Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
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Caso contributivo
Farmaci antiemetici e bilancio tra benefici e rischi: il caso della metoclopramide
1Pronto Soccorso, AORN Santobono-Pausilipon, Napoli
2Dipartimento Materno-Infantile e Scienze Urologiche, Università La Sapienza, Roma
3Dipartimento di Scienze Mediche e Pediatriche, Università di Ferrara
Indirizzo per corrispondenza: liguorif24@gmail.com
Metoclopramide: risk-benefit balance as an antiemetic drug
Key words: Vomiting, Metoclopramide, Extrapyramidal symptoms
An 8-year-old girl arrived in the Emergency Department presenting with sudden unilateral right trismus, deviation of the jaw, burning pain in the neck with dystonic deviation of the same backwards and dyskinesia. The mother reported that the child started vomiting and that three days before she had started therapy with metoclopramide 0.5 mg/kg/day IM following her paediatrician’s indication. In the suspicion of metoclopramide-induced extrapyramidal symptoms, blood chemistry tests were performed showing normal results and midazolam 0.2 mg/kg was administered leading to regression of symptoms. After twenty minutes symptoms recurred with pain-induced sinus tachycardia (HR 180 BPM). Therefore, she was administered a second dose of midazolam EV at 0.15 mg/kg that led to a complete and definitive regression of symptoms. Metoclopramide is a neuroleptic drug indicated only for the treatment of post-operative vomiting or chemotherapy in children over one year. The most common adverse reaction is the onset of extrapyramidal symptoms. A careful risk-benefit balance must always be performed before deciding whether to administer an antiemetic drug.
Bambina di 8 anni che accedeva al nostro Pronto Soccorso per la comparsa improvvisa di trisma mo-nolaterale destro, deviazione della mandibola, dolore urente a livello del collo con deviazione distonica dello stesso all’indietro, discinesia delle estremità. La madre riferiva insorgenza di vomito da quattro giorni, per cui aveva iniziato terapia con metoclopramide 0,5 mg/kg/die im, su indicazione del pediatra di famiglia, da 3 giorni. Nel sospetto di sintomi extrapiramidali metoclopramide-indotti si reperiva ac-cesso venoso, si eseguivano esami ematochimici - risultati nella norma - e si somministrava midazo-lam endonasale (0,2 mg/kg) con regressione. Dopo venti minuti recrudescenza della sintomatologia associata stavolta a tachicardia sinusale (FC 180 bpm) dolore-indotta. Con midazolam iv (0,15 mg/kg) regressione completa e definitiva della sintomatologia. La metoclopramide è un farmaco neurolettico indicato solo per il trattamento di vomito post-operatorio o chemioterapico nei bambini oltre l’anno di vita. La reazione avversa più comune è l’insorgenza di sintomatologia extrapiramidale. Prima di som-ministrare un farmaco antiemetico va sempre eseguito un attento bilancio rischio-beneficio.
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