Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.

Ottobre 2003 - Volume VI - numero 8

M&B Pagine Elettroniche

Avanzi

Novità, riflessioni, contributi e proposte,
a cura di Giorgio Bartolozzi

La stimolazione del nervo vago nell'epilessia refrattaria
Nel luglio 1997 la Food and Drug Administration ha approvato l'uso della stimolazione intermittente del nervo vagale sinistro, come terapia aggiuntiva per ridurre la frequenza delle convulsioni in adulti e adolescenti in età superiore ai 12 anni, con convulsioni parziali, refrattarie ai farmaci antiepilettici. Per vedere l'effetto pratico di questo nuovo tipo di trattamento anche in soggetti più giovani sono stati studiati 100 pazienti consecutivi, con un'età media di 10,4 anni, con 8,5 anni di epilessia e con un numero totale di terapie antiepilettiche di 8,4 (Murphy J.V. et al., Arch Pediatr Adolesc Med 2003, 157:560-4). Questi soggetti avevano in media un attacco epilettico al mese. Il 45% di loro ebbe una riduzione delle crisi di oltre il 50%; il 18% non ebbe convulsioni per almeno 6 mesi. Gli effetti collaterali del trattamento furono pochi, specialmente nei soggetti in età inferiore ai 12 anni. Viene concluso che la stimolazionne del vago rappresenta un trattamento relativamente sicuro e potenzialmente efficace per il trattamento dell'epilessia grave, intrattabile.

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G. Bartolozzi. La stimolazione del nervo vago nell'epilessia refrattaria. Medico e Bambino pagine elettroniche 2003;6(8) https://www.medicoebambino.com/?id=AV0308_20.html