonatale vanno ricordate:
- le
emorragie intracerebrali e intraventricolari (dal trauma alla
nascita, alla facilità al sanguinamento, alle malformazioni
artero-venose e ai tumori)
-
l'ittero nucleare
- il
tetano neonatale
- la
sindrome di Dandy-Walker, e più di rado
- la
deficienza di tiamina
-
l'effetto di vari anestetici (propofol, enflurano, ossido nitroso,
tiopentale)
-
l'intossicazione da acqua
- le dosi
elevate di carbamazepina
- le dosi
elevate di destrometorfano
In questo
caso il neonato soffriva di un'emorragia subaracnoidea, non
successiva a un trauma o ad asfissia perinatale.
Pur
essendo molto più frequente nei nati da parto prematuro,
un'emorragia cerebrale può insorgere anche in un nato a
termine, in assenza di fattori di rischio. Nel prematuro essa è
tanto più frequente quanto minore è il suo peso: nel
60-70% dei nati di peso fra 500 e 750 g, al 10-20% nei nati con peso
fra 1.000 e 1.500 grammi. Il quadro clinico dell'emorragia compare
nel 50% dei casi durante il primo giorno di vita e nel 90% entro il
3° giorno dalla nascita.
Per la
rarità dell'emorragia intracranica nel nato a termine, è
stata ricercata in questo caso anche un'eventuale alterazione della
coagulazione, anche se mancava qualsiasi storia familiare di
alterazione della coagulazione e l'emostasi dopo i prelievi di sangue
era avvenuta normalmente; il tempo di protrombina e di tromboplastina
sono risultati normali.
Rimane da
discutere dell'evidente leucocitosi riscontrata nel primo giorno di
vita: 27.900 globuli bianchi per mmc, con il 45% di neutrofili con
nucleo segmentato, il 5% di neutrofili con nucleo non segmentato, il
36% di linfociti, il 4% di monociti e il 10% di linfociti atipici. Un
valore aumentato di globuli bianchi alla nascita, in un soggetto nato
a termine, è perfettamente normale, perché i valori
riportati nel neonato a termine per i globuli bianchi vanno da 9.000
a 30.000 con una media di 18.100. Nel nato da parto prematuro il
numero dei globuli bianchi è invece molto più basso del
numero presente nel nato a termine: è tanto più basso,
quanto più corto è stato il periodo della gestazione
(Vedi Tabella).
Gli alti
livelli nel numero di globuli bianchi, nel nato a termine sano, vanno
interpretati nel loro giusto significato, cioè come una
risposta allo stress nascita, e non come una risposta a un'increzione
di citochine in seguito alla presenza di un processo flogistico in
qualche tessuto od organo, come potrebbe erroneamente essere
ritenuto.
Numero
dei globuli bianchi (GB) durante la gestazione e alla nascita a
termine
Settimane
di gestazione | Numero
totale dei GB* | Conta
dei GB corretta |
18°-21° | 4.680
± 2.960 | 2.570
± 420 |
22°-25° | 4.720
± 2.820 | 3.730
± 2.170 |
26°-29° | 5.160
± 2.530 | 4.080
± 840 |
>
30 sett | 7.710
± 4.990 | 6.400
±2.990 |
A
termine | 18.100 | (9.000-30.000) |
*Nella
conta sono compresi anche gli eritroblasti, in quanto cellule
nucleate.
Considerazioni
pratiche
Le
emorragie intracraniche possono avvenire anche nei neonati a termine,
meno di frequente di quanto non avvenga nei nati da parto prematuro,
pure in assenza di una storia clinica di un parto traumatico.
La
presentazione può essere varia e può includere
l'opistotono.
L'esame
più importante per valutare un neonato a termine, nei
confronti di un'emorragia intracranica è la TC della testa,
dopo aver ottenuto una risposta negativa dall'esame ECO.
Il
riscontro di una leucocitosi in un neonato a termine non ha spesso
alcun significato patologico.
Da
Pediatrics in Review, 2001, 22, 169-73
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