Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.

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Caso contributivo

Un imprevisto tra capo e collo: la sindrome di Lemierre

Elisabetta Gibellato1, Sigi Petrela1, Andrea Arosio1, Nicolò Peccatori1, Maria Luisa Melzi2, Alessandra Lazzerotti2, Andrea Biondi2

1 Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Milano-Bicocca
2 Fondazione IRCCS “San Gerardo dei Tintori”, Monza

Indirizzo per corrispondenza: elisabetta.gibellato@gmail.com

Lemierre Syndrome: a case report

Key words: Lemierre syndrome, Fusobacterium necrophorum, Jugular vein thrombosis, Atypical neck pain, Pharyngitis, Sepsis

A healthy 15-year-old boy was hospitalized due to the persistence of lateral cervical swelling associated with fever and worsening of headache. He underwent a neck and facial mass CT scan showing a thrombophlebitis of the internal jugular vein extended to the intracranial sinuses. The diagnosis of Lemierre syndrome (LS) was formalized with positive blood colture for Fusobacterium necrophorum. Intravenous antibiotic therapy associated with anticoagulant therapy was started with complete clinical recovery after 4 weeks of treatment. A close clinical-instrumental follow-up was set up.
Lemierre syndrome is a thrombophlebitis of the internal jugular vein, that in this case was extended to the intracranial sinuses. It is a rare condition, secondary to the extension of an infectious process starting from the oropharynx. The clinical picture is characterized by high fever, persistent pharyngitis followed by sepsis, pneumo-nia or atypical laterocervical pain.
Fusobacterium necrophorum, a gram-negative anaerobe bacterium, is the responsible pathogen in most of the cases (>90%). The antibiotic treatment is prolonged (at least 4-6 weeks); occasionally a parallel surgical approach is necessary. The start of anticoagulant thera-py for internal venous thrombosis associated with LS is still matter of debate.

Un ragazzo sano di 15 anni viene ricoverato in ospedale a causa della persistenza di una tumefazione cervicale laterale associata a febbre e cefalea ingravescente. Per peggioramento delle condizioni generali viene sottoposto a TC del collo e del massiccio facciale che mostra una tromboflebite della vena giugulare interna estesa ai seni intracranici. La positività delle emocolture per Fusobacterium necrophorum consente di formalizzare la diagnosi di sindrome di Lemierre (LS). Viene quindi iniziata una terapia antibiotica endovenosa associata a terapia anticoagulante, con un recupero clinico completo dopo 4 settimane di trattamento. Il ragazzo viene dimesso con uno stretto follow-up clinico-strumentale.
La sindrome di Lemierre è una tromboflebite settica della vena giugulare interna, nel nostro caso estesa anche ai seni intracranici. È una condizione rara, secondaria all'estensione di un processo infettivo a partenza orofaringea. Il quadro clinico è caratterizzato da febbre elevata, faringite persistente seguita da sepsi, polmonite o dolore laterocervicale atipico.
Il Fusobacterium necrophorum, batterio anaerobio gram-negativo, è l'agente patogeno responsabile nella maggior parte dei casi (> 90%). La terapia antibiotica è lunga (almeno 4-6 settimane) e in alcuni casi è necessario un parallelo approccio chirurgico. L'inizio di una terapia anticoagulante per la trombosi venosa interna associata alla sindrome di Lemierre è ancora oggi argomento dibattuto e la scelta viene tipicamente personalizzata sul singolo paziente.

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Gibellato E, Petrela S, Arosio A, Peccatori N, Melzi ML, Lazzerotti A, Biondi A. Un imprevisto tra capo e collo: la sindrome di Lemierre. Medico e Bambino 2024;27(2):e27-e29 DOI: https://doi.org/10.53126/MEBXXVIIF27

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