Rivista di formazione e aggiornamento di pediatri e medici operanti sul territorio e in ospedale. Fondata nel 1982, in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri.
Maggio 2010 - Volume XIII - numero 5
M&B Pagine Elettroniche
Appunti di Terapia
L’ivermectina
per os nella pediculosi di difficile trattamento
Pediatri,
Valdagno (Vicenza)
*Laboratorio
per la Salute Materno Infantile, Istituto di Ricerche Farmacologiche,
Mario Negri (Milano)
Indirizzo
per corrispondenza: fuscosam1@tin.it
La
pediculosi è diffusa in tutto il mondo, specialmente tra i
bambini di età compresa fra i 3 e gli 11 anni. Gli insetticidi
topici (per esempio i piretroidi e il malathion), applicati due volte
a distanza di 7-10 giorni, sono generalmente usati per il
trattamento.
In
qualche caso peraltro la resistenza del pidocchio agli insetticidi,
in particolare ai piretroidi, comporta un fallimento nella terapia.
L’efficacia di trattamenti alternativi è controversa.
In questo
recente lavoro pubblicato sul New England Journal of Medicine
(Oral Ivermectin versus Melathion Lotion for Difficult-to-Treat Head
Lice. 2010;362:896-905) è stato condotto un RCT multicentrico,
in doppio cieco (dubble-dummy, una tecnica per mantenere la cecità
quando due trattamenti testati hanno modalità diverse di
somministrazione) cluster-randomized (sono state randomizzate le
famiglie e non i singoli soggetti con pediculosi).
IL trial
comparava la somministrazione di ivermectina orale (alla dose di 400
μg per chilo di peso) in confronto al trattamento con il malathion
in lozione allo 0,5%, entrambi utilizzati il 1° e l’8°
giorno in soggetti con pediculosi non eradicata da insetticidi topici
utilizzati da 2 a 6 settimane prima dell’arruolamento.
L’infestazione
da pediculosi è stata confermata e monitorata utilizzando un
pettine a denti fitti.
I
pazienti reclutati avevano almeno 2 anni di età e pesavano
almeno 15 chili. Sette centri hanno partecipato allo studio: 4 nel
regno Unito, uno in Irlanda, Francia e Israele.
LO studio
è stato finanziato dalla Johnson & Johnson - MS&D.
L’end
point primario è stato l’assenza di Pediculus capitis al
15° giorno dall’iniziale trattamento.
RISULTATI
Sono
state arruolate 376 famiglie, per un totale di 812 pazienti,
assegnati in maniera casuale ai due trattamenti (398 con ivermectina
e 414 con malathion).
Al 15°
giorno di osservazione 35 pazienti (4,3%) sono risultati persi al
follow-up e 53 (6,5%) non hanno completato lo studio.
L’analisi
dell’end point primario utilizzando l’intention to treat
(ITT) ha dimostrato che al 15° giorno il 95,2% dei pazienti
trattati con l’ivermectina per os era guarito dalla pediculosi,
contro il l’85% di quelli trattati con il malathion topico (p <
0,001).
Se invece
vengono utilizzati i dati dei pazienti che hanno concluso il
protocollo di trattamento, il 97,1% dei pazienti trattati con
ivermectina è guarito, contro l’89,8 del gruppo che ha
utilizzato il malathion.
In
pratica l’NNT (numero di pazienti che devono essere trattati
per ottenerne un vantaggio) è risultato comunque abbastanza
alto: 9,8 secondo l’analisi ITT, 13,8 secondo il protocollo
utilizzato.
Eventi
avversi:non sono state riportate differenze significative nella
frequenza di eventi avversi nei due gruppi di trattamento.
CONCLUSIONI
Nelle
infestazioni da Pediculus capitis di difficile trattamento,
ivermectina orale somministrata due volte a distanza di 7 giorni ha
dimostrato una efficacia superiore se comparata con il malathion per
uso topico in lozione allo 0,5%, conclusione che suggerisce che
potrebbe essere un valido trattamento alternativo nei casi di
difficile risoluzione.
COMMENTO
La
infestazione da pidocchi, pur non potendo considerarsi una malattia
grave, viene vissuta talora con angoscia dalle famiglie e dalla
scuola. In qualche paziente la terapia risulta difficile e sono
quelli che ricorrono a terapie topiche ripetute, con risultati a
volte frustranti e non esenti da effetti collaterali.
La
possibilità di utilizzare nei casi difficili l’ivermectina,
offrirebbe una chance in più di trattamento efficace.
L’ivermectina
è un antielmintico non in commercio in Italia (è
disponibile solo per uso veterinario) impiegato nel trattamento di
alcune parassitosi: filariasi, strongiloidiasi e oncocercosi. È
inoltre utilizzato come trattamento della scabbia.
Oltre
allo studio pubblicato sul NEJM, altri due studi hanno valutato
l’efficacia di questo farmaco nel trattamento della
pediculosi1,2. Uno studio ha valutato in aperto
l’efficacia di una singola dose di ivermectina 200 μg/chilo
in 26 bambini e adolescenti1 mentre l’altro ha
valutato l’assunzione di una singola dose di ivermectina in
associazione con altri antielmintici2.
Sulla
base dei disponibili in letteratura, non ci sono segnalazioni di
eventi avversi gravi in età pediatrica. Gli eventi avversi,
peraltro poco frequenti, segnalati sono: nausea, vomito, cefalea,
prurito, eruzioni cutanee. L’ivermectina non va somministrata a
bambini di peso inferiore a 15 kg.
Restiamo
perciò in attesa della commercializzazione del farmaco anche
per uso umano.
Bibliografia
1.
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