Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
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Il commento
Buon
anno?
Professore
Emerito, Dipartimento di Scienze della Riproduzione e dello Sviluppo,
Università di Trieste
Indirizzo
per corrispondenza: f.panizon@libero.it
Buon
anno? Buon anno. Da che mondo è mondo, o almeno da quando
l'uomo ha cominciato ad avere una storia, il solstizio d'inverno
è stato pieno di sacralità e di promesse. Ogni anno, a
questa stagione, sembra a ciascuno di lasciarsi alle spalle un mondo
da cambiare, un mondo che cambia, un mondo cambiato, e di entrare
liberi e leggeri nel futuro. A noi cristiani, anche ai cristiani non
credenti, la pur breve immersione nella sacralità del mistero
di Natale trasmette l'idea, la speranza, il sentimento di una
redenzione continuamente rinnovata, che ci permette (per qualche
giorno, poi l'anno nuovo diventa subito vecchio) di sentirci
meritevoli di questi perdono, di questa libertà, di questa
leggerezza, di questa speranza.
Così,
in uscita da un anno terribile, che ha messo in forse tutto quello
che ci sembrava stabilmente acquisito, compreso il futuro del Sistema Sanitario Nazionale,
che ci ha fatto assistere a una “economia reale” messa in
ginocchio da piccole squadriglie di imbroglioni internazionali, che
hanno realizzato, pochi alle spalle di tutti, guadagni assai più
favolosi di quelli di Alì Babà, egualmente speriamo,
anzi sappiamo, che tutto questo passerà, domani, dopodomani,
non importa, e che forse la delusione e l'impoverimento, oltre ad
alleggerirci materialmente, ci purificheranno (per qualche tempo, per
qualche tempo) e ci permetteranno di entrare in quel mondo migliore
che sogniamo da sempre.
Così,
non ci lasceremo piegare, parlo per tutti noi/voi, dal tradimento
della politica, dal ritorno alla grande di Tangentopoli, senza più
la vergogna o la sorpresa, e la forza di scandalo che la prima
Tangentopoli ha avuto, in un tempo più ingenuo ma non
migliore. Non ci lasceremo piegare dalla acquiescenza del Paese nella
venerazione per il guadagno a ogni costo, per la rinuncia alla
solidarietà e alla misericordia, all'abbandono dell'idea
di un bene comune, alla difesa del privilegio, e di un piacere
superficiale (edonismo) ormai senza sapore, da consumare tutto e
subito.
Non ci
lasceremo piegare dalla perdita di fiducia in noi stessi; dall'idea
che non ci sia niente da fare; che tanto vale farci i fatti nostri,
che i bambini stanno bene lo stesso, che sono comunque fatti loro,
che possiamo comunque tirare a campare senza che nessuno se ne
accorga e/o ci marci sopra.
Buon
anno, amici nostri, buon anno; e restate nostri amici. E aiutateci.
Stateci vicini. Aiutateci a essere utili. Anche Medico e Bambino
ha i suoi problemi; anche Medico e Bambino ha necessità
di rinnovarsi, cominciando dall'impresa di autogestirsi (l'Edifarm,
dopo tanti anni di collaborazione e sostegno, ci ha lasciati soli e
senza rete, alle prese con un mercato già difficile, in
recessione) e continuando col ringiovanimento del gruppo redazionale
e dal rinnovo dei nostri scopi e della nostra mission. Buon anno, a
noi e a voi. Buon anno alla nostra povera Italia. Buon anno al nostro
povero mondo. Buon anno. Sarà un buon anno, vedrete...
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